Da NeuroCane’ a Luzzi, Piccoli momenti da ricordare al Foro Italico
Ci sarebbero tanti modi per parlare degli INTERNAZIONALI D’ ITALIA. Si potrebbe parlare del magico ’76 di ADRIANO PANATTA. Del meno magico ma non meno coinvolgente 2007 di VOLANDRI. Oppure, se volessimo deporre il nostro nazionalismo, potremmo raccontare quelle edizioni un po’ più povere (non solo di tennisti) in cui i vari GOMEZ e compagnia bella trovarono gloria ripetutamente, o l’ esaltante ’89 di ALBERTO MANCINI, argentino (b.r. 8) incline ai chili di troppo, che a ROMA completò l’ affascinante doppietta con MONTECARLO. Eppure , le storie che vorrei raccontarvi sono 4, meno importanti di tante altre ma, a mio modo di vedere, memorabili.
Partiamo dall’ edizione ’88, vinta da LENDL. In quel periodo, se superavi i primi turni avevi 1 possibilità su 2 di trovarti tra i piedi un maledetto svedese, da serve and volley come EDBERG, fortissimo da fondo come WILANDER o indecifrabile ma fastidioso come PERNFORