Matteo Donati: crescita graduale o una maturazione che non arriva?
Scrivere di tennis e soprattutto di tennisti è impresa ardua perchè chi ti legge avrà sempre un’opinione differente dalla tua, codizionata dai propri gusti personali, dalle proprie comprensibili simpatie, sui cui altari vengono spesso sacrificate l’obiettività e l’imparzialità di giudizio.
Se si va a scrivere di giovani promesse, la situazione poi diventa ancora più spigolosa per una serie di fattori: il nostro Paese aspetta da tanto, troppo tempo un campione, un giocatore che sappia battagliare con i più forti e che possa giustificare la nostra passione e il nostro tifo, ma alle volte, tutto ciò che ruota attorno al sistema, rende la situazione esasperante per le attese (spesso ingiustificate) che si generano su un singolo giocatore e che producono situazioni decisamente controproducenti: così in un attimo un buon prospetto in chiave futura, diventa molto scarso per un paio di tornei sbagliati e se qualcuno, in un forum ha un’idea diversa, beh ci capisce poco e nulla.
Siamo un popolo di criticoni e il nostro desiderio di avere un idolo spesso crea solo false illusioni o bolla le poche speranze come incapaci di arrivare ai vertici.
È capitato questo anche al giovane Matteo Donati: il tennista piemontese (nato ad Alessandria) classe ’95 è passato in poco tempo dall’essere una promessa a un giocatore mediocre, con un futuro più oscuro che roseo. Salutati i tornei juniores, Donati ha vissuto un anno abbastanza esaltante per un giovane della sua età: 4 tornei ITF Futures vinti fra agosto e ottobre del 2013 (Finlandia, Estonia e 2 volte in Italia a Trieste e Biella), non certo tornei di prestigio ma pur sempre un buon punto di partenza. Così dopo queste 4 affermazioni su terra battuta, ci si aspettava un netto salto di qualità in questo 2014, per dare seguito a un trend positivo di risultati utili e confermare una crescita graduale e che potesse proiettarlo quanto prima in posizioni ben più di rilievo a fine stagione (un azzardo ipotizzare una top 200?).
Purtroppo il rendimento di Donati invece è stato altalenante, e sebbene qualche risultato abbia ripreso il filo con quelli dell’anno passato (il 5° Future a Santa Margherita di Pula ad aprile sempre su terra battuta, ma anche la prima affermazione in un torneo Challenger in coppia con Napolitano nel doppio di Vercelli, sempre ad aprile), la crescita è parsa andare un pò a rilento e il salto di categoria non è arrivato, o perlomeno non è stato netto.
C’è da riflettere su un dato, parlando di numeri che sono incontrovertibili: la crescita è stata graduale anche quest’anno, certamente non è stata esponenziale come auspicabile ma comunque c¡è stato un balzo in classifica, passando dal numero 413 di fine 2013 all’attuale numero 326 del ranking mondiale. Un risultato che mi pare in linea con altri giovani della sua generazione e il consiglio è quello di lasciar perdere gli exploit isolati dei futuri fuoriclasse: i vari Kyrgios e Zverev hanno le stimmate del campione assoluto ma un circuito è fatto di tanti buoni giocatori, che puntano sulla loro maturazione passo dopo passo e senza botti improvvisi pre tagliare sempre nuovi traguardi. Arrivare al top ma con i propri tempi.
Destrorso e dotato di un rovescio a 2 mani, il 19enne Donati (compirà 20 anni il prossimo febbraio) può contare su un buon servizio e su un buon rovescio (il suo colpo più naturale) ma anche col dritto può far male; ha un gioco molto vario e le possibilità di strategie possono essere tante, fatto che alla sua età può creargli magari più confusione che bene e che per questo lo deve portare a lavorare, oltre che sulla parte atletica, sulla capacità di crearsi degli schemi di gioco precisi e applicabili ai vari tipi di situazioni. Donati è insieme a Gianluigi Quinzi il destinatario di tutte le nostre aspettative e speranze: sicuramente avremmo gradito vederli già battagliare nei tornei challenger e lottare per risultati ben più importanti, ma il materiale c’è, il talento anche (personale opinione) e magari si deve solo aspettare un altro pò di tempo, d’altronde la maturazione di un giovane tennista si completa con i vari aspetti di gioco ma anche con quelli del suo carattere e della sua crescita psicologica, con la consapevolezza nei propri mezzi che può avvenire più lentamente del previsto o rispetto a ciò che ci eravamo auspicati. Certo, se le cose andranno per le lunghe si potrà parlare di speranze disattese e di illusioni cullate, ma non mi sembra ancora questo il caso.
Riservato, timido ma determinato a raggiungere i propri obiettivi, sono sicuro che lo stesso Donati si augurava che il suo 2014 potesse essere l’anno della sua consacrazione, ma in fondo lui ci spera ancora. E noi dobbiamo farlo con lui.
