Raluca Olaru: “In questi anni non ho potuto partecipare a molto singolari a causa dei miei problemi finanziari”
Raluca Olaru era impegnata questa settimana nel torneo WTA di Bucharest.
La giocatrice rumena è entrata con una wild card ed in conferenza stampa ha parlato del doversi accontentare dall’inizio di quest’anno solo al doppio a causa di problemi economici.
“E’ stato il primo singolare della stagione e sono molto felice di averlo disputato davanti alla mia gente e ringrazio gli organizzatori per avermi concesso la wild card”.
La Olaru in lacrime poi ha dichiarato” “In questi anni non ho potuto partecipare a molto singolari a causa dei miei problemi finanziari.
In doppio le spese sono minori e non ho avuto opzioni ed ho dovuto smettere in singolare e giocare solo incontri di doppio”.
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Non capisco però nel suo caso come incidano le spese nel singolo.. Mi spiego meglio.. Nei wta hai ospitalità’ nei tabelloni.. Quindi mentre dai il doppio ..giochi anche le quali (se entri).. Negli itf fare il doppio e’ un suicidio.. Se vinci un 25 mila stai fuori 5 giorni.. 5 notti di hotel.. Per un incasso di 300 euro … Non ti paghi manco hotel e pasti.. E devi vincerli..
@zoff
io sono il papà, e non ho 50 mila euro all’anno da investire, la zia non esiste, non avevo pensato al prestito, in effetti domani faccio un salto alla mia banca e ci provo …..quanto alla federazione prova a chiedere a tutti quelli/e che sono dentro ai 500 quanti soldi o aiuti hanno ricevuto.
Mi sembra che il tennis è uno di quegli sport in cui i guadagni sono direttamente proporzionali ai risultati.
Più vinci più guadagni, tutto fin troppo semplice.
Poi non discuto che l’inizio della carriera professionista di un giovane è piuttosto dispendioso, e che qualcosa che non funziona c’è di sicuro se capita spesso che un ragazzo di talento deve cedere il passo ad un coetaneo meno talentuoso ma più granoso.
Cmq mi sembra che dopo questa prima ingiusta selezione, tra coloro che riescono ad accedere al professionismo in pianta stabile, i migliori rimasti emergono sempre, mediocri e scarsi di strada ne fanno ben poca.
Io credo che tennisti entro i 500 dovrebbero riuscire a mantenersi più che dignitosamente con i premi. Sarebbe sufficiente raddoppiare il montepremi dei tornei più miseri e ridurre invece gli stellari premi dei wta , atp e slam
Io credo che tra i primi, diciamo, 500, uno/a ci debba arrivare da solo (con i soldi di papà, con quelli della zia o con un prestito, fate voi). Se riesci a restare dentro ‘sta quota, perché evidentemente sei bravino, la tua federazione ti garantisce di che vivere, altrimenti, fratello, cambia mestiere!
@ stef (#1114039)
parlava di costi non di premi. Ma perchè non leggere?
Sulla scuola bao.bab non credo sia andato molto lontano dalla realtà.
Ormai il diploma di (Im)Maturità da regalare a tutti, con le varie riforme ad iniziare da quella Dini del 1995, che nasce da una certa cultura minimalista perseguita da prof. militanti dalla metà degli anni 70 in poi, è veramente poca cosa, l’ambiente scolastico pubblico attuale penalizza fortemente i ragazzi migliori, non permette loro di sviluppare al meglio le proprie capacità e quindi volente o nolente chi vuole dare il meglio al proprio figlio è costretto ad iscriverlo in un buon istituto privato che attualmente almeno in Italia sono assai scarsi, quelli che ci sono erano stati ideati per gli asini che prima (dopo l’ottima riforma del 1969) venivano esclusi dal sistema pubblico, ma tra non molto il sistema si dovrà adeguare e gli istituti privati accoglieranno i migliori ormai “messi in un angolo” dal sistema pubblico, se questo per te è progresso 🙄
Relativamente alle scuole medie, queste di fatto hanno preso corpo dopo la riforma del 1962, prima esisteva l’avviamento al lavoro, le medie erano presenti solo nelle principali città ed erano frequentate da un numero molto limitato di ragazzi in genere appartenenti ad un ceto medio elevato.
