Wimbledon, un Bolelli “da impazzire” (di Marco Mazzoni)
29/06/2014 16:02 
82 commenti
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Simone Bolelli classe 1985, al momento al n.106 ATP
Cosa è l’adrenalina? E’ una scossa elettrica, un’iniezione di forza ed energia che crea una tensione, e che ti da una carica enorme trasformando la sensazione in qualcosa di travolgente. Spesso dolcissima. Non credo ci sia una scala che possa misurare l’adrenalina ed elettricità vissuta ieri da Simone Bolelli nel match contro Nishikori, ed io (e tantissimi suoi ammiratori) con lui. Un sabato pomeriggio che è diventato sera, un match che da promettente è diventato esaltante, fino a lasciarci con un filo di sottile amarezza per esser stato interrotto proprio sul più bello, a pochi metri dalla linea del traguardo, e soprattutto con un Simone così bello da apparire quasi irreale, da “impazzire”. Era davvero lui quel tennista indiavolato che tirava dritti come un ossesso, flirtando con le righe e sfondando il n.12 del mondo? Era proprio lui a scattare così agile anche dopo gli scambi più lunghi e pure nei cambi di direzione più complicati? Era davvero Simone quel tennista che ha inventato tennis d’autore sull’erba di Wimbledon? Sì, proprio Simone Bolelli da Budrio. Quel ragazzo che ha sofferto mille problemi ed infortuni, ma che ieri sull’erba volava, più forte di tutto e di tutti, totalmente focalizzato sul suo gioco. Un gioco è stato pure costretto a cambiare (in parte) per ovviare al problema al polso ma mai è stato così efficace oltre che bello. Simone ha dovuto cambiare la sua amatissima “racchetta che fischia” per passare ad un modello che gli regala meno spinta ma più controllo, soprattutto in difesa, e che oggi fa tutta la differenza del mondo. Ma la differenza più di un telaio la sta facendo lui. Ha dovuto ripartire da zero, ricostruire fisico e morale, provando per l’ennesima volta la risalita. Ed è bellissimo oggi trovarlo a lottare per il miglior piazzamento in carriera in uno Slam proprio a Wimbledon, il torneo per eccellenza.
La soddisfazione di aver ammirato un Bolelli così in palla e positivo è enorme, così che è estremamente dolce ammettere “di non averci preso…”. Infatti alla vigilia pensavo che affrontare Nishikori fosse una sfida tecnicamente molto complessa, forse troppo. Credevo che le palle pesanti ma troppo pulite di Simone sarebbero state restituite con gli interessi dalla racchetta di Kei, troppo veloce per esser sfondato con continuità dalle accelerazioni del nostro; peggio ancora 3 set su 5. Credevo ad un buon avvio del bolognese, ma che alla lunga distanza il suo pressing si sarebbe affievolito, che sarebbero aumentati gli errori e che il nipponico sarebbe scappato via. Inoltre temevo che al servizio Simone non sarebbe riuscito a fare la differenza, conoscendo bene la qualità del rivale alla risposta, bravissimo nell’anticipare e chiudere gli angoli del campo, mettendo così a nudo la relativa lentezza dei piedi di Bolelli. Tutto falso. E’ andato in scena un match molto diverso da quel che mi aspettavo, e questo assolutamente più per merito di Bolelli che per demerito di Nishikori. Infatti Kei non ha affatto giocato una brutta partita. L’unica cosa che gli si può rimproverare è di non esser stato capace (o solo per brevi tratti) di girare gli scambi a suo favore usando al massimo gli “strettini” che lo contraddistinguono e le varie rotazioni che sa imprimere; e forse anche di non esser stato letale come altre volte alla risposta. Ad esempio, ho ben presente la sfortunatissima finale di Madrid “regalata” da Nishikori a Nadal per il noto infortunio; in quel match i servizi del n.1 del mondo erano catturati dalle corde di Kei e trasformati in oro grazie ad un timing superbo, ad angoli improvvisi ed un controllo assoluto che faceva veleggiare la palla sempre lunga e precisa, regalandogli così il controllo del gioco e mettendolo nelle condizioni ideali per fare il punto in 2-3 mosse. La sfortuna gli impedì uno scacco matto meritatissimo sulla terra di Madrid. Temevo che Bolelli, pur con un servizio più potente di quello di Nadal, rischiasse di fare la stessa fine, triturato lentamente da risposte maligne trasformate in una ragnatela di scambi ingestibile. Invece Simone ha servito molto bene, con grande qualità e continuità, e soprattutto variando così spesso gli angoli da non permettere al rivale di prendere ritmo e fiducia nel colpo. Così che su risposte mai davvero letali, Bolelli ha iniziato il suo pressing fantastico, ha martellato tenendo quasi sempre in mano l’iniziativa e l’inerzia dello scambio. Vedere Nishikori sballottato da un lato all’altro del campo, sia nella diagonale del dritto che incredibilmente anche in quella di rovescio è stato qualcosa di sorprendente ed esaltante! Sulla direttrice del rovescio spesso Nishikori è riuscito ad uscire vincitore con quel suo lungo linea fulminante, ma complessivamente Simone ha retto benissimo e non ha pagato poi così tanto nemmeno questa situazione tattica, che era potenzialmente pericolosissima perché ama spostarsi sul lato sinistro e condurre lo scambio col dritto, cosa che infatti ha messo in pratica con grande efficacia.