Alessandro Orecchio
TAG: Donati, Italiani, Matteo Donati
Sottoscrivo
A me Donati sembra davvero poca cosa, perlomeno attualmente, ha un rovescio abbastanza scarso, un dritto che non è pesante e che quindi non porta molti punti e un servizio molto altalenante.
Vedendolo tramite streaming, non vedo come possa avvicinare i top200, spero vivamente di essere smentito!
Dopo questa poesia mi sento il più fortunato tra i ghiri!
La crescita di Donati è sempre stata graduale. Il punto è che adesso si è interrotta perché è entrato in crisi. Avendo solo 19 anni, ci può stare che possa attraversare un periodo difficile. In momenti come questo è fondamentale che il suo entourage si dimostri all’altezza per aiutarlo a rimettersi sulla giusta strada. Però può anche darsi che stia semplicemente attraversando un periodo di involuzione e basta. In ogni caso, è soprattutto lui che deve sforzarsi per riuscire a riprendersi. Gli altri possono aiutarlo, sostenerlo, ma lo sforzo deve farlo lui.
Ad averne di Donati……. 😉
@ leconte (#1122075)
Fortunato Baldi che è un tuo parere…….
@ zedarioz (#1122241)
mi associo “figologo” grande poeta!!
Anche io, come l’autore del pezzo, non ho mai visto giocare Donati, e confermo che ha un ottimo rovescio e un dritto che può far male.
applausi
Versi a parte, mi dolgo(polov) anch’io per non poterle seguire tutte.
Pensate che non ho mai visto Dominika Cibulkova giocare, con la saponetta, sotto la doccia.
Delitto. Tremendo delitto.
Mai parola proferita fu più saggia,
fingon di nutrirsi a piene mani,
ma seguon solo tenniste/i marchigiane/i,
e il cafon d’Arma di Taggia.
dedicated to my friend Il Ghiro
Io so che c’è livestream su tampere e quindi sarà facilissimo vederlo
Mi chiedo se chi ha scritto l’articolo abbia mai visto giocare Donati dal vivo….. buon rovescio e dritto da migliorare…….
Io l’ho visto al challenger di Vercelli perdere da Potito, buon match (se non sbaglio perse due set al tie break o comunque due set lottati).
Servizio e dritto bene, la palla la spinge parecchio, ma rovescio molto incerto e purtroppo nei momenti importanti falloso. Si aveva la netta sensazione che la palla di rovescio andasse a metà velocità rispetto al dritto (infatti si sposta quasi sempre per giocare lo sventaglio).
Eh si caro wafer tra una dormita e l’altra il Ghiro l’ ha cantata giusta 🙂
Beh, almeno sei un presidente che conosce cio’ di cui parla…una rarità!
Io per curiosità ho provato a vedrli tutti, ma Quinzi gioca spesso a fusi orari impossibili,per cui l’ho visto recentemente a Bergamo ed in un’altra sola occasione, Donati è quello che ho visto di più, Baldi poco, Basso dopo appostamenti simili a quelli degli zoologi coi panda son riuscito a vederlo per 5 games poi si è impallato lo streaming ufficiale del torneo…5 bei games però!
oggi ho trovato lo streaming per Tampere, magari ti(vi)sarà utile i giorni prossimi, mi porto avanti e lo posto già.
http://www.youtennis.net/LiveTV?channel=5
Donati l’ho visto giocare al Bonfiglio, e anche in qualche altra occasione, pero’ solo a sprazzi via streaming francobollo.
Gia’ e’ difficile seguirne uno, vedere le partite di due o tre poi e’ un’impresa.
Se pensi che in due anni non sono mai, e dico mai, riuscito a veder giocare Baldi……..
A proposito di giovani, la mia impressione è i nostri allenatori non capiscano l’evoluzione di questo gioco. Ormai si va sempre più verso la potenza e l’esplosività. Quindi servono colpi vincenti con i 3 fondamentali, servizio dritto e rovescio. Quando un giovane ha i colpi per fare punti diretti coi fondamentali, poi è giusto che ci si concentri sulla tenuta del palleggio e sulla tattica per capire quando tirarli e quando “tenere”. Invece a me sembra che ai ragazzi italiani si dia sempre un’impostazione anni ’90, non in linea coi tempi moderni: prima il palleggio e il commettere meno errori possibili, poi col tempo, chissà, anche i colpi vincenti. Secondo me così si creano involontariamente delle mentalità sbagliate. Secondo me ormai nel tennis moderno il primo che prende l’iniziativa, vince. Ma se i tuoi colpi sono troppo lavorati, o hai la potenza di Nadal e la resistenza di Ferrer, che sono due fenomeni fisici, o vieni massacrato. A parte i fuoriclasse, nei top 10 arrivano fissi i berdych, del potro, raonic, arriveranno dimitrov, gulbis, probabilmente kyrgios e zverev. Tutta gente che vuole fare il punto e non punta sulla regolarità o sull’errore dell’avversario.