Se parliamo di scuola dobbiamo usare meno ipocrisie e dire che di vere riforme in Italia ne sono state fatte solo 3, quelle del 1923, quella del 1962 e quella del 1969.
@ Buon Rob (#1114036)
attualmente è così purtroppo, me ne dispiace. Se avessi un figlio che aspira alla carriera del tennista pro lo farei desistere. Amaro da dire ma è così. Rinunciare alla libertà e la spensieratezza di quando si è giovani, rinunciare allo studio per un sogno così inarrivabile è, per me, illogico. Al momento è così. Ti posso citare il caso di Pietro Ansaldo, campione europeo under 16, ora fa l’ingegnere. Ma lui non rimpiange quella scelta, perchè ha avvertito in cuor suo che non ce la poteva fare.
Ma perchè continuate a considerare i lavoro all’aria aperta nei campi come disonorevole, definendoli “questo genere di lavori”?
Per me i lavori miseri son ben altri, son quelli che generano sostanze “cancerogene” e quindi morte, ormai uno su due decessi è a causa del cancro e tale percentuale è sempre in aumento.
Il lavoro cosiddetto “contadino” è il più bello e più sano che si possa fare.
E’ stato ed è tuttora snobbato perchè, si pretende di mangiare gratis. Ciò aveva un senso quando un 80% del salario se ne andava in mangiare, oggi si mangia a casa (chi vuole mangiare fuori è solo un viziato “incapace” anche di farsi da mangiare)) col 15% del reddito. Poi è chiaro ci sono situazioni di disagio, che non rientrano nella normalità, ma il disagio di pochi non andrebbe sfruttato per avvantaggiare molti, riducendo il settore “primario”, sul lastrico, approfittando che essendo i prodotti deperibili è obbligo venderli in tempi celeri.
Le situazioni di disagio andrebbero risolte con altri tipi di sostegni.
Ed invece ci si scandalizza per un kg di grano a 30 centesimi, se le zucchine d’inverno arrivano a 3 euro apriti cielo, questi signori perchè non provano a prendere una zappa e vanno a coltivare i campi.
Terreni incolti c’è ne sono a uffa, altrettanti in vendita a prezzi stracciati, con 15.000 euro i soldi di una modesta autovettura si acquistano 10.000 metri quadrati un capitale che dopo 10 anni vale più che al momento dell’acquisto, a differenza della macchina che invece al decimo anno vale zero. Eppure auto ne acquistavano sino a qualche anno fa oltre 2 milioni nuove e circa 5 milioni usate. Terreni mi sa pochini, pochini, non ci sono nemmeno dati ufficiali, tutto quello che riguarda il mondo “contadino” non ha peso nemmeno il cancro dei contadini.
Primario Dermatologo Oncologo in Tv ha speso circa 20 minuti a parlare di melanoma e problemi causati dal sole in relazione alle imminenti vacanze balneari, ed alla fine in chiusura di trasmissione ha aggiunto esiste anche un altro tipo di tumore della pelle chiamato epitelioma, dovuto alla lunga esposizione al sole, il cosiddetto “cancro dei contadini e dei pescatori”, e li è finita la trasmissione.
Insomma ha dedicato 20 minuti ai vacanzieri, e zero minuti ai contadini e pescatori che quindi contano zero, nonostante siano quelli che producono ciò che anche lui mangia assieme al giornalista ed a chi ha ideato la trasmissione oltre chiaramente ai vacanzieri, tutto ciò è sconcertante.
@ lallo (#1114030)
mah, mi pare proprio che sei tu quello che non sa le cose. Intanto confondi, come chi non sa le cose, gli immigrati con i clandestini. Ho parlato di immigrati e non di clandestini.
Non mi interessava fare un analisi economica, ma semplicemente dire che noi ricchi possiamo forse tentare di più nelle carriere alte per i nostri figli. Abbiamo più conoscenze e soldi per inoltrare le carriere dei nostri figli, mentre gli immigrati avendo meno possibilità possono farlo di meno. Analogamente chi ha soldi può tentare di far fare la carriera del tennista al figlio, ma parliamo di un problema minore perchè, come anche i muri sanno, pochissimi tennisti possono campare di tennis.
