Angelique Kerber: La vittoria della difesa sul gioco d’attacco.
Angelique Kerber. Con un nome e un cognome possiamo riassumere il day 8 per quanto riguarda Wimbledon in rosa. La tedesca di Bremen, ma di note origini polacche, si è resa protagonista di una delle sorprese più importanti registrate in questa edizione dei Championship. Una sorpresa, seconda sola all’impresa realizzata dalla francese Alizè Cornet, capace di estromettere in tre set la numero 1 del mondo Serena Williams. Angelique ha battuto in tre set con il punteggio di 76 (4) 46 64 dopo quasi tre ore di gioco, la bella siberiana Maria Sharapova, alla vigilia una delle principali candidate insieme alla Williams a sollevare l’ambito trofeo londinese.
La vittoria di oggi, secondo il mio parere, è da memorizzare come: “La vittoria della difesa sul gioco d’attacco”. Kerber, infatti, come è noto agli addetti ai lavori e agli appassionati di tennis, è una giocatrice difensivista che attende l’errore dell’avversaria e della solidità da fondo campo, ne ricava una della sua armi vincenti. La solidità, soprattutto, le garantisce un’incredibile continuità di rendimento per tutto l’arco della stagione, arrivando sempre ben preparata in ogni torneo, in particolare in quelli del Grand Slam. Basti pensare che dal 2012 a oggi, quindi in quasi due anni (in attesa dello Us Open) la Kerber ha sempre raggiunto come minimo gli ottavi di finale di uno slam. Molti potranno dare per scontato la cosa, visto che si tratta di un top 10, ma invece non lo è. Se si pensa, infatti, sia Williams, Sharapova e Li negli ultimi due anni possono invidiare questa statistica alla teutonica, in quanto la prima è stata sconfitta per mano della Muguruza al secondo turno del Roland Garros (e 3T a wimbledon 2014), la seconda è stata eliminata dalla mancata promessa portoghese, la Larcher de Brito a Wimbledon 2013 ed infine la cinese quest’anno è addirittura stata estromessa nel primo turno a Parigi e terzo turno a Londra.
Ma ritornando alla Kerber, la cosa assolutamente da non dimenticare è che la tedesca non è sola “la giocatrice difensivista che aspetta l’errore altrui”, anzi, descriverla con questa frase non è completo e veritiero. E allora come possiamo “etichettare” con una frase Angelique? Oltre ad essere molto solida da fondo, rischiando poco e nulla in attesa dell’unforced della avversaria, Kerber è capace di disegnare degli angoli bellissimi in campo, con delle geometrie che poche insieme alla bionda tedesca riescono a mettere in atto su un campo da tennis. Inoltre, guardando un suo incontro, può sembrare di vedere una giocatrice impacciata nei movimenti laterali, ma non è proprio così. Essa, su qualsiasi superficie in cui giochi, riesce ad attuare delle difese uniche, recuperando palline che sembravano e sono vincenti per il 90% delle tenniste, con difese che non si limitano a ribattuta di là la palla, ma bensì trovare a sua volta degli angoli incredibili. In taluni casi, quando Angelique decide di voler concludere lo scambio, i suoi colpi difensivi si trasformano in vincenti o passanti difensivi, caratterizzati da sbracciate di dritto o rovescio di rara bellezza.
I vincenti: sono il suo colpo risolutore che le permette di uscirne vincitrice, se non dovesse sbagliare la sua avversaria, da estenuanti scambi infiniti, giocati sulla difensiva. Angelique è in grado di tirare vincenti da tre metri oltre la linea di fondo, sia con il suo splendido dritto mancino giocato piatto o con il suo altrettanto meraviglioso rovescio bimane, con il quale riesce a salire sulla palla e spesso terminando il colpo senza concludere la meccanica del movimento, ovvero senza che la testa della racchetta arrivi dietro la schiena, come giusta norma. Ciò accade anche perché, ella da grande incontrista riesce a sfruttare la velocità di palla dell’avversaria appoggiandosi molto bene a quest’ultima. Ma uno dei suoi colpi vincenti migliori (messi in mostra in più di un’occasione con Masha) è il dritto lungolinea giocato dal centro del campo, su palle senza peso, con il quale più delle volte ha lasciato ferma la siberiana. Accellerazioni inaspettate, improvvise e di difficile lettura che è il più della volte lasciano ferme le avversarie.
