Continua a splendere la stella di Camila Giorgi, nonostante quella storia arrivata dagli Usa di “debiti”
A suon di vittorie su palcoscenici importanti e delle poche parole spese fuori dal campo, Camila Giorgi sta diventando una figura sempre più intrigante nel mondo del tennis.
La stampa americana non le risparmia però nulla sull’intricata vicenda dei possibili debiti contratti da lei e da suo padre in America.
Così prima del match con la Sharapova il giornalista Douglas Robson di USA Today ha scritto ironicamente: ” Chi vincerà questa partita, la ragazza che ha tutti i soldi o la ragazza che deve tutto il denaro?”. Robson si riferisce proprio alla vicenda dei debiti, facendo riferimento ad un articolo apparso su Sports Illustred nel mese di gennaio in cui si sosteneva che Camila e suo padre avevano contratto dei debiti monetari con degli investitori e con persone che teoricamente avrebbero dovuto finanziarla.
Il papà e allenatore Sergio ha sempre respinto ogni accusa però: “Questa accusa non ha senso, è stato tutto orchestrato da una persona che voleva fare da manager a Camila. Vengo negli Stati Uniti senza problemi, e io e Camila stiamo sempre in luoghi pubblici. Se qualcuno vuole incontrarci, sa dove trovarci.”
Il personaggio centrale della vicenda, come riferisce Sports Illustred, è Sandy Mittleman, proprietario e fondatore di una società di management. La famiglia Giorgi sembra aver trovato un appoggio anche nella WTA adesso. “Prima non parlavo bene della WTA, ma quando è sorto questo problema loro mi hanno subito cercato. La WTA ci supporta e ci difende, per esempio prima della conferenza stampa di Camila ad Indian Wells un loro funzionario le ha spiegato come comportarsi se le fosse stato chiesto qualcosa in merito, dice Sergio.” Nonostante questa brutta storia i Giorgi continuano a muoversi liberamente e Camila ha rubato i riflettori nello scorso Us Open, quando sconfisse Caroline Wozniacki sull’Arthur Ashe, e così ora ad Indian Wells. Chiunque potrebbe avvicinarli, ma secondo Sergio nessuno verrà mai a reclamare nulla: “Nessuno reclamerà niente, non hanno niente in mano che attesti che siano creditori della somma di denaro di cui parlano. Tutti sanno che dallo scorso anno viviamo in Italia e che Camila si allena a Tirrenia presso le strutture federali. Siamo venuti a giocare a Cleveland in Fed Cup, proprio vicino a dove abita la famiglia di quel tizio. Ora siamo a Indian Wells e la settimana prossima andremo a Miami, se volessero saprebbero trovarci.” Pur avendo raccolto 718.831 dollari in montepremi, Camila e Sergio hanno ancora un tenore di vita modesto.
Agli Us Open 2013, potendo alloggiare a Manhattan, hanno scelto un albergo nel cuore del quartiere del Queens e hanno rifiutato di trasferirsi in uno migliore una volta ottenuta la qualificazione nel main draw. “Per questo tour in America ho voluto portare un preparatore atletico, ma non è mai arrivato. Ora siamo giusti con i soldi, grazie anche all’aiuto della federazione italiana. La cosa più importante è che Camila stia giocando il suo miglior tennis, scalando 30 posizioni del ranking con 4 tornei.”, ha proseguito Sergio Giorgi.
Camila ha anche ricevuto elogi da parte della Sharapova, dopo la sconfitta: ” Se gioca a questo livello in modo continuo, non avrebbe giocato le qualificazioni di questo torneo. Può diventare una buona giocatrice.” La Giorgi ha invece commentato così, brevemente come sempre: ” Questa vittoria è importante, per andare avanti cerco di non guardare a chi mi trovo di fronte”.
Alessio Baldi
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Infatti, queto è un asoetto che avevo notato anch’io in altre sue interviste.
Lei non gioca con l’avversaria, gioca con la pallina e basta.
Vuole sempre e soltanto imporre il suo gioco, e non può sempre andarti bene, se non sei nettamente più forte di tutte.
Di strategia, tattica, adattamento alle caratteristiche dell’avversaria, non ne vuole nemmeno sentir parlare, ha proprio un rifiuto.
