In arrivo una regola per raddoppiare i torneo WTA international per le top 10
Le più forti giocatrici del circuito, da regolamento WTA, possono disputare appena due tornei International all’anno.
Questa norma mette in serio disagio i piccoli tornei del circuito.
E’ partita proprio nella giornata di ieri una proposta per raddoppiarne il numero. La richiesta è stata fatta da Karl Budge (direttore del torneo di Auckland) e Carlos Fleming (rappresentante delle giocatrici e manager di Venus Williams.
Dichiara Budge: “La proposta è nell’interesse di tutti qualche torneo International in più è quello che le giocatrici vogliono e di cui hanno bisogno i piccoli tornei“.
Ricordiamo che la limitazione riguarda le giocatrici che hanno terminato l’anno precedente tra le top 10.
La proposta è stata presa in considerazione dal Board della WTA e nelle prossime settimane verrà esaminata.
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Amico… spiegamo una cosa: i tornei international somìno 32 in un anno. Se le top ten ne possono giocare quattro all’anno, in teoria avrebbero diritto a giovare 128 internationa (32 tornei per quattro giocatrici massimo a torneo). Come la concili col fatto che una sola giocatrice a international fa 32? e dalla 33° alla 128° cosa ne facciamo?
Io la penso proprio come te!!! Ma sono le Top Ten che non ne vogliono sapere di questa ipotesi che vigeva nel passato. Loro hanno fatto di tutto per farla togliere.
E’ proprio vero che il denaro non basta mai. Più ne hai e più ne vorresti. Con l’attuale sistema muovere la classifica è più difficile. L’attribuzione di un punteggio legato al ranking dell’avversaria battuta era decisamente più meritocratico e creava maggiori oscillazioni.
Magari era un po’ complicato per il calcolo delle classifiche settimanali? Non facciamo ridere i polli. Basta un programmino informatico!
Io credo che sia nell’interesse degli organizzatori e degli spettatori avere le Top Ten, quindi perchè no….
Toglierei però subito le esenzioni dai primi turni, un altro dei benefits assurdi che queste vampire assetate di soldi (identiche ai loro colleghi Top Ten maschi) hanno strappato alla WTA.
Terrei a 16 il numero di tornei da conteggiare con gli obblighi di partecipazione attuali.
Magari!!! Camila sarebbe già in top 20!!! 🙂 🙂 🙂
ringrazio sinceramente per le molte risposte avute. quindi adesso dico che…al contrario! le dovrebbero obbligare! no, non lo so, forse bisogna dare piu spazio a chi vuole costruire una classifica. ma poi alla fine le prime 20 quanti ne avranno giocati di questi tornei? e dai vostri pochi commenti ho capito che alcune giocatrici queste regole riescono comunque a scavalcarle…
I tornei International sono quelli con montepremi da $250.000(la maggioranza) e da $500.000(pochi).
La regola che disciplina la partecipazione delle TopTen (ossia le giocatrici che chiudono l’anno entro le prime 10), prevede oltre a massimo due tornei annui per giocatrice TopTen, anche massimo una giocatrice TopTen a torneo.
Dato che certe giocatrici sono restie a partecipare ai tornei minori, si potrebbe anche innovare il regolamento attuale portando a 4 il numero massimo di tornei annui, ma lasciando il vincolo di massimo di n.1 Topten per torneo, altrimenti oltre a togliere opportunità alle seconde linee ed in particolare alle giovani emergenti, si priverebbe di significato anche il Master di fine anno riservato alle vincitrici dei tornei International.
In pratica sì (la vincitrice vince 280 punti). Poi ci sono i premier che più o meno corrispondono agli ATP 500 (danno 470 punti), i premier 5 (come Roma danno 900 punti) e i premier mandatory (danno 1000 punti) che corrispondono agli ATP 1000.
@ Dex86 (#1117170)
Assolutamente d’accordo! Sia sulla vicenda della Halep che sul resto..
in un post di ieri qualcuno criticava la Halep (o Hagi a seconda di dove si schierassero) per il prestito con clausola avuto che poteva essere poco corretto sportivamente.
Io invece trovo assurdo che la ATP e la WTA permettano non so quanto silenziosamente questo uso delle “bustarelle” per far partecipare un campione a un torneo minore. Questa è vera usura, perchè i tornei minori hanno bisogno di personaggi per poter sopravvivere e i “grandi” ne approfittano.
Bisognerebbe tutelare maggiormente i piccoli tornei, non solo di slam o master 1000 può vivere il tennis
@ groucho2 (#1117128)
si
Rispetto all’attribuzione dei punteggi forse dico una boiata, ma mi piaceva molto quando si vincevano punti anche in relazione alla classifica degli avversari battuti e non solo quelli previsti dal passaggio di turno.
Mi sembra anche poco sensato il fatto che una giocatrice come la Halep possa giocare quanti international vuole mentre Sara o la Wozniacki solo due. Questa cosa delle top10 si dovrebbe aggiornare, non rimaner fissa per tutto l’anno. Inoltre a mio avviso sarebbe più giusto far loro giocare più international e mettere peró nei migliori 16 solo i due risultati migliori. Una giocatrice deve informare molto prima la WTA delle sue scelte che non può cambiare, pena una grande multa (credo). Peró se ti chiami Angelique Kerber ne puoi giocare anche tre
Così le giocatrici oltre la 60 posizione mondiale rischiano di giocare le qualificazioni in qualunque torneo e sopra la 120 i WTA diventano off-limits.
Gli International sono fatti apposta per permettere anche alle giocatrici di secondo piano di vincere premi nei tornei. Mi sembra curioso che le giocatrici che guadagnano di più vadano a piangere miseria.
Forse mi sbaglio, ma in realtà possono già giocare tutti quelli che vogliono ma possono mettere punti in cascina solo sui due migliori.
Il problema dei tornei minori è il “fuori busta” che le grandi giocatrici pretendono per partecipare (lo stesso vale per il maschile, forse in misura ancora maggiore). Alzare a quattro il numero dei tornei su cui si possono portare punti alla propria classifica diminuirebbe questo fenomeno.
A dire il vero una maggiore partecipazione nei tornei minori di grandi giocatori toglierebbe ancora più spazio ai giocatori di rincalzo, che così vedrebbero diminuite le possibilità di affermazione e di introiti. Secondo me la soluzione per rendere più bello il tennis e più equilibrati i confronti sarebbe quella di potenziare i movimenti locali (serie A) distribuiendo punti ATP e obbligando i grandi giocatori a partecipare a un campionato nazionale (non necessariamete del loro paese). Vedere un Djokovic o un Federer o un Nadal giocare la serie A italiana (o tedesca o spagnola o francese…) sarebbe una cosa bellissima perché porterebbe il tennis in periferia. E aumenterebbe l’interesse alla base. Nella serie A potebbero anche sperimentare soluzioni di punteggi innovativi, per esempio ad handicap come avviene nel golf. Se a seconda della classifica ATP il giocatore fosse “penalizzato” di un 15 o un 30 a game, allora il tennis sarebbe ancora più bello per tutti. Es. Top 100 penalizzati di un “15”, top 20 penalizzati di un “30”.
scusate, sono tornato a seguire il tennis da poco….cos è un torneo international? è come un atp 250?
grazie
No limits.
Ogni giocatrice deve poter giocare tutti i tornei che vuole poi nel best ranking ne entrano 16.