La vittoria di oggi (oltre ai 27 vincenti della tedesca) è appunto la sua difesa contro i 57 vincenti della russa, conditi da 47 errori non forzati, frutto anche della spettacolare difese estreme della Kerber. Morale: Gioco di difesa della Kerber batte il gioco d’attacco della russa.
Luigi Calvo
TAG: Kerber, Sharapova, Wimbledon, Wimbledon 2014
Quelli penso siano più graditi 😉
@ ragazzodiferro (#1107907)
uscita perchè stanca di una partita durissima del giorno prima. A criticare sono buoni tutti, a vincere pochi.
Potevate risparmiarvi quest’articolo! E’ già uscita di scena
Che fuoco di paglia!
@ fabio (#1107681)
Li ha sempre fatti i doppi falli. Anche a Grigor.
@ gas (#1107711)
Intanto è mancina. Non credo che Masha se ne fosse accorta,tanto basta sparare. Inoltre sa fare un pò tutto, sa spingere, sa difendere, sa fare la palla corta, sa rallentare il gioco, tutta fantascienza per le robot russe. In più è tedesca e, come diceva il buon Lineker sul calcio:
“Il calcio è uno sport semplice, si gioca 11 contro 11 e alla fine vincono i tedeschi”. Carattere.
Per agonismo la kerber é una delle mie preferite.iggi sarà stanca ma merita di arrivare in finale per come ha giocato ieri.vai angelique.la kerber non ha giocato solo in difesa altrimenti avrebbe perso .ha colpi profond.
se fosse anche più sportiva in campo non sarebbe male. Oggi se la Bouchard fa la sua partita d’attacco, ne vedo pochi games vinti dalla “difensora”. Parigi bis?
@ fabio (#1107681)
aggiungi anche la totale assenza di varianti tecniche e tattiche.
Pensa che quando vinse a 17 anni, ogni tanto, andava anche a rete
Credo che il problema della Sharapova sia essenzialmente uno:il servizio.
Dopo il grave infortunio alla spalla,il servizio della Sharapova ha perso moltissima efficacia(senza contare i doppi falli in cui incappa).
Questo sulla terra risalta meno mentre sulle superfici veloci è molto evidente.
Non è un caso che negli ultimi 3 anni le vittorie più prestigiose(vedi Roland Garros),Maria le abbia colte proprio sulla terra mentre sull’erba e sul cemento faccia molta più fatica e spesso non arriva fino in fondo.
pero’ bisognerebbe rimarcare anche che la sharapova ad ogni partita con delle top player (e non solo) è sempre un po’ a rischio a causa dei tanti errori che fa….47 errori non forzati sono praticamente 12 games regalati all’avversaria! e se li fa con una riske riesce a metterci una pezza ma con una kerber diventa un bel rischio!
Bello. Ora, indipendentemente dalla bellezza o meno del gioco che sembra essere oggettiva (antipodi Brown – Nadal, ad esempio) che cosa doveva fare Angelicona? Dico questo perchè ieri alcuni utenti (che accettano solo la regolarità di Rafa, evidentemente da buoni italiani).
Voglio dire. Il tennis d’attacco di Masha stanca, francamente stufa. Monotono, monocorde ed urlato. Sempre uguale e mai ragionato. Il tennis fotocopia di Bollettieri. Senza variazioni.
La Kerber, con le sue comprensibili apprensioni, ha giocato in maniera intelligente, capendo (a differenza di chi perde con masha anche sull’acqua, eseguendone lo stesso identico tennis macchinetta) che con queste giocatrici è fondamentale rallentare il gioco ed impedirne il rullo compressore di colpi che si avvicinano, pian piano, sempre più alle righe. Solo Kvitova, Serena ed Azarenka possono fare a pallate con la russa, ma per le normodotate ci sono altre armi.