E in futuro per fortuna rideranno di questa cosa, così come ora noi “ridiamo” pensando che i nostri nonni erano fortunati a finire le scuole medie.
Il progresso è in gran parte un progresso di opportunità. Qua invece c’è gente che scrive, in soldoni, e mai parola fu più azzeccata, “se non è ricca, colpa sua, giocare a tennis può anche essere un diritto di pochi perché in fondo è solo tennis e se ci sono sperequazioni ingiuste chissenefrega”.
Io esagererò, ma è proprio il principio che non mi piace.
@ Andry84 (#1113960)
in doppio e’ piu facile primeggiare e prendere premi perche sono molte meno a giocare il doppio. inoltre in doppio puo entrare nei tabellonio probabilmente per la classifica di doppio e per il valore della sua compagna
@ bao.bab (#1114031)
si può studiare anche in quelle pubbliche. Siccome i ricchi vanno in quelle private allora ci dobbiamo andare tutti? Non esageriamo dai
Campano in duecento perchè è disorganizzato. Una ristrettissima minoranza guadagna cifre non giustificate, e una larghissima maggioranza non guadagna a sufficienza proprio a causa delle evidenti falle del sistema. Un sistema che è stato costruito in un certo modo proprio perchè rimanga “a censo”.
Un sistema che non capisce che non nasceranno nuovi Federer o Nadal se verrà fatto giocare solo chi è ricco.
Non è solo “giustizia sociale”, è proprio buon senso, è marketing, è persino mercato!
Ora riteniamo ridicolo che cent’anni fa il diritto di voto fosse “a censo”.
Tra cent’anni rideranno del fatto che oggi paghiamo servizi che in futuro verranno considerati ovviamente pubblici.
Tu non stai dicendo “non è mica detto che tutti debbano giocare a tennis”, il che sarebbe una frase ineccepibile.
Tu stai dicendo, in modo più capzioso, “non tutti devono avere la possibilità di poter giocare a tennis”.
L’Accesso alle universita’ E’ in base al censo: vai a vedere quanto guadagnano i genitori di coloro che frequentano le migliori universita’ private (sia in Italia che all’estero).
Guarda che non ti è chiaro come funzionano le cose. Non fanno i lavori più umili. Fanno i lavori SOTTOPAGATI perchè non sono in grado , in quanto clandestini, di far valere i propri diritti. La legge del MERCATO , quando ben applicata, è bidirezionale. Ovvero: se c’è richiesta di un prodotto il prezzo del prodotto aumenta ma anche, se c’è scarsità di offerta di manodopera per un determinato lavoro, il salario offerto dovrebbe aumentare sino a creare disponibilità a quella occupazione nella forza lavoro. Fare l’infermiere, la badante o il verniciatore a stipendi da fame è un controsenso in un mercato funzionante (sarebbero ben pagati visto l’impegno che prevedono). Invece l’immigrazione selvaggia (che sta benissimo alle classi dirigenti o digerenti), crea una concorrenza sleale e l’abbassamento generalizzato di diritti e tenore di vita. Naturalmente solo per quelli che sono fuori dal giro giusto. Esattamente come nel tennis
@ Buon Rob (#1113993)
confondi tutto.
Lo studio è quasi garantito a tutti, a meno che non te ne vai alla Bocconi, ma con sacrifici e sudore all’Università un figlio ce lo mandi.
Qui si sta parlando di svolgere l’attività di tennista professionista, in cui all’anno e, purtroppo al mondo, campano discretamente 200 tennisti tra uomini e donne. Pace.
Confondi lo sport con il vivere dei comuni mortali, ma solo in pochissimi casi lo sport diventa una professione. A maggior ragione nel tennis. Se vuoi, e ne hai disponibilità, fare da mecenate o trovar finanziamenti sei ben accetto.
Soprattutto la frase “In doppio le spese sono minori” dovrebbe farvi riflettere, insieme ad un’altra informazione: Raluca Olaru … ranking singolo 887 ranking doppio 88.
Ciò significa che solo giocare tornei importanti è economicamente vantaggioso mentre giocare i tornei minori è unicamente enormemente costoso.
In questo modo si crea un ostacolo insormontabile per tutti i giovani, soprattutto coloro che non hanno le possibilità economiche di affrontare tali enormi spese.