Non vuole snaturare il suo tennis, ma secondo me non ha ben chiaro che cercare i punti deboli degli avversari e colpire dove fa più male, non significa snaturarsi, ma solo usare anche la testa oltre al braccio.
Con certe giocatrici giocare di ritmo come fa lei non paga, anzi le mette in partita. Molte picchiatrici vanno in grossa difficoltà sulle palle senza peso su cui non possono appoggiarsi, molto più che sull traettorie tese. Facendo sempre a braccio di ferro vinci se sei la più forte e se è una buona giornata, ma se ti capita una giornata storta diventa durissima e si rischia una stesa memorabile.
Spero che un po’ alla volta diventi meno cocciuta nel voler giocare sempre e solo in un unico modo, e diventi un pochino più completa e adattabile, e questo non significa snaturarsi, il suo tennis deve assolulamente rimanere offensivo, ma con più lucidità.
non hai detto una cosa sbagliatissima…non gioca il doppio, non fai i complimenti all’avversaria sia se vince, sia se perde, insomma pensa fin troppo a se stessa…
Ok per la cronaca abbiamo approfondito con maggiore precisione la successione di allenatori bravi che fanno fare il salto di qualità con buona probabilità: di colui che ha portato l’Americana vicino alle 10 e anche altri tennisti USA come Querrey e di colui che tenta di riportarcela oggi!
Non ho espresso nessun giudizio sulla Stephens, come puoi ben leggere.
Erano solo dati asettici.
La fredda cronaca 😆
Quindi niente brillantissima né fantasiosa, non me ne può fregà de meno.
Poi quello che ti ho scritto di Annacone era solo per dirti che non l’ha portata lui vicino alle 10. Non che non è bravo o capace.
Erano solo dati di ‘cronaca’ e te l’ho scritto pure.
Infatti ho detto medio grande!
Ma amici miei conoscete minimamente un certo David Nainkin del paese di Mandela? Forse è persino meglio di Annacone per certi aspetti per cui il mio discorso regge: tecnico bravissimo Camila in orbita nelle 15, Sergio unico coach: tutto da vedere!
Poi Sloane fondamentalmente arrota e non gioca piatto! Un gioco da arrotina aggressiva perchè Americana. Se fosse Spagnola o di Bologna ne diremmo peste e corna siccome è cool allora è una giocatrice brillantissima e fantasiosa! No meglio essere coerenti e vedere ciò che è (giocatrice fisica figlia di giocatore di football Americano) per la maggior parte delle partite e non favoleggiare su doti assolutamente inesistenti. Rispetto a Camila ha un tennis molto meno spericolato e di attacco perchè scambia pazientemente contando su una pazienza da manovale resistente maggiore di Camila.Più matura della nostra tatticamente e più furba ma meno spiazzante.
Ti correggo: due tenniste, una “stracelebrity” come Simona Fusco (????) e una modella (che poi è una delle tenniste). Ma dai!! Di cosa stiamo discutendo??? Grazie Tommaso per avermi chiarito tutto. Per conto mio l’argomento è chiuso.
@ Koko (#1022137)
Annacone è allenatore della Stephens solo da pochi mesi, dall’inizio di questa stagione…quindi è stato qualcun’altro a portarla vicino alle 10 🙂
E poi la Stephens non è ‘arrotina’, è solo un po’…confusa, ogni tanto, in campo 🙂
Spesso non sceglie la soluzione migliore e finisce per sparacchiare fuori e perdere la misura dei colpi.
Ha un gran dritto a fronte di un rovescio meno sicuro ed è una giocatrice molto atletica, seppure un po’ appesantita, ora.
Giusto per la cronaca.
@ Koko (#1022151)
sai il montepremi di ottavi a Wimbledon e us open, terzo turno a Wimbledon, secondo turno ad AO quanto sono? ti dico solo che partecipare al 1 turno AO(non al secondo dove è arrivata camila) erano 19000 euro, camila ha una programmazione ambiziosa, non certo perché ha bisogno di soldi, ma per voglia di grandi risultati
Una cifra che si aggira sui 16.100 euri comincia ad essere pesante da onorare se fai solo piccoli tornei e questo spiega la “grandeur” nella programmazione dei Giorgi. Vale un paio di turni in un torneo medio grande.