Ma la prestazione super di Simone è da ricercare in tante piccole grandi cose. Incredibile l’intensità generale che è riuscito a produrre in campo, nonostante fosse alla sua sesta partita in pochi giorni, la quarta 3 set su 5. Mentre calava la sera nel quinto set, era sempre lui a prendere in mano il gioco, a spingere e scattare sulla palla con una vivacità che mai (sottolineo mai) gli ho visto in carriera, nemmeno nel suo “magico” 2008. E’ noto come Bolelli abbia sempre pagato dazio sulla risposta; Nishikori non ha un servizio dominante, ma il modo in cui Simone è riuscito a rispondere con profondità e continuità è un segnale enorme di fiducia, di crescita a livello mentale – tecnico – tattico. Palle forte e tese, ma spessp anche con un leggero spin di controllo che l’ha aiutato non poco. Bolelli non ha veri difetti tecnici, come tennis è tra i grandi da tempo. La palla gli esce dalle corde fortissima e tesa da ogni angolo del campo ed in ogni situazione di gioco. Gli è semmai mancata la reattività per trovare il corretto timing alla risposta, la velocità per arrivare in corsa nella posizione ideale a trovare l’impatto e rispedire palle ancor più forti e lunghe. Ieri tutto questo magicamente c’era, e c’era di brutto, ai massimi livelli. Sembrava volare sulla riga di fondo, leggero (sì, leggero!) e sempre focalizzato. Sembrava in quella condizione che ben ha descritto Agassi nel suo stupendo libro Open: “Ci sono dei giorni in cui divori la palla con gli occhi, in cui lei ti sembra “grande così” mentre ti viene incontro e non puoi non impattarla con tutta la tua forza, perché tutto scorre via veloce, automatico”. Intensità, forza, efficacia ed anche continuità, altra grande sorpresa. Quasi mai una pausa, eccetto rari momenti prontamente recuperati. Vedere Simone servire una gran prima, muovere veloce i piedi a cercare appena dentro al campo la palla che sta arrivando ed iniziare il suo martellamento col dritto, e poi passare anche al rovescio cross, e quindi un drittone in avanzamento a chiudere è stata una sinfonia tennistica meravigliosa, qualcosa che mi ha realmente regalato brividi. Emozioni forti perché a Simone voglio sinceramente bene sul piano sportivo. E’ un bravissimo ragazzo, che ha pagato fin troppo una sfortuna nera e qualche scelta, vedendo così scivolar via i migliori anni di una carriera che gli ha regalato troppo poco rispetto al talento ed alla qualità (e bellezza) del suo tennis.
Ieri contro Nishikori è arrivato un paio di volte a due punti dal vincere, due maledetti 15 che non è riuscito a vincere. Il tiebreak del quarto set forse poteva essere giocato un filo meglio quando l’altro è scappato 4-1, ma recriminare adesso non serve a niente. E’ ancora pienamente in corsa per provare a vincere lunedì, ed ottenere un clamoroso accesso agli ottavi di Wimbledon. Davvero un peccato che non sia riuscito a terminare la partita ieri sera, perché era “in the zone” nonostante la fatica, e la sensazione che ce la potesse fare era palpabile. Adesso Nishikori avrà tempo per riposare e riorganizzare le idee, e… Simone quasi due giorni per pensare, e rimuginare. Speriamo non troppo. Speriamo che quelle situazioni in cui è stato così vicino a vincere non stiano adesso aleggiando maligne in ogni suo pensiero. Speriamo che l’attesa (troppo lunga, maledetta domenica di mezzo…) non lo consumi troppo sul piano nervoso.
Sarebbe davvero un peccato non portare a casa questo match, ma se anche non ci riuscisse nessuno potrà portargli via questa prestazione, che non deve essere un semplice exploit ma la base su cui portare avanti il suo presente agonistico. Deve essere una pietra angolare su cui costruire la certezza mentale che il suo tennis ed anche il suo fisico possono reggere questo livello. Quello del grande tennis, a cui la sua racchetta appartiene non da oggi.
Marco Mazzoni
TAG: Marco Mazzoni, Nishikori, Simone Bolelli, Wimbledon, Wimbledon 2014
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Lo dico subito,se divento un giocatore ATP non voglio articoli di Mazzoni! 😆
Premetto non sono superstizioso e non ci credo,peró scrivere un articolo a partita in corso non si è mai visto…
Sei un indovino?