Però l’autore fa una mezza gaffe: per dire che anche nel 2014 c’è una crescita bisogna aspettare la fine dell’anno. I numeri sono incontrovertibili ma la classifica conta le ultime 52 settimane e l’anno scorso la maggior parte dei punti Donati la fece dall’estate in poi. Quindi aveva poco da difendere fino ad oggi ed è naturale che con qualche buon risultato abbia migliorato la classifica. Vedremo a fine anno se sarà ancora così. Comunque la classifica a 19 anni non è uno specchio di quello che sarà il futuro, cambierà poco o nulla per la sua crescita essere n. 300 0 400 a fine anno. Chi dà giudizi sprezzanti su Donati o Quinzi non capisce cos’è il tennis. Nessuno può sapere che carriera faranno, neanche i loro allenatori, figurarsi noi che li vediamo al pc o in tv….
Forza Matteo!
Crescita graduale. Mica tutti possono vincere Slam a 17 anni. Io preferisco una carriera lunga e costantemente in crescita ad una che parte col botto ma poi magari Mister X non sa gestire lo stress derivante da tutte le attenzioni e si perde…
un articolo per risvegliare le polemiche dei quinziani?
Hai sbagliato forum. Volevi dirlo da Del Debbio?
A 22 anni farò i miei calcoli su i vari donati baldi napolitano e quinzi, per ora spero che riescano ad andare il più avanti possibile e migliorare i loro colpi, che per donati è il rovescio e napoliano il dritto, quinzi il servizio e così via, forza ragazzi, siete il nostro futuro
Donati non è male, un pensierino a diventare un discreto giocatore si può fare, idem per napolitano.
Baldi, a mio parere, è una causa persa, Quinzi, se ce la fa, avrà una carriera tipo pere riba o giù di li, non certo Ferrer.
Come “praticamente non l’ho mai visto giocare”?
Caro Presidente dei Quinziani, ti parlo col cuore in mano…come potrebbe spiegarti il Figologo(immagino) la monogamia in tutti i campi è tanto deprecabile, quanto curabile…
Non di solo GQ vive l’uomo…
Mediocre Donati lo è solo da poche settimane perchè non si mette in luca con turni passati! Poi è chiaro che magari bastano un paio di primi turni andati male e sembra che il giovane sia scarso. Bisogna però anche valutare lo stato di forma e chi incontra. In realtà io mi preoccupo di più del 22 enne che è ancora fuori dai 300! Li ha davvero sprecato la prima parte di carriera e non c’è molto da fare per rimetterlo in carreggiata fenomeni perchè semplicemente non è un fenomeno!
Leggendo l’articolo mo viene in mente se l’autore abbia mai visto giocare il ragazzo…buon rovescio??? il rovescio di donati è un colpo totalmente deficitario privo di potenza e precisione con una meccanica nella preparazione del colpo quantomeno imbarazzante! Finché non migliorerà il rovescio è impossibile essere competitivo a livello challenger su terra…sul cemento invece donati potrebbe colmare l’handicap con il suo servizio portentoso (veramente notevole) e il suo buonissimo dritto che risulta già essere un colpo decisivo. finché continua a giocare su terra per me non ha possibilità di salire in classifica con questo rovescio. Per adesso top 100 sono un miraggio se non un sogno irrealizzabile
GIOVANI, ANDATE ALL’ESTERO E RIMANETECI.
E’ un fatto di costituzione, come ben saprai. Non so quanto si possa lavorare..vedi Simon, che gambine ha
forse si aspettano un irrobustimento fisico, ad oggi è ancora una sottiletta, pettorali non pervenuti. speriamo bene
Praticamente non l’ho mai visto giocare pero’ mi sembra che della classe 95 non ci siano decine di giocatori davanti a lui, per cui e’ veramente troppo presto per trarre conclusioni.
Penso si possa anche fare un discorso di “fisico”, al momento e’ ancora troppo in via di sviluppo.
@ paolo1972 (#1121959)
tecnicamente il problema è proprio questo, perchè in generale non lo vedo più indietro di altri. Ma il diritto, cioè il colpo con cui si fanno la maggior parte dei punti, è troppo lavorato. Ha guadagnato in regolarità, ma il colpo non è pesante, ne preciso.
A me non dispiace!
Bisognaaver pazienza e lasciare che il ragazzo maturi piano piano
Mi auguro che disponga del denaro necessario per i non fenomeni e mi auguro che mamma fit lo finanzi a dovere
continua, continua a giocare sulla terra vedrai, vedrai come migliori…. come quinzi e tutti gli altri negli ultimi 40 anni!!!
