Intervista a Lorenzo Giustino dal nostro inviato a Bergamo: “Bruguera mi dice sempre ‘Gioca non per vincere le partite ma per portare in campo le cose per cui lavoriamo durante la settimana e migliorarti sempre!’”

Lorenzo Giustino classe 1991, n.229 del mondo

Intervista a Lorenzo Giustino dopo la bella vittoria ai danni di Damir Dzumhur per 64 al terzo set. Ragazzo davvero simpaticissimo, il quale mi ha detto tutto nei minimi dettagli con una immensa passione. Ho provato a riassumere tutto in questo pezzo.

Quali sono i tuoi obiettivi in questa stagione? Ti sei posto un obiettivo a livello di classifica che vorresti raggiungere?

“Io dico sempre la stessa, cioè che non ho obiettivi chiari sia per quanto riguarda le vittorie che vorrei raggiungere sia per quanto riguarda il ranking. Il mio obiettivo è sempre quello di migliorare e mantenere una buona continuità di rendimento che sto iniziando ad avere, grazie all’aiuto del mio coach Sergi Bruguera. Inoltre vorrei migliorare degli aspetti del mio gioco che ancora mi mancano tra i quali la tenuta mentale in una partita, spesso infatti esco fuori dal match e non posso permettermelo a questi livelli. Ritornando al discorso ranking non mi pongo alcun limite, voglio arrivare più in alto possibile pensando però solamente a vincere ogni singolo match”. Lorenzo inoltre aggiunge “il mio obiettivo principale di ogni stagione è l’aspetto mentale e quello di limare sempre più i miei difetti, infatti se manco in qualcosa sul rovescio punto a migliorare quel dettaglio e stessa cosa vale per il dritto. Bruguera infatti mi dice sempre ‘Gioca non per vincere le partite ma per portare in campo le cose per cui lavoriamo durante la settimana e migliorarti sempre più salendo di livello che è la cosa più importante! ‘. ”

Quale sarà la tua programmazione nelle prossime settimane dopo il torneo di Bergamo?

“La programmazione è stata abbastanza complessa quest’anno, perchè nelle quattro settimana di Indian Wells e Miami non ci sono tornei challenger in Europa, solamente uno in Giappone ma è troppo lontano e non andrò. Farò sicuramente le quali Atp di Dubai a fine Febbraio, poi un Futures 10 mila, per non restare fermo e a scopo di preparare i due challenger che disputerò in Centroamerica a Marzo (Panama e Colombia).” Infine aggiunge “Se dovesse andar male Bergamo farò le quali Atp di Marsiglia sabato ma spero ovviamente di non farle perché punto a far benissimo qui.”

Qual è stata la tua vittoria più bella in carriera o il torneo chiave della tua carriera?

“Più che di singola vittoria parlerei del torneo più bello della mia carriera, in cui ho vinto delle partite incredibili e senza dubbio è stato il challenger di Furth nel 2013. Dico Furth perchè, nel 2012 provai a fare il salto dai future ai challenger/ Atp, ma non ci riuscì in quanto persi otto volte di fila nell’ultimo turno di quali, ed ero davvero depresso dopo quelle sconfitte, infatti in tutti gli ultimi turni di quali ero tesissimo e non riuscivo ad esprimere il mio tennis. La svolta del torneo di Furth è stato il cambio di mentalità, che ho spiegato prima, (prima domanda), in quel torneo superai le quali battendo un giocatore molto forte come Fischer, così per la prima volta riuscì ad entrare in un tabellone challenger, dove al primo turno sconfissi il numero 80 del mondo Alejandro Gonzalez 76 62 (prima vittoria su un top 100) e poi vinsi pure al secondo turno arrivando ai quarti. Insomma Furth è stata la mia liberazione, la chiave di volta  della mia carriera, ma solo per adesso perché punto in grande.”

Dal nostro inviato a Bergamo – Luigi Calvo