@ Marco Mazzoni (#1106301)
Non centra niente essere superstiziosi,cosa cambiava aspettare la fine e poi pubblicarlo?? Per correttezza
Quoto! Articolo che ha portato sfortuna,e non è la prima volta..
Sarebbe meglio aspettare anziché esaltarsi subito!
Parlare prima porta sfiga, non essere superstiziosi….prima la partita la fai finire e poi scrivi l’articolo ….non ci voleva molto ad aspettare 24 ore….
@ peppe78 (#1106253)
Essere superstiziosi porta sfiga 😉
straquoto….aspettare a parlareeeee…sempre cosi gli italiani:basta un minimo per esaltarsi…cmq ha fatto un buonissimo torneo
Io non focalizzerei i progressi di Simone solo sulla racchetta, anche se è stata sicuramente importante. Il vero salto di qualità l’ha fatto nella parte atletica. E’ tornato al vecchio preparatore Carlo Ragalzi che aveva nel 2009 quando arrivò BR 36!!
Negli ultimi anni si era affidato a Panichi che lo ha preso in giro avendo altre priorità e nel periodo antecedente l’infortunio ad un preparatore (sempre su consiglio di Panichi) che non aveva mai lavorato nel tennis !!! Adesso si che è tornato ad essere un’atleta e di conseguenza il livello del suo ottimo tennis è salito notevolmente.
Eccallà..articolo che ha portato sfiga!
dopo janowicz, seccato anche bole 😆
Io ero sull’8 sabato e ho provato le emozioni descritte bene nell’articolo. Sulla interruzione vi posso assicurare che Simone la stava chiedendo all’arbitro dalla fine del IV set, quando Nishi è andato in bagno e ha continuato a chiederlo ad ogni fine game. Era molto nuvoloso e più buio del solito, in tv non si può apprezzare bene la reale luminosità. Simone sosteneva di non vederci bene, inoltre si iniziava a scivolare. Anche la Ivanovic aveva ottenuto di interrompere il match sul campo 1 verso le 21, ben prima del solito per Wimbledon (tempo limite le 22). sull’ 1-1 del V è arrivato anche il supervisor e hanno concordato col giudice arbitro di fare altri 4 games e chiudere. L’unico che non si lamentava del buio era Nishikori.
E ora…FORZA SIMONE!!!
Giusto due precisazioni che non vogliono essere polemiche:
1) Bottazzi,che ho conosciuto personalmente,è(a differenza di altri) un grande professionista che sa quello che dice oltrechè persona molto seria.Trovo scorretto infangarne il nome in un forum pubblico,anche perché non può difendersi.
2)ieri chi ha scritto questo articolo in un commento ha definito Nadal”il più grande terraiolo dell’era attuale” con accezione palesemente riduttiva,ebbene mi permetto di correggere:
-è il più grande terraiolo di sempre
-è il secondo giocatore più forte di sempre(era open)
Mi auguro che l’ipocrisia e la finta correttezza lasci spazio alla sportività,quella vera, che dovrebbe animare tutti gli appassionati.
Buona settimana a tutti.
Ma magari ho aggiunto ahah oggi ho l’orale della maturità piuttosto 😐
Ottimo articolo. C’è qualcuno che vuole polemizzare per forza,forse vorrebbe fare le scarpe al Mazzoni? Imbichì
Vamos a ganar!!! Spero vivamente che possa andare anche bene sul cemento americano.. allora si potrà rientrare nei 50.
@ Talaaa (#1105967)
per chi come te non conosce la disciplina , Bottazzi è peggio della Golarsa , per chi come il sottoscritto vuole migliorare le sue conoscenze Luca Bottazzi è l’unico che si può ascoltare . Forse tu sei meglio di tutti . Proponiti .
apprezzo sempre gli articoli di Mazzoni perchè sono scritti veramente bene . Non apprezzo invece il fatto che spesso scivoli in commmenti tecnici e strategico tattici nei quali è tutt’altro che competente .
Ad esempio , per tirare angoli estremi ( strettini ) è necessario che la palla in ingresso sia di velocità medio bassa e con un rimbalzo medio alto , il gioco di Simone fatto di colpi violenti e poco arrotati non crea le condizioni sopra descritte . Caro Marco continua a farci emozionare da bordo campo descrivendo tutto quello che vuoi , lascia perdere altri commenti .
Invece di discutere di come abbia fatto a ricostruirsi sia nell’allenamento, tecnicamente o di quali stimoli, voi che fate? Parlate della racchetta! (L’ultima cosa).Vi devo mandare a quel paese?
Forza Simo, domani puoi vincere.. Io ci credo!
@ appassionato (#1105980)
Bottazzi è allucinante… in telecronaca e fuori dalle telecronache…era un buon giocatore, ma per il resto….
comunque io ci tengo a precisare che ho apprezzato moltissimo l’articolo di Mazzoni, molto emozionale e sentito. Un po di sentimento anche nel tennis non fa male ogni tanto. La mia sulla racchetta di Bolelli non voleva essere una polemica ma una precisazione secondo me importante … perche credo che il cambio di attrezzo abbia avuto un ruolo notevole nella ritrovata competitivita’ di Simone.
