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Goran Ivanisevic intervistato su Andy Murray: “Potrà vincere nuovamente Wimbledon?”

23/06/2014 08:45 4 commenti
Goran Ivanisevic ha vinto Wimbledon nel 2001
Goran Ivanisevic ha vinto Wimbledon nel 2001

Quando il torneo di Wimbledon si avvicina, le memorie degli appassionati non possono non volare alle gesta incredibili e spesso inaspettate che sull’erba inglese si sono rivelate al mondo: la vittoria forse più inattesa degli ultimi anni ma che comunque ha riempito di gioia il cuore degli appassionati e di lacrime i loro occhi, è stata senza dubbio quella di Goran Ivanisevic nel 2001, una vittoria che ha fatto fare pace al talentuoso tennista con la sorte. Con tre finali perse al suo attivo (1992, 1994 e 1998) e due semifinali (1990 e 1995), nel 2001 il tennista croato, noto per la velocità della sua palla e l’ingiocabilità del suo servizio, si apprestava al doloroso canto del cigno nel suo amato giardino verde. A causa di una tendinite alla spalla aveva saltato Melbourne e Parigi, sprofondando alla 125esima posizione del ranking, ma otteneva e accettava una wild card per poter partecipare allo Slam londinese.

La sua fu una cavalcata inarrestabile, battendo di seguito e quasi sempre contro pronostico Fredrik Jonsson, Carlos Moya, Andy Roddick, Greg Rusedski, Marat Safin, Tim Henman e l’australiano Patrick Rafter in un’epica finale conclusasi 9/7 al quinto set. “Cavallo pazzo” o “Goran Crazyvic” (soprannomi conquistati sul campo per i suoi scatti d’ira e le sue giocate imprevedibili), ha rilasciato un’intervista interessante parlando dell’imminente Wimbledon, dichiarando un po’ a sorpresa che Nadal può ancora vincere con questo tipo di erba, concentrandosi maggiormente sulle reali possibilità di ripetersi da parte di Andy Murray e sulle aspettative che caratterizzeranno il suo ritorno da trionfatore in patria.

Goran Ivanisevic, che in passato si è fatto simpaticamente notare anche per aver affermato “Non mi preoccupa se non ho vinto altre partite. Qualsiasi cosa faccia nella mia vita e ovunque io vada, sarò sempre il campione di Wimbledon”, in particolare si è concentrato sull’aria che si respira attorno al campione scozzese, pardon british (…): lui a suo tempo arrivò a una vittoria impensabile e non avvertì, almeno inizialmente, il peso di aspettative e pressioni logoranti, quelle che probabilmente subirà Andy Murray fin dal primo allenamento londinese.
Ivanisevic in realtà la pensa differentemente: “There will be less pressure for him this time because he did it last year and deserve it last year, because he was the best player over the two weeks. I have no idea if he is going to win again this year but there will be much less pressure on him, he has already won Wimbledon and nobody can say anything to him anymore” – meno pressione per Murray quindi a suo avviso, proprio per ciò che ha saputo realizzare l’anno scorso, dimenticando o sottovalutando l’orgoglio di un popolo che si aggrappa al suo campione, aspettandosi da questi un altro trionfo da celebrare.

Il croato, che ultimamente segue come coach il connazionale Marin Cilic, si è espresso anche sulla decisione, causa di un certo clamore mediatico, di Andy Murray di aver scelto come coach una donna, l’ex campionessa francese Amélie Mauresmo: “It is not like Andy has just chosen a woman, Mauresmo was a Grand Slam winner, she was world number one, an amazing tennis player and is a great person […] If it is working, then people saying ‘well done Andy, what a great choice’. If it is not working, then they are going to give him a hard time” – aggiungendo il suo personale augurio alla novella coppia – “I hope it goes well, because Amelie is a great girl and an amazing tennis player, so we will see. I think it might work”.
Dichiarazioni sibilline, attraverso cui Ivanisevic non si sbilancia più di tanto, affermando che le cose fra Murray e il suo nuovo coach potrebbero funzionare e augurando i suoi migliori auspice alla coppia, mettendo in risalto le qualità umane, oltre che professionali, della Mauresmo. Un’intervista in cui Ivanisevic ha giocato al gatto col topo con il giornalista, evitando risposte dirette o pronostici secchi ad esempio sulle reali possibilità del tennista scozzese, ma che danno un ulteriore spunto per capire il movimento mediatico che si crea attorno a Wimbledon, da molti indicato come il torneo più bello dell’anno.


Alessandro Orecchio


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4 commenti

alexalex 23-06-2014 22:49

Per rivincere Murray dovrà giocare aggressivo quasi in ogni punto contro i migliori!

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Koko (Guest) 23-06-2014 14:58

Bah Murray per sua bravura e fortuna ha già fatto tanti punti a Parigi con un tabellone ridicolo ma se avesse dovuto difendere tutti i 2000 punti altro che pressione: sarebbe stato schiacciato da dover confermarli in casa sua.

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Lo zio d’America (Guest) 23-06-2014 11:51

Goran manca da morire

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goran2001 23-06-2014 11:00

La partita con Rafter è stata la più emozionante che io abbia mai visto, Goran è sempre un grande.

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