Pietro Cortecci al Future di Siena: “Vorrei conquistare un punto ATP e a quest’età sarebbe fantastico. Voglio continuare certamente ma non ho il chiodo fisso di dover fare il tennista, se avrò l’opportunità ci proverò e ne sarò fiero”

Nella foto Pietro Cortecci classe 1997

Nonostante la sconfitta possa apparire netta nel punteggio, è stata comunque buona la prestazione del giovanissimo Pietro Cortecci (tesserato per il CT Siena) battuto quest’oggi da Alessandro Petrone. Al termine del match che lo ha visto protagonista, ci ha rilasciato alcune dichiarazioni.

L’anno scorso hai vinto il torneo di quarta categoria e ti hanno dato hai la wild card per le quali, quest’anno sei di diritto al main draw: che sensazioni hai avuto?

“L’anno scoro il passaggio da un quarta categoria a un futures fu molto duro, erano passati solo 8 mesi da quando avevo ripreso l’attività ed ero già alle quali di un torneo importante; entrai in campo contro un giocatore dalla classifica nettamente superiore ma persi 6-3 6-2 giocando comunque un buon tennis. Sono rimasto abbastanza soddisfatto”.

Così ti hanno premiato e quest’anno hai la wild card per il main draw: purtroppo è andata male contro Petrone, che impressioni hai avuto?

Conoscevo poco Petrone e ho tentato di fare il mio gioco, nonostante il punteggio non sono lontanissimo ma queste partite mi mancano e devo ritrovare il ritmo.

Quest’anno hai disputato anche tornei a livello junior come quelli di Firenze e Santa Croce, che sensazioni hai avuto?

Devo dire positive, sono riuscito a vincere contro un giocatore che aveva fatto le quali all’Australian Open, è stata dura ma sono rimasto soddisfatto. Nonostante l’età viene gente da tutto il mondo che è già improntata al professionismo, è stata una bellissima esperienza, so di dover migliorare e mi impegnerò.

Hai smesso di giocare, poi sei tornato al campo e sei passato da 4.5 a 2.7 in circa un anno, come hai articolato questo percorso e quanto è stata dura?

E’stato emozionante, non mi sarei mai aspettato di fare questo salto in un solo anno, sono contento di me stesso ma devo ringraziare soprattutto i maestri; abbiamo lavorato tutti insieme per saltare 10 classifiche in un anno e mezzo e ci siamo riusciti perché sto bene sia fisicamente che a livello personale. Prima avevo dovuto smettere perché per un periodo ho giocato anche a calcio nelle giovanili del Siena, poi sono sfumati stimoli ed obiettivi, non mi divertivo più e sono tornato allo sport che mi fa divertire davvero.

Oggi hai quasi 17 anni e ti alleni costantemente, a livello scolastico come va? Riesci a conciliare tutto?

E’ certamente un sacrificio, ho poco tempo perché mi allento tutti i giorni e quando non lo faccio devo studiare. I risultati per adesso sono buoni, spero di continuare.

Hai un sogno nel cassetto?

Adesso vorrei conquistare un punto ATP e a quest’età sarebbe fantastico. Voglio continuare certamente ma non ho il chiodo fisso di dover fare il tennista, se avrò l’opportunità ci proverò e ne sarò fiero. Ma adesso non ci penso, voglio solo divertirmi.