@ Jim Courier (#1105983)
mi correggo..per errore ho scritto “In ogni caso la babolat di Bolelli credo fosse un piatto corde 90 non 98”
in realta’ volevo scrivere “la Head prestige di Bolelli credo avesse un piatto corde 90….”
@ stef (#1105954)
Anche tu mi sembra che hai ragione, ma ti ricordo che di solito nei proseguimenti vince il giocatore più forte. Per me ieri era più forte Bolelli, domani invece verrà fuori la miglior classifica. Ovviamente spero di sbagliarmi. Forza Bolelli, non avrei mai pensato che potesse giocare ancora da top 20. Se riuscisse a dare continuità per tutto l’anno può fare il best ranking.
@ Talaaa (#1105967)
Sì è vero.
Osservazioni interessanti, oltretutto la maggior spinta che in teoria la H.P. dovrebbe avere sul colpo piatto puro poi in effetti non si verifica mai (o quasi) nelle situazioni di gioco, con la conseguenza che il pattern e piatto corde ampio della Babolat ti agevola su buona parte degli scambi, palle con leggera rotazione, impatto-palla nei pressi del telaio ecc. . Resto dell’idea che la Prestige è ancora un attrezzo “spendibile” nel tennis attuale se si personalizza bene la tensione delle corde.
@ stef (#1105938)
Ti sbagli non voglio entrare in polemica con nessuno ma se non sono d’accordo lo dico,non son mica qui per fare amicizie ma per dire quello che penso!
cmq concordo su golarsa, non su bottazzi
Bottazzi dice cose serie e propone schemi tecnici molto utili , anche io li ho provati e con buoni risultati
la cosa fantastica e triste che vedo è che la gente non legge l’articolo per “goderselo”, ma per – nel bene e nel male – giudicarlo! ma che siamo per caso in una scuola di giornalismo? Io mi godo l’articolo rigo per rigo, poi se ho qualcosa da dire la posso dire, ma qui si parte, l’approccio alla lettura, è quello di una commissione d’esami!
@ Talaaa (#1105965)
Grandeeee sei a Londra? sai che io vivo a Londra? ho visto tutto il match sul campo 17 con Kohlschreiber. e’ li che ho visto dal vivo Bolelli2lavendetta per la prima volta . mi ha impressionato. alla fine gli ho dato qualche pacca sulla spalla lui era felice come mai l ho visto sui campi da tennis :). goditi l incontro
C’è di peggio in realtà, tipo Bottazzi
Eh purtroppo Bolelli l’ho visto in Davis ma ero troppo in alto per vedere bene il colpo !
Vedrò di rimediare quando domani sarò sicuramente sull’8.. Magari
@ annacone (#1105943)
forse hai ragione pero’ possiamo avere buone speranze visto che nel primo set pronti via con Kohlschreiber bolelli e’ andato 4-1 per lui (poi perso il set 7-5)
e con Nishikori pronti via 6-3
quindi io potendo scegliere preferisco partire a forze fresche dove Bolelli puo far valere la su maggiore potenza (a patto che sia fresco e riposato). Invece se avessero continuato ieri, seppur Bolelli non fosse proprio scoppiato, l agilita’ e il gioco meno rischioso di Nishikori forse avrebbero prevalso. dico forse. non ho la sfera di cristallo. Resta il fatto che Bolelli e’ un giocatore di peso ben superiore (almeno 10 kg in piu) di Nishikori, ed e’ un giocatore esplosivo e potente piu che resistente. Il Jap e’ l opposto poco esplosivo e potente ma agile e resistente. Poi si sa tutto puo sempre accadere ma anche io sono contento ripartano lunedi.
Faccio notare che la Golarsa, la peggior commentatrice di SKY, aveva detto il giorno precedente che Bolelli avrebbe pagoto caro il fatto che aveva disputato il doppio. Ma ne azzecca una quella li? Ha poi sostenuto che l’interruzione favoriva Bolelli, quando invece è chiaro che lo danneggia, perchè il giapponese è stato decisamente colto di sorpresa ieri, ma domani farà sul serio perchè il suo clan gli avrà fatto una testa così. Ma perché chiamano una come la Golarsa a commentare il tennis?
@ Talaaa (#1105840)
si Bolelli non e’ di certo un arrotino ma il colpo puramente piatto non esiste. c’e’ sempre una percentuale di topspin. se lo vedi dal vivo te ne rendi conto. In tv sembra piatto in realta’ non e’ poi cosi piatto.
