Sergei Bubka prova a ricordare gli attimi della terribile caduta dalla finestra di un terzo piano: “Ero bloccato all’interno della camera da letto, vidi un lunghissimo davanzale sotto la finestra e così mi chinai su di esso che crollò”
Come tutti ricorderete, l’ucraino Sergei Bubka cadde nel novembre del 2012 da una finestra del terzo piano a Parigi e ebbe bisogno di un intervento chirurgico di ben nove ore per le molte ossa rotte.
Bubka è ora di nuovo nel circuito dopo quattro settimane di ospedale, sei settimane di riposo a letto, sei mesi di stampelle e molte ore di riabilitazione.
Dopo l’incidente ha giocato solo una manciata di partite, ma è già un passo in avanti visto che in certi momenti pensava di non poter essere più in grado di giocare a tennis. In una recente intervista, l’ucraino ha provato a spiegare cosa fosse realmente successo quella maledetta sera: “Dopo un tale shock, il dottore mi ha detto che parti della mia memoria si sono cancellate, ma le cose principali di quella sera me le ricordo. Ero bloccato all’interno della camera da letto e cercavo di uscire, ma la porta era chiusa e non potevo né aprirla né romperla. Trovai una finestra e sotto di essa c’era un lunghissimo davanzale, che non era altro che la piastra metallica che copre il climatizzatore. Mi sembrava un pavimento, perché era molto ampia e di metallo. Così mi chinai su di esso che crollò.”
Bubka ha riniziato a giocare quotidianamente a tennis nello scorso dicembre sotto la guida di Jack Reader, ex coach del connazionale Dolgopolov e attuale allenatore dello squalificato Troicki.
Alessio Baldi
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4 commenti
@ Angie (#1013638)
Che malignita’… a casa mia chiudo la porta prima di dormire… anche prima ..e in albergo si fa lo stesso…
e poi… particolare non trascurabile… il padre sapeva di atterrare sul morbido
un volo tremendo. Tifero’ per lui. Stavo pensando che forse si e’ salvato per l’abitudine acquisita geneticamente dal padre (ex primatista mondiale di salto con l’asta) di cadere da altezze importanti, anche se 6 metri non son certo 3 piani. E’ curiosa sta cosa pero’… sia padre che figlio hanno marchiato la propria vita cadendo dall’alto…ma con conseguenze diverse. Forza Bubka!!
Ah Sergej…..contento che tu abbia ritrovato la salute ma….come mai eri chiuso nella camera da letto? Chi ti ha chiuso dentro? e perchè? Eri bello bevuto, fatto o pericoloso, per caso?
E come mai Vika ti ha mollato al volo? 🙄
Forse è una fortuna che pezzi della tua memoria si siano eclissati….Comunque coraggio. La vita è lunga e tuo padre è una potenza.