Direi che il fatto che si parli di Camila non deve dispiacere affatto al padre. Se Camila anche con più vittorie sul campo diventa un personaggio mondiale altro che sponsor tecnico: comincerebbe ad avere sponsoroni peggio di Sharapova. Se firmi un contrattino da sconosciuta becchi solo pochi spiccioli rispetto alle big.Ecco perchè aspetta il momento più propizio. Gli si può augurare che arrivi a breve dopo tutti questi sacrifici per lanciare tra le star Camila. Rimane il fatto che tatticamente e tecnicamente dovrebbe farla maturare di più con qualche allenatore davvero capace ed esperto. Un Annacone è sufficiente per portare una arrotina Americana di nome Sloane quasi nelle 10 figuratevi cosa farebbe uno bravo con Camila!
Ma ti pare che potrei inventarmi di sana pianta una cosa del genere ? Per chi mi hai preso ?
Tieni, leggila pure: http://i.imgur.com/KaWX0IE.png
P.S. L’invidia ed il livore lo vedi solo tu in ciò che ho detto.
@ biglebowsky (#1022065)
Se le cose stanno come dici, farebbe bene lanciarli in faccia quei 10.000 euro e chiuderla li, probabile che tra avvocati e spese giudiziarie la cifra sia anche triplicata, ma farebbe bene a pagare lo stesso. Questa rottura di balle, potrebbe minare l’equilibrio mentale di Camila, e ne perderebbe molto di più.
In affari, anche quando si ha ragione bisogna anteporre la cosa più utile e conveniente rispetto ai propri principi. Il principio di “non procurarsi del male da soli”, nella scala delle valenze deve essere messo sempre al primo posto, poi vengono gli altri.
Insomma bisogna saper perdere anche quando abbiamo ragione moralmente, accettare il fatto che le Leggi non sono perfette ed a volte una nostra piccola falla involontaria, può farci cadere in guai anche pesanti, meglio non contare troppo sul fatto che il Magistrato capirà dove sta la verità e la ragione, perchè spesso la Legge è senza cuore e guarda solo le aride carte e qualche testimone non sempre sincero, ed alla fine dei giochi stabilisce una “verità processuale”, non certo la verità morale e reale, verità processuale che potrebbe essere anche in antitesi a quella reale, e quindi condannare pesantemente la parte che magari ha solo commesso delle ingenuità, e favorire chi su tali distrazioni vuole specularci.
La cosa certa è che le domande molto insistenti e anche un pelino stronzette dei giornalisti americani, di uno/a in particolare, non possono non averla distratta nel dopopartita con la russa. La cosa meriterebbe di essere risolta e chiusa più che altro per evitarle sta rottura di balle ad ogni intervista su suolo americano. In generale il padre, che pure ha molti meriti nell’averla forgiata come atleta, non è mai stato proprio un drago nel proteggerla mediaticamente.
@ davi (#1022016)
Società di management mi sembra una parola grossa. Ecco il sito di Sandy Mittleman e dalla sua società: http://www.themljgroup.com/
Gestisce due tenniste mai sentite, una “modella” che casualmente è anche nella sezione tenniste e una “celebrity”, tale Simona Fusco. Se cercate su google e avete dei bimbi vicino al pc allontanateli.
Dai, che razza di personaggio è questo Mittleman??? Manager de che???