@ Original Giulio (#1105832)
mamma mia come sei permaloso. io scrivo molto di fretta perche ho millle cose da fare e non e’ che ho tempo per spaccare il capello nelle mie spiegazioni. che siano una ovvieta’ a me non interessa. e non mi interessa entrare in polemnica con te visto che in tutti i tuoi commenti mi risulta che entri sempre e solo in polemica con chiunque. pensa quello che vuoi. io mi ero solo permesso gentilmente e col massimo rispetto di dissentire da una affermazione di marco mazzoni e poi io e lui ci siamo chiariti . non mi interessa insegnare niente a nessuno. Per questo ci sei gia tu. Non voglio rubarti il lavoro.
Ovviamente non tutti i pro hanno racchette speciali. Solo quelli che le case fornitrici decidono di aiutare.
chi scrive l articolo non poteva in quel momento avere 167 retropensieri come qualcuno dice. ragazzi non pensiamo a criticare ma solo a goderci il fantastico momento del tennis italiano che a breve vedrà l eroe di wimbledon impegnato in semi di davis con gli svizzeri . vi abbraccio
È desolante constatare che ancora c’è gente che non ha capito quali sono le leggi che regolano il comportamento del binomio racchetta corda tennis. Leggi che sono quelle della fisica e della meccanica come nel resto del mondo. Senza addentrarsi troppo,dire dire che la B deve essere incordata di più rispetto alla H senza conoscere le rigidità dei telai è una grossa fesseria.Per racch da negozio una pure drive si deve incordare sensibilmente più bassa di una prestige. Ma siccome non si conoscono le rigidità delle racch dei pro ( vi assicuro molto diverse dalle nostre) qualsiasi supposizione significa andare a casaccio.
Complimenti a Mazzoni per i suoi articoli:-) Davvero belli e soprattutto ben scritti: con intensità, emozione e competenza.
Invece di snocciolare dati, servizi e tie break, il nostro scrive di emozioni; le stesse che rendono grande lo sport. Bravo.
E bravo anche a Bolelli, questa volta tifo per lui. Anche se non ha ottenuto risultati pari al suo talento, è molto bravo ed ha il coraggio della rinascita. Comunque andrà con Nishikoi un torneo da incorniciare e di buon auspicio per il futuro.
Altro che Seppi;-)
Articolo vagamente jettatorio. Se fossi in simone farei tutti gli scongiuri del caso 😀 😀 🙂
Ha senso anche pubblicarlo oggi l’articolo invece, perché le osservazioni fatte prescindono dall’esito della partita 😉
quoto…
Molto d’accordo
Un servizio come sempre eccellente di Mazzoni, anche se non ho potuto vedere la partita, da l’idea di come si sia svolta meglio degli higlights di youtube.. 🙂
Ma aspettare lunedì a scrivere l’articolo??? Cioè che senso ha stanno giocando ancora, fai finire la partita e poi prepari l’articolo …bah
concordo appieno. la cosa più sorprendente non sono statyi i 4 set a grande livello ma il fatto di non sciogliere all’inizio del 5 set quando stanchezza e sfiducia potevano prendere il sopravvento. Nishikori non gli ha lasciato un 15 nei primi due games di battuta del 5 e lo faceva giocare sperando che sbagliasse in risposta… E’ stato bravissimo a tenere e secondo me lui stesso sperava nella pausa, lunedì ripartono veramente da 0 a 0
Original Giulio può smetterla di fare commenti provocatori e fastidiosi su tutto e tutti? Perfino su una discussione tecnica e pacata sulle racchette ora!
Esistono i forum calcistici, glieli consiglio
Ma Bolelli non gioca piatto pure ora?
@ Ghiro (#1105817)
Rafforzate le convinzioni, anche x mancanza di alternative oltre che x mix di condizioni, forza di Rafa e problemi degli altri. Direi. Nadal 1, Murray 2, outsider 3, Djokovic 4.
Quando parli di “effetto trampolino”immagino tu ti riferisca alla potenza delle babolat dovute alla loro RIGIDITÀ,per tale ragione a questo tipo di telai si accoppiano bene con corde “dure” e a loro volta rigide e di controllo come i monofilamenti(Bolelli ad esempio usa RPM blast a 28kg) per evitare che si verifichi il classico EFFETTO FIONDA con conseguente palla sui teloni di fondo.
Ma tu,ovviamente,tutte queste cose le saprai già!!
Con ordine:
1)i piombi li ho menzionati perché possono cambiare radicalmente il comportamento di una racchetta,quella di Bolelli ha ad esempio due strisce di piombo all’interno degli steli,il piombo mi spiace per te ma può influire eccome sulla precisione(fermo restando che la prestige le è superiore)
2)dici un ovvietà affermando che una profilata è più potente,lo sappiamo tutti…io ho solo detto che a certi livelli la potenza ce la mette il giocatore e che quindi è una discriminante meno importante rispetto a giocatori più modesti(poi nello specifico Bolelli aveva un problema al polso e quello è un altro discorso)
3)altrettanto ovvio è che con la B. puoi tirare più forte con meno fatica e per più tempo essendo logica conseguenza di quanto detto prima,NON È però questo il motivo che ha portato al cambio dell’attrezzo.
