Robin Soderling: “Ormai non penso piu’ al rientro nel circuito”

Quest’anno compirà 30 anni. Anche guarendo completamente, a che livelli potrebbe farlo. Quelli di prima di ammalarsi, per motivi anagrafici, sono ormai fuori dalla sua portata! Secondo me farebbe bene a pensare a svolgere un’altra professione!

Tra poco salta fuori l’Operation Puerto svedese…..

Non si può essere d’accordo sulla “tana liberatutti” per il doping.

No, no, un mondo di drogati non va da nessuna parte, è destinato all’estinzione.

Non sono d’accordo!
Doparsi vuol dire barare! E se bari devi essere cacciato!
Col passaporto biologico e esami del sangue molte cose saranno più chiare!

Comunque se confessasse Pistolesi sapremmo la verità! Lui ha accannato Soderling poco prima

io invece li lascerei doppare quanto vogliono per tagliare la testa al classico toro,del resto la vita unpo la sceglie come vuole e se vuole fottersi il fegato a 30 anni basta che sia avvertito ,del resto in formula 1 non rischiano la vita ad ogni GP? ….credo anche che comunque uno come nadal vincerebbe sempre contro chiunque anche doppato …e lo dice uno che tifa per re roger ….basta ste finte ipocrisie ……che ognuno faccia come vuole purche’ ne sia cosciente della fine a cui va in contro e vedrete che dopo un po di morti tornerebbe tutto alla norma non come ora che si insabbiano i doppati e continuano a morire dopo anni ormai in disgrazzia e senza far notizia no? ))) )))) 😀

per dirla tutta: soderling aveva fatto boom sotto la guida di norman che adesso ha trasformato un 29enne wawrinka portandolo a livelli di resistenza atletica mai visti dallo svizzero.
perchè va bene essere fenomeni di tecnica e avere un braccio d’oro ma per giocare coi top-players devi poter rimanere fresco anche al quinto set di una partita slam.
sono tante le anomalie nel mondo dell’atp.

Scritto da rovescio lungolinea
L’elemento che lascia davvero basiti è il silenzio assordante dell’ATP.
Il silent ban è stato nominato più volte su più di un tennista improvvisamente sottrattosi alle competizioni per periodi più o meno lunghi.
Una campionessa di Slam che si ritira il giorno dopo aver vinto Wimbledon, dicendo che non se la sentiva più di gareggiare in questo tennis sempre più fisico (aveva appena vinto, però).
Biografie, mai smentite, che denunciano il collaborazionismo delle strutture deputate al controllo.
Esperti e giocatori che accusano, sottolineano, sorridono sarcastici, ammettono e attaccano… senza che vi sia una seria presa di posizione da parte dell’ATP (e della WTA).
Quanti (e quali giocatori) sono stati squalificati per doping nel tennis negli ultimi 20 anni?
In uno sport in cui la prestazione (e la prestanza) fisica è diventata sempre più importante, quanti atleti sono stati scoperti?
Insomma, c’è di che riflettere.

Concordo pienamente

@ Buon Rob (#995305)

Può darsi e me ne rallegrerei, però i due casi (Bartoli e Sampras), per età e vittorie conseguite non possono essere base di reciproco paragone.
Il paragone più giusto, semmai, per la Bartoli sarebbe Wawrinka che dopo aver trionfato agli AUS Open dichiarasse: “Non me la sento più di gareggiare in questo tennis sempre più fisico, mi ritiro”.

@ rovescio lungolinea (#995286)

Il caso della Bartoli mi sembra molto diverso. Dopo anni di “gregariato”, e di indicibile pressione paterna, comprendo benissimo che vincere Wimbledon le sia sembrato il più degno coronamento della carriera. Credo abbia fatto bene a ritirarsi. Tipo Sampras che si ritirò vincendo Flushing Meadows.

@ Andy86 (#995272)

a roma era fuori come una mina,ma indimenticabile fu a baastad basstad o come si scrive contro berdych rimasi impressionato dai suoi occhi,un cavallo veramente mai visto uno cosi,lo inquadrarono da vicino era fuorissimo ricordo come fosse ieri

L’elemento che lascia davvero basiti è il silenzio assordante dell’ATP.

Il silent ban è stato nominato più volte su più di un tennista improvvisamente sottrattosi alle competizioni per periodi più o meno lunghi.

Una campionessa di Slam che si ritira il giorno dopo aver vinto Wimbledon, dicendo che non se la sentiva più di gareggiare in questo tennis sempre più fisico (aveva appena vinto, però).

Biografie, mai smentite, che denunciano il collaborazionismo delle strutture deputate al controllo.

Esperti e giocatori che accusano, sottolineano, sorridono sarcastici, ammettono e attaccano… senza che vi sia una seria presa di posizione da parte dell’ATP (e della WTA).

Quanti (e quali giocatori) sono stati squalificati per doping nel tennis negli ultimi 20 anni?
In uno sport in cui la prestazione (e la prestanza) fisica è diventata sempre più importante, quanti atleti sono stati scoperti?

Insomma, c’è di che riflettere.

…esatto Lopez, commento n. 10, una delle tante stranezze di questa storia è che l’ultima partita è stata guarda caso una vittoria nel torneo di casa, con prestazioni più che brillanti….della serie, lasciatemi almeno la possibilità di giocare il torneo di casa e poi mi faccio da parte…

…ovviamente possono anche essere coincidenze, però, stava benissimo, finisce giocando in casa, insomma, se son coincidenze sono ben strane…

Scritto da barra de boca
si faceva come un cavallo questo,peccato perchè aveva le potenzialità per dar fastidio a tutti,ma bastava vedere i suoi occhi mentre giocava per capire fuori dalle orbite ogni match

Ora se la storia della mononucleosi sia o meno vera, è discutibile, però gli occhi fuori dalle orbite dove li hai visti? 😀

quando si parla di nadal dite che ci vogliono le prove, invece in questo caso sputate sentenze senza sapere come stanno le cose.
poi non riesco a capire perche’ nel tennis ci debbano essere tutti questi misteri, se uno e’ positivo all’antidoping lo si dice e lo si squalifica come fanno in tutti gli altri sport!

basta andare su youtube e vedere l’ultima partita giocata a bastad contro ferrer…quest’ultimo e’ stato letteralmente massacrato…altro che mononucleosi

parole che fanno male al tennis! 😥

penso che gli abbiano dato una lunga squalifica e che adesso non abbia più gli stimoli giusti per rientrare.
gli unici dati certi è che in passato ha saltato dei controlli (cambiando hotel a metà torneo senza ragione) e che pochi giorni prima di smettere stava giocando il miglior tennis della sua carriera.

si faceva come un cavallo questo,peccato perchè aveva le potenzialità per dar fastidio a tutti,ma bastava vedere i suoi occhi mentre giocava per capire fuori dalle orbite ogni match

Storia davvero molto strana…

@ martina (#995230)

Io avevo sentito parlare di sindrome da fatica cronica

dai, non ci prendete per il ..lo, è stato beccato con le mani nella marmellata.

ragazzi ma per voi cosa e’ successo?

Una cosa è certa. Non era la mononucleosi. Se si vuole la privacy totale, bisognerebbe ricorrere al silenzio assoluto, piuttosto che prendere per i fondelli la gente sparando nomi di malattie a casaccio.
In bocca al lupo per la sua salute.

Vabbè, altro caso infangato dall’ATP, c’è poco da dire.