@ Erik (#1021933)
Miami è in Florida, Camila giocherà a Miami. Nel caso, la polizia arresterà Camila mentre starà per servire sul 4-2 nel primo set del primo match…
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Trovo abbastanza sconcertante che nei post degli utenti nessuno abbia colto l’aspetto più interessante di questo articolo. Infatti tutti a parlare delle vicissitudini legali/economiche della famiglia Giorgi e nessuno che commenta la cosa più interessante, ovvero la laconica dichiarazione di Camila a fine partita: “… per andare avanti cerco di non guardare a chi mi sta di fronte”. Cosa avrà voluto dire la nostra? Che sia l’ennesima dimostrazione di chiusura mentale? Se non ci guardano i propri avversari si può sperare di crescere in uno sport che fa del contronto con l’avversario la sua natura più intima e profonda? Il vero problema di Camila è che sembra un automa, programmata per colpire la pallina il più forte possibile e spedirla il più vicino possibile a una riga. Lo spirito del tennis invece è proprio il confronto con l’altro. Invece mi pare che Camila sia sempre più presa da uno stile autistico di gioco che non sa interpretare il contesto. Per questo serve alla ragazza quanto prima un supporto di coaching in grado di farla crescere mentalmente. Sempre se aspira a diventare una campionessa, ovvero a cercare di vincere almeno uno slam. Se invece le basta fare una carriera da atleta e raccogliere successi sporadici e un buon gruzzolo di quattrini, le basta anche continuare a pensare in questo modo superficiale, continuando a giocare contro se stessa invece che contro un’avversaria.
@ guidoyouth (#1022071)
… è una buona idea…
qui si confonde l’aver goduto di mecenatismo dal dover ripagare dei debiti.
se uno mi finanzia spontaneamente un’attività senza che ci sia nessun obbligo scritto io non ho alcun debito legale.
oppure è come se io pagassi la cena ad una ragazza per uscirci insieme e al suo successivo rifiuto le chiedessi indietro i soldi del ristorante.
essendo un argomento delicato nel quale si rischia di sputtanare delle persone che al momento potrebbero ancora essere dalla parte della ragione, mi permetto di invitare tutti a trattare l’argomento con la massima cautela, di non scrivere inesattezze o cose di cui non si è certi.
dato per scontato che se avessero ricevuto dei prestiti sarebbe opportuno restituirli al più presto, per esempio la sentenza non è passata in giudicato e per questo camila è ancora benvenuta negli stati uniti e l’importo di cui si parla è di 13000 dollari cioè circa 10000 euro che mi fa pensare ad una questione di principio data l’esiguità della cifra a questi livelli.
Perdonatemi se intervengo ma ho vissuto 6 anni a Manhattan e qualora una sentenza fosse stata emessa i due non avrebbero messo piede negli states senza essere inseguiti dal Fisco, il mio affittuario per poche centinaia di dollari dovuti ha dovuto vendere l’auto della figlia e restituire subito quanto dovuto all’erario…
Ma che racchetta usa Camila? Mi sembra una Babolat Pure Control di 10 anni fa.
Sono d’accordo con goran2001,perchè ciò che dice Erik,per essere credibile,dovrebbe almeno postare questa sentenza della Florida,altrimenti erik,sembri solo uno dei tanti italiani invidiosi che sparano a zero,e pure con livore,verso loro connazionali che stanno avendo un certo successo.
Non conosco la storia , ma non posso che simpatizzare per Camila e suo padre piuttosto che un proprietario di una società di management
In America, se una sentenza è passata in giudicato e si risulta colpevoli, non credo sia facile farla franca; io non sò nulla di questa cosa, ma credo che Camila abbia davanti a se un futuro economicamente migliore rispetto al presente.
Si sulla storia dello sponsor c’è un altro mistero. È impossibile che una ragazza così bella e con quel gioco,non abbia uno sponsor. Ho capito che per i nostri occhi,è meglio continuare a vederla con i vestitini della madre,ma qualcosa non mi torna. Se nn erro,anche Burnett ,120 della classifica,è sponsorizzata Adidas
😯
Quindi ora che si trovano a Miami, se le cose stanno così, si troveranno le forze dell’ordine fuori dai campi per sequestrargli il prize money?
La vicenda in sé mi interessa poco, ma se Camila prosegue la sua crescita con risultati dignitosi, non avrà difficoltà eventualmente a restituire quanto dovuto (se dovuto).
Spero solo che tutto questo gossip non finisca per metterle ansia e pressione psicologica, che potrebbero crearle problemi in campo.
Non conosco la situazione ma non capisco perché si ostinano a non usufruire di sponsor sia tecnico che secondario..
Il signor Giorgi potrà anche dire “quest’accusa non ha senso”, intanto però una sentenza del tribunale della Florida è stata abbastanza chiara in merito!