4)Bolelli era già passato dalle p57 alle TGK293.1 infine alle radical per poi approdare in Babolat. È ovvio che cercasse di diminuire lo stress sul polso,sebbene le stesse Babolat siano racchette molto rigide e tutt’altro che gentili con le articolazioni.
Leggi bene quando qualcuno scrive qualcosa anziché fare il solito compitino indipendentemente da cosa uno ti dice,anche perché si da il caso che abbia giocato con entrambe le racchette in questione e che le conosca abbastanza(sicuramente non quanto te visto che dai lezioni a tutti!).
@ Jim Courier (#1105810)
io credo che per compensare l effetto “trampolino” della Babolat abbia dovuto necessariamente alzare la tensione anche perche il piatto corde e’ anche maggiore di 10 pollici
@ Talaaa (#1105815)
dici bene la prestige e’ per un gioco piu piatto…piu difficile trovare lift estremi che invece la babolat ti permette. In ogni caso la babolat di Bolelli credo fosse un piatto corde 90 non 98.
pertanto passare dalla prestige 90 pollici alla babolat 100 pollici c’e’ un abisso.
e certo che con la prestige si puo tirare fortissimo ma forse non mi hai letto bene. Per tirare fortissimo con la head prestige 90 pollici devi mettere molta forza di braccio (oltre al timing ovvio). Ma se prendiamo una forza di spinta media diciamo su una scala da 1-100 eserciti una spinta di braccio 70 la palla esce piu veloce dalla babolat. diciamo che le punte di potenza della Prestige le trovi solo se spingi a nastro al massimo allora tira piu forte della Babolat. Ma non e’ sempre possibile nemmeno per i campioni sbracciare tanto, penso alle risposte al servizio dove devi solo fare opposizione e aperture brevi, ecco li la babolat ti avvantaggia. Ma alla base e’ un altro il concetto..la Babolat consente di tirare “forte” palle liftate in top…quindi topspin veloci…mentre la head tira forte palle piatte,,…se giochi toppato con la prestige ti spacca il braccio come infatti e’ accaduto a Bolelli.
@ Marco Mazzoni (#1105813)
ok Marco adesso ti ho capito e capisco anche cosa intende Bolelli per controllo. Ci sarebbe infatti molto da disquisire sulle 2 racchette totalmente agli antipodi. La prestige piu “pastosa”, piu difficile che ti chiede un gran braccio (infatti molti giocatori nati con la Babolat, se li fai giocare con la head prestige non li riconosci piu). Se prendi Fognini e gli dai la prestige, mi immagino gia lo spettacolo 🙂 perderebbe il suo drittone. scalerebbe 500 posizioni in classifica indietro.
Invece chi’ e’ nato con racchette difficili con la prestige puo anche adattarsi e passare alla Babolat che e’ piu “facile”.
In ogni caso purtroppo credo che la prestige sia una racchetta superata per il tennis moderno. A certi livelli intendo.
Non so chi la usi ancora, ma ormai vanno solo i piatti da 100 pollici.
Anche Federer ha dovuto arrendersi e lasciare la vecchia wilson piatto 85 e passare ad un piatto corde superiore.
Infatti lo sweetspot di un piatto corde maggiore viene incrementato e puoi tirare forte e con controllo anche colpendo la palla fuori dal centro. Questa e’ la grande differenza che ha permesso anche a gente meno tecnica (a tutti i livelli dal quarta categoria al pro, di giocarsela con giocatori piu dotati tecnicamente proprio grazie a queste racchette che spingono tanto e perdoanno tanto.
Comunque grazie Marco per la precisazione. L importante e’ che il Bole ci regali belle cose per qualche anno racchetta o non racchetta 😉
Domanda o.t. all’autore dell’articolo:
Nello spaccapalle di inizio torneo aveva scritto che la ragione diceva che Nadal era il favorito.
Arrivati a metà torneo, ed avendo visto tutti i migliori,ha cambiato idea, o ha addirittura rafforzato le sue convinzioni?
Nel caso, telegraficamente, chi vede adesso come favorito.
Ma sei convinto?
Ho provato a giocare un po’ con entrambe le racchette, e per quanto sia basso il mio livello, la velocità che riesco a dare con la Prestige non la dò con la Babolat.
Personalmente ho sempre avuto la sensazione che la Prestige, giocando io parecchio piatto, lasci partire la palla molto più pulita e fendente di quanto non faccia la Babolat, che mi pare più adatta a liftare “alla Nadal”. E ritengo che questo sia perchè una è un 98 e l’altra un 100 di piatto corde, e ancora di conseguenza il 98 dia meno controllo (ad esempio regala meno con gli palle scentrate, che conosco bene).
Cioè essenzialmente l’opposto di quello che dici tu
Ma io non sono un esperto, mi baso sulle mie sensazioni che comunque sono abbastanza valide per me, perché devo trovarmici io con la racchetta.