PENSO SIA UN PROBLEMA DI MENTALITA’. I NS TENNISTI NON SONO AFFAMATI ABBASTANZA. HANNO UNA VITA RELATIVAMENTE FACILE COMPARED CON I LORO PARI ETA’ SUD AMERICANI, EST EUROPEI E ASIATICI INCLUSI [ CHE SE HANNO 4 RACCHETTE, 6 MAGLIETTE E QUALCHE PANTALONE IN +, QUALCHE BIGLIETTO PAGATO X DISPUTARE I TORNEI, E’ GIA’ X LORO UNA LOTTERIA ]…DOVREBBERO TRATTARE I NS ORMAI EX JRs ALLA STESSA MANIERA, E VEDRETE CHE SI RAGAZZI SI SVEGLIANO PER BENE, E DARANNO RISULTATI.!!! TROPPA VITA FACILE, POI LI FREGA NEL LUNGO PERIODO, XCHE’ I LORO COMPETITORS CHE BATTEVANO SEMPRE A LIVELLO JR DIVENTANO GIOCATORI SPESSO NEI TOP 100 – STO PARLANDO DI TOP JUNIORS – E I NOSTRI RIMANGONO A VITA TRA 250 E 400 SE SONO FORTUNATI!!! PECCATO. NON E’ COLPA LORO. LA COLPA E’ DI CHI GESTISCE IL TENNIS IN CERTE REALTA’…
lho visto piu volte a distanza di mesi
il diritto sta diventando sempre più liftato e poco penetrante
nelle ultime partite ho visto gli avversari che sul suo inside out avevano il tempo a loro volta di spostarsi sul diritto…
sarebbe bello poter chiedere allo staff che tipo di evoluzione hanno in mente per questo colpo.
donati ha tutto il tempo per crescere.
dagli italiani non mi aspetterei nulla di eclatante prima dei 24/25 anni.
@ LiveTennis.it Staff (#1121934)
Se non vince almeno 2 Roland Garros entro i 22 anni non farà nulla.
Figurati che non farà nulla nemmeno Zverev perchè doveva vincere almeno Amburgo.
Donati arriverà!
Per ora difetta un po’ in velocità di piedi e spero che Puci sappia metterlo a posto, perchè questo è un aspetto fondamentale per giocare a più alti livelli, visto che non tira comodini.
Altra cosa su cui potrà migliorare è la gestione dei punti chiave, perchè troppe volte si è lasciato sfuggire set/matchpoint.
Comunque sta crescendo un po’ alla volta e speriamo spicchi il volo a giocarsela coi primi 100 in meno di un’anno.
Chi desta qualche perplessità è Baldi, in fase di stasi totale se non involuzione da più di un anno.
Non avendo una gran velocità di palla comincio ad avere qualche dubbio sulla futuribilità, nonostante mi avesse fatto un’ottima impressione l’anno scorso….boh? Attendiamolo a future conferme.
Troppa troppa terra, i coetanei quelli che esploderanno non sanno manco dove sta di casa il clay.
O sei nadal o meglio che metti il tuo sedere sul cemento il più presto possibile.
Da ciò che ho intuito,nell’ambiente,ripongono più aspettative su Donati che Quinzi.
Fabio Fognini,rosicone doc,preferisce Donati.
Laura Golarsa, voce insulsa,preferisce Donati
Volandri idem.
E si…i predestinati non piacciono.
Forza CG e GQ
Non condivido questa fretta e certe conclusioni. Allora Saville, dominatore da junior e di un anno più grande di Donati, che fino a poco tempo fa era molto dietro in classifica avrebbe dovuto mollare e spararsi in testa? I migliori ’94 come Pouille, Coppejans, Peliwo e lo stesso Saville non sono molto al di sopra di lui in classifica per non parlare dei migliori ’95 (Kyrgios escluso) quali Nishioka, Edmund. E’ chiaro che deve sempre cercare di migliorare e di alzare il livello ma non credo affatto che su un 19enne n° 331 al mondo, nel tennis attuale, si possano fare simili considerazioni.
@ mariano (#1121933)
Era una provocazione per quelli che spesso criticano senza aspettare. Un abbraccio.
Non mi è piaciuta la frase:
Matteo Donati è passato in poco tempo dall’essere una promessa ad un giocatore mediocre!!!!!!
A 19 anni numero 326 del mondo, lo chiamate un giocatore mediocre?
E tutti gli altri 19enni italiani sotto Donati, che è sempre tra i primi 3 in Italia della sua età, come li chiamareste “superscarsoni”?
Secondo me rimane sempre un tennista più che discreto nettamente superiore alla media.