Questo è fatto scientemente per costringere ragazzine e ragazzini promettenti a mettersi nelle mani di chi gestisce la baracca: “ti aiuto economicamente oggi e mi cederai i tuoi guadagni domani”.
(oltre che naturalmente per spolpare il riccone pollo).
Poi vi sono eccezioni come ad esempio la Giorgi, nel qual caso il padre si rifiuta di “prostituire” la figlia a questo sistema di sfruttamento (cito le sue parole), e contro la quale si scatena una vera e propria guerra, ma purtroppo queste sono solo eccezioni.
Così vanno le cose, è infantile scandalizzarsi?
Sì, può essere che sia così. Però ricordatevi che spesso vi sono in mezzo anche soldi pubblici.
Dire che solo chi è ricco debba (rectius, possa) giocare a tennis è come dire che le università dovrebbero ammettere solo a censo.
Per fortuna le democrazie moderne sono basate su princìpi e valori moderni, diversi da quelli medioevali su cui si basano molti utenti che qua hanno postato.
Perciò, voi che crescete figli, sappiatelo: se siete poveri i vostri figli non dovranno comunque studiare, perché illustri utenti hanno deciso che nel tennis, o anzi, a quanto ho letto, nella società italiana in senso ampio, dovrebbe essere introdotto un sistema a caste basato non sul merito ma sul “censo”.
Io resto basito, spero che molti stiano trollando. 😕
non possiamo fare i conti in tasca a raluca. ma si possono gestire meglio 780000$. forse ha dovuto spendere per la famiglia, o forse ha avuto allenatori o procuratori sbagliati. o gli ha sperperati…?
spero di vederla di nuovo in campo… e con un commercialista migliore.
Questa nuova generazione di ragazzi, purtroppo non vogliono fare certi lavori, mentre gli extracomunitari Si, per sfamare la famiglia
E’ N° 897 WTA, sicuramente se avesse le possibilità economiche di giocare tornei in singolare la sua classifica WTA sarebbe migliore di quella attuale
@ pallettaro (#1113962)
Danno 500 euro al mese in nero agli immigrati perchè non hanno pretese e pur in condizioni disumane riescono a vivere , ma mi spieghi come un giovane italiano possa mantenersi raccogliendo pomodori per lo stesso prezzo ??? Se non gliene dai almeno 1200-1300 euro ci saranno sempre e solo extracomunitari a fare questi generi di lavori….
@ Andry84 (#1113960)
…stecchi la benza…
inoltre noto una certa ipocrisia. Io non sono un gran difensore degli extracomunitari, ma perchè a loro, siccome sono più poveri lasciamo fare i lavori più umili? In questo caso allora va bene….
Poi se il figlio di papi che fa l’avvocato e non guadagna perchè è incapace non andrà a lamentarsi su livetennis spero.
A 18 anni era ampiamente nelle prime 100 al mondo, poi dopo i 20 anni i risultati sono venuti meno e chiaramente girare il mondo come ha fatto lei per un paio di anni perdendo spesso nei primi turni degli ITF le ha fatto andare il bilancio in passivo probabilmente mangiandosi anche parte dei guadagni che sicuramente aveva avuto da giovanissime.Poi mi sorge una domanda: in che modo giocando il circuito maggiore in doppio le spese sarebbero minori?I viaggi li fai lo stesso, gli alberghi li paghi lo stesso e mangiare devi mangiare lo stesso.Lei gioca solo il doppio perchè con la classifica che ha o rientri nel giro di pochi mesi almeno nelle prime 150 vincendo ITF a ripetizione oppure è normale che vada in passivo
@ Mauri (#1113935)
Hai ragione, però, se ti può consolare, non crescono più neanche dei calciatori a livello mondiale…
@ bah (#1113943)
vabbè, era nelle 100, ora ovviamente é 900 perchè, come ha detto lei stessa, non fa più tornei…
basta fare due conti di quanto costa giocare una stagione anche a livelli mediocri come 3° e 2° cat… una quindicina di tornei + allenamenti + benza + spese campi allenamento + corde + palle etc. si fa presto ad arrivare a 3/4000 euro. Figuriamoci i professionisti 🙁
@ bao.bab (#1113942)
bravo, ma purtroppo c’è gente che vive nelle fiabe.
e’ 900 wta perchè non gioca…. 😉
E’ vero quello che scrivi, il Tennis purtroppo possono giocarlo chi possiede grandi mezzi economici, lo stesso discorso vale anche per il Nuoto
@ Mauri (#1113935)
ma noi dai. Non solo in Italia. da tutte le parti è così.