Ma credo che Bolelli intenda una cosa simile a quella che dico io, ed infatti vederlo con la Babolat mi fa pensare che se tira fortissimo così, chissà quanto tirerebbe con la Prestige.
Sarebbe bello poterne parlare più approfonditamente con lui o con Rianna magari.
@ stef (#1105805)
asp, ti spiego meglio cosa intendesse come “controllo” Simone quando ce ne ha parlato a Parigi. Conosco molto bene la Prestige, credo che solo la mitica original85 la superi per controllo “puro”. Però il Bole quando ci parlò del cambio di racchetta, disse intanto che fu un cambio forzato dal polso, perché non reggeva più (o non voleva rischiare troppo) con la consistenza della prestige dopo l’operazione avuta; inoltre è palese che la Babolat abbia meno controllo puro sulla palla, ma con la Babolat riesce a controllare meglio un colpo leggermente più coperto rispetto alla prestige, questo per la qualità intrinseca del telaio ed anche perchè la Babolat ha un pattern più aperto. Quindi: meno controllo puro sulla spinta, più “controllo in spinta controllata da un min di spin”. In pratica diceva di aver perso qualche sensazione e qualche km di velocità, ma di aver acquistato una palla potenzialmente più versatile e di riuscire a controllarla meglio con la Babolat. Che come giustamente dici da quando è stata introdotta ha cambiato la vita (abbinata a certe corde, col budello non si potrebbe) a molti tennisti (per dirne alcuni moya, gonzalez, nadal, tsonga, altri). Direi che siamo sulla stessa lunghezza d’onda, la mia precisazione ti era doverosa, e grazie per il tuo utile commento
@ Original Giulio (#1105803)
non c’entra il peso e i piombi che mettono dentro le racchette…tutte le racchette dei pro sono customizzate. Ma per sua costituzione il telaio babolat e’ uno sparapalle, e’ stato costruito per essere un bazooka mentre la prestige e’ stata creata come un fucile da cecchino.
Certo che i pro sanno tirare fortissimo da soli senza bisogno della racchetta, ma con le babolat o telai simili (tubolari con testa racchetta profilata) possono tirare ANCORA piu forte e con MENO fatica e per piu tempo. La head era una spacca braccio perche dovevi d=fare tanta fatica per tirare forte. Tanto e’ vero che poi Bolelli ha dovuto cambiarla
Articolo spettacolare! Competente, pieno di senso e strabordante di sensibilità sportiva e umana.
Bolelli “on fire” come mai prima d’ora.
Faccio ammenda, in un articolo di qualche giorno fa avevo risposto scettico all’autore che sosteneva che Bolelli potesse disputare un buon torneo. Adoro Bolelli ma mi ha tradito troppe volte… 🙄
La scarsa velocità di piedi me l’aveva sempre fatto ritenere poco idoneo all’erba, quando invece per me avrebbe i colpi per fare benissimo. E infatti, proprio coi piedi ieri ha sorpreso tutti, anche il sottoscritto.
P.S. Ah, Nadal è più bravo di Bolelli e anche di Mazzoni: tanto per tranquillizzare Original Giulio! 😀
Sarebbe interessante, di conseguenza, vedere se sulla tensione delle corde Simone abbia ripreso i parametri della vecchia racchetta o meno. In ogni caso corretta la descrizione della Head Prestige, una racchetta che conosco.
@ Original Giulio (#1105806)
Non credo. saluti
@ Marco Mazzoni (#1105799)
Apprezzo molto la sua abilità nel “rigirare la frittata”,ovviamente la partita l’ho vista e la questione è un’altra..ma oggi non vado oltre e la lascio godere della magica atmosfera londinese..
Ne riparleremo presto caro Mazzoni,ci conti. 😉
Sportivamente
@ marco mazzoni (#1105794)
oltretutto la prestige ha un piatto anche molto piu piccolo per cui ha decisamente piu controllo della babolat. Tra l altro la babolat e’ anche leggermente profile per cui spinge di piu. Le babolat hanno cambiato il tennis di moltissimi giocatori da quando Moya ha iniziato ad usarla, il primo tra i pro ad usare la Babolat pure drive che nelle intenzioni della casa era nata come racchetta per giocatori non professionisti ma per intermediate… infatti i pro hanno sempre cercato racchette di controllo in quanto il braccio e la potenza gia ce l avevano loro. Non gli serviva una racchetta di spinta. Pero’ col gioco moderno che si e’ poi evoluto la babolat permette di tirare forte e liftato allo stesso tempo….potenza ed effetti (back e top agli estremi). Unico limite la perdita di controllo cui si ovvia alzando la tensione delle corde. Infatti non e’ solo la racchetta che determina la prestazione ma moltissimo le corde e la loro tensione. In ogni caso la Babolat di Bolelli e’ una racchetta dal controllo INFERIORE alla head prstige. Checche’ ne dica il Bole. Forse le sue sono sensazioni di maggior controllo. In realta’ l aiuto che lui riceve da questo attrezzo e’ una minore affaticamento del braccio, e la possibilita’ di tirare forte con meno fatica, e di tirare mediamente piu forte comunque. Puoi informarti di questo dai tecnici. Non credere a me che io non sono uno quotato, ma sono certo che cio che dico e’ molto vicino alla realta’.
