Dolci conferme
Con il torneo di Indian Wells ormai iniziato inizia una fase della stagione intensa e pressoché priva di soste,che terminerà con i due tornei dello Slam di Parigi e Wimbledon.
Fra l’Australian Open e il primo Masters 1000 della stagione c’è stato un Febbraio frenetico,pieno di tornei e di giocatori che si sono distinti per la loro crescita costante,che li potrà rendere protagonisti di questi mesi di tennis decisivi per la stagione.
E’ stato il caso di Federer e Dimitrov, che nei tornei di Dubai ed Acapulco hanno confermato le ottime prestazioni di Melbourne. Infatti il primo ha trionfato nel torneo degli Emirati battendo in tre set Djokovic e Berdych,mostrando un gioco,una fiducia ed una condizione fisica che non gli si vedevano da più di un anno. Grazie anche ai consigli di Stefan Edberg, lo svizzero ha ripreso vigore e,grazie anche ad una migliore gestione tattica delle partite, sta tornando prepotentemente a grandissimi livelli.
Oltre ad aver ritrovato un grande servizio e un dritto fenomenale,Roger ora gioca in modo molto più propositivo,rispondendo meglio ed essendo più offensivo con il rovescio. Inoltre Federer sta riuscendo ad andare a rete ogni volta che ne ha la possibilità,sovvertendo l’inerzia dello scambio con ottimi e frequenti cambi in lungo linea, variando molto bene il gioco anche con grandi palle corte e volée davvero pregevoli. In molti,dopo le numerose sconfitte dell’anno passato,lo avevano dato per finito o quanto meno sul viale del tramonto. A questi l’ex numero uno del mondo ha risposto con una preparazione atletica invernale davvero eccellente,riprendendo vigore e rimettendosi in discussione grazie al suo amore sconfinato per questo sport,ricominciando a lottare per sollevare ancora dei trofei importanti.
La strada per ottenere tutto questo è senz’altro quella giusta. Eppure durante la settimana passata Grigor Dimitrov non è stato da meno,vincendo tre maratone di tre ore ciascuna contro Gulbis, Murray ed Anderson, disputando i propri match sempre oltre la mezzanotte e dimostrando di essere ormai pronto per i vertici della classifica mondiale. Il bulgaro ha infatti sì mostrato notevoli miglioramenti sotto l’aspetto tecnico,ma soprattutto sotto quello psicofisico. Ciò è testimoniato dalla resistenza fisica mostrata nelle tre partite impegnative che ha dovuto affrontare. Se si pensa al fatto che fino a poco tempo fa Grigor dopo nemmeno due ore di grande tennis finiva per calare di intensità,molto spesso anche accusando crampi,allora si capisce davvero come il lavoro impostato con Roger Rasheed stia dando i suoi frutti in tempi abbastanza veloci. Altro aspetto importante in cui il bulgaro è migliorato è la tenuta mentale. Adesso infatti mostra una maggiore tranquillità in situazioni critiche delle partite,anche dopo aver sciupato delle occasioni importanti,rimanendo concentrato e lucido sul campo. Dal punto di vista tecnico il ventitreenne di Haskovo è sempre stato molto completo,ma sta ugualmente migliorando tanto sotto molti aspetti. Il servizio è un’arma sempre più importante per Grigor,che lo esegue facendo entrare poco l’anca all’interno del movimento,cercando così di compensare con una maggiore flessione delle gambe stando in questo modo sulla punta di entrambi i piedi nella fase del lancio di palla,rimanendo poi basso con le stesse gambe e caricando il peso del proprio corpo per poi spingere molto bene la palla in avanti con il braccio,ottenendo una prima palla molto spesso intorno ai 210 Km/h e buone rotazioni con la seconda di servizio. Per quanto riguarda il dritto invece esegue questo colpo con una eastern pura,mantenendo il polso a novanta gradi e il braccio sempre esteso per impattare la palla davanti a sé,cercando di dare molta rotazione senza sbilanciarsi con il corpo,o almeno cercando di farlo il meno possibile, a differenza di quanto faceva prima. Con questo colpo riesce così ad ottenere ottimi angoli e grande potenza e profondità, comandando molto spesso il gioco senza perdere campo.
Colpo altrettanto bello,ma che a volte gli fa perdere le redini dello scambio è invece il rovescio,che impatta bene solo quando la palla è bassa. Infatti altrimenti resta troppo eretto con il busto e con una posizione della spalla non buona,che non gli consente di dare una buona traiettoria al colpo,dal momento che non riesce a compensare con il suo magnifico polso. Il risultato di tutto ciò è una palla con poco effetto e piuttosto corta e facile preda degli avversari, che ne possono disporre a loro piacimento.
Questo problema fa sì che il bulgaro diventi sempre più passivo nelle fasi più tese delle partite, durante le quali perde sempre tanti metri e anche sicurezza in questo colpo che sta sì migliorando, ma che presenta ancora delle lacune evidenti. Un altro problema è il posizionamento del proprio baricentro,che spesso tende ad indietreggiare negli scambi lunghi in cui Grigor non riesce a cambiare marcia,finendo quasi sempre per subire il gioco dell’avversario,riuscendo a vincere il punto solo poche volte con la sua elasticità e con il suo polso formidabile.
Nonostante quindi la fase difensiva stia progredendo sempre di più, Dimitrov resta un giocatore che dà il meglio di sé quando può attaccare, come dimostra il suo ottimo gioco di volo. Infatti in questa situazione di gioco i problemi sono decisamente inferiori, vista l’ottima mano e l’ottimo senso della posizione a rete,dove raramente si fa trovare impreparato riuscendo a piegarsi molto bene e a scendere con la testa della racchetta per le volée basse,che esegue in modo eccellente. A questo si aggiunge un back di rovescio e una smorzata davvero di primo ordine,con cui riesce a mischiare le carte in modo magistrale,eseguendo dei colpi molto ben nascosti e precisi,che sorprendono l’avversario riuscendo ad avere così la supremazia nello scambio. E’ dunque evidente come il bulgaro stia migliorando in maniera esponenziale sotto ogni aspetto del gioco,nonostante ci siano ancora dei margini di miglioramento significativi. La strada è stata tracciata e sembra davvero quella giusta,il tempo ci confermerà se stiamo trovando un vero campione, come tutto il mondo del tennis si sta augurando.
Gabriele Ferrara
TAG: Break Point, Dimitrov, Federer
4 commenti
🙄
Questo panegirico è davvero obiettivo. Non c’è niente di più vero, ma penso che il più grande limite di questo ragazzo sia la tenuta mentale…almeno lo era fino a qualche settimana fa devo dire che ad Acapulco mi ha davvero stupito!
Molto interessanti le considerazioni sui colpi di Dimitrov.
In effetti il rovescio è decisamente la sua grande lacuna; per quanto il colpo sia molto elegante, davvero manca di sicurezza, profondità e incisività.
Se un avversario lo inchioda su quella diagonale (mi immagino u Djokovic o anche un Ferrer) davvero patisce le pene dell’inferno e pensare che possa vincere una partita su questo schema è davvero difficile; certamente deve riuscire a fare un bel botto di punti con la battuta e subito con il dritto, prima che l’avversario riesca a trovargli il rovescio.
l’ articolo è pienamente condivisibile, complimenti.
per quanto riguarda dimitrov mi sembra che gli ultimi positivi risultati siano molto da attribuire al miglioramento fisico e alla fase difensiva…..il vecchio consiglio tecnico ” fagli tirare un colpo in più ” ha portato a casa tantissime vittorie.
grazie e buon lavoro.