Mi basta citarti gli USA. Isner, Querrey è Sock, forse i migliori americani, hanno il papi bello ricco.
Il tennis è un sogno. Diventare ricchi col tennis è una cosa davvero difficile. Possibile che non si riesca a capire una cosa così semplice?
Purtroppo i soldi vanno dove possono ritornare.
@ Buon Rob (#1113914)
fa tristezza non inseguire i propri sogni per problemi finanziari, ma se avesse avuto davvero le qualità per diventare una tennista forte non avrebbe avuto problemi a trovare finanziamenti ulteriori e sponsor. La verità è questa. Anche io volevo fare lo stilista, ma la scuola costava 20 milioni l’anno (‘c’erano le lire), non me la sono potuta permettere, pazienza.
La rumena ha fatto tanti buoni risultati ad inizio carriera in singolare, ma purtroppo, poi sono venuti meno. Colpa mia? Colpa tua? no, si è rifatta in doppio. Ne sono contento. Vive di tennis.
Ha guadagnato 780 mila dollari in carriera. A me sembrano molti, ma la faccio grossa, a mio scapito. Sono sufficienti. Alla sua età Lorenzi ne aveva guadagnati anche meno. A 33 anni è ancora nel circuito.
Se ci facciamo fregare dalla lagne di tutti, caro mio….., sembra che tu voglia far campare tutti di tennis. Sono sogni. Come quello di fare il cantante, o la lirica. Conosco gente che ha fatto conservatorio, costretta a girare il mondo, che non guadagna. Purtroppo è la vita, ma siccome c’è di peggio e la gente sa che nel tennis è dura ci si deve svegliare. Tu continui a dormire.
Si parla della 900 WTA!!! scusate eh..ma mi sembra il minimo che non riesca a mantenersi col tennis…900 WTA è una agonista come tante…
@ Mauri (#1113935)
@ Mauri (#1113935)
Non e’ polemica (giuro): preoccupati (e risparmia) per la sua istruzione lo sport e’ un gioco…
Io sono laureato in chimica e vinsi anche il bando per fare il PhD… non ho mai svolto il mio dottorato perche’ la misera paga non te lo permette se non hai mamma e papa’ che ti mantengono. Ugualmente non ho potuto svolgere attivita’ di ricerca (e di proposte ne avevo tante) per lo stesso motivo… Non credo glielo abbia ordinato il dottore di fare la tennista!!! Il mondo non e’ giusto e la pretesa di fare il lavoro dei tuoi sogni o di giocare a tennis come professione e un lusso che ben pochi possono permettersi!
Vorrei segnalare come in Italia il tennis sia uno sport d’elite, e come molti ATLETI NON POSSONO affacciarsi a questo sport, per problemi economici.
Mio figlio ha 10 anni, atleticamente molto dotato, gioca regolarmente a calcio con buoni risultati, quest’anno ha giocato una decina di volte a tennis con suo fratello di 16 anni cat.3.2, ha poi voluto partecipare a 3 tornei riservati agli U10 in provincia, uno lo ha vinto, 2° ai provinciali, e tre turni al Macroarea perdendo con un ragazzino che si è presentato con coach privato dal costo, mi dicono, di 10-12 mila euro anno tra lezioni e resto.
A settembre mio figlio si iscriverà ad una scuola calcio, costo euro 0
comprese le trasferte,le competizioni e l’abbigliamento….. eppoi dicono che in Italia non crescono giocatori di tennis a livello mondiale. fate VOI
Mauri
Intervista che dovrebbero leggere tutti coloro che se la prendono, dal divano di casa, coi giocatori accusandoli di non essere andati a giocare un challenger in Antartide o in Papua Nuova Guinea perchè poteva dare 5 o 6 punti in più.
Sempre facile fare i conti in tasca agli altri.
Spero che qualcuno, leggendo questa intervista, si sia vergognato un po’.