@ Gabriele Firenze (#1105797)
Se arriva fino in fondo e vince la finale entra nei top 15!!! Forza Bolelli 😀
@ stef (#1105789)
Considera tre aspetti:
-stiamo parlando di un agonista di primo livello,la spinta non è un problema e l’uso di profilate(sicuramente più potenti)fa la differenza a livelli più bassi o nel tennis femminile(v. Errani appunto)
-la babolat di Bolelli,come tutti i pro,è stra-customizzata;non gioca con un attrezzo di 300g..
-per il controllo hai ragione, sulla carta la prestige dovrebbe essere superiore ma con i giusti accorgimenti di piombatura e incordatura anche la B. può diventare chirurgica quasi come la prestige a fronte di un margine d’errore più ampio dovuto al piatto corde maggiorato(e quello si che fa la differenza)..
Saluti
Certo è funzionale: riuscire con la risposta a girare un match in cui partiva nettamente sfavorito e arrivare a 8 punti da vincere contro il più grande terraoiolo del tennis attuale E’ L’ESEMPIO di come la risposta di Nishikori sia un colpo eccezionale, e che il Bole non ha subito. Solo chi non ha visto quel match non può capire. oppure, scusa la franchezza, temo che l’ossessione di cui parli ce l’hai tu… 😉
Sportviamente
Gli ottavi gli regalerebbero altri 90 punti (se non sbaglio) e un balzo verso l’80° posto ATP!!! Incredibile se si pensa a dov’era solo 4/5 mesi fa! 😯
@ stef (#1105789)
Ciao Stef, ho riporatato proprio le parole di Simone (che mi ha detto a Roland Garros), sul cambio di racchetta, non ho provato la sua babolat quindi non ho la prova diretta
Ieri ho visto grandissimi scambi, bellissimi vincenti ed un servizio quasi ingestibile (dal suo avversario)…un Bolelli davvero “bello da impazzire”, come scrive Marco. Speriamo nella ripresa di domani. 🙂
I lucky loser sono soliti avere performance simili… statisticamente riprovato. Grande Simo! Certo che tra il terzo turno di quali e i potenziali ottavi… come cambia in poco tempo la Vita…
bellissimo articolo, solo una precisazione.
non pretendo di avere la verita’ in tasca ma da tennista appassionato e credo competente posso dire di aver provato entrambe le racchette di Bolelli, la vecchia head prestige e l attuale Babolat. Non sono molto daccordo con te Marco quando scrivi che ha lasciato la racchetta che fischia ossia la prestige per passare ad un attrezzo che da’ meno spinta ma piu controllo. Secondo me e’ il contrario: ossia la Babolat non e’ mai stata una racchetta di gran controllo ma semmai di gran spinta con un grande effetto trampolino. La racchetta che spinge d piu con meno fatica. La head prestige e’ la racchetta di controllo per antonomasia, che puo anche tirare fortissimo ma per farlo devi metterci tanta fatica di tuo.
Non ce l’ha proprio fatta a non infilarci dentro la finale di Madrid “regalata a Nadal” vero? Credo che ormai il Maiorchino sia diventata una vera ossessione per lei visto che riesce sempre a nominarlo anche quando non c’entra nulla(e non mi venga a dire che era funzionale all’articolo
)
Più forte di lei..si potrebbe dire che “il Mazzoni perde il pelo ma non il vizio”;cerchi di viverla meglio,suvvia signor Mazzoni!
Ok speriamo pero’che domani ce la faccia altrimenti non sara’servito a nulla…
Come per la Errani, il cambio di racchetta gli ha giovato molto, ma la cosa importante e’ che si muove come non mai, sarebbe interessante sapere il tipo di allenamento che ha fatto e che sta facendo con rianna, allenatore importante per la sua crescita
E invece penso che lo stop sia arrivato al momento giusto; era stanco sicuramente e allungandosi il quinto set potevano pesare molto di più le occasioni sprecate nel quarto set. Adesso avrà modo di recuperare le energie per ripartire meglio del giapponese, come ha già fatto nel primo set del match. Speranza ma con logica.
Bravo Marco…non dimenticarti di Camila,però.
Bell’ articolo 😉 !!
Condivido!
un piacere immenso rivedere Simo a questi livelli..comunque vada lunedi (e sono convinto che andra’ alla grande) un campione ritrovato.il migliore italiano di questo 2014.GRANDE SIMO! !!!
e’ in linea per ottenere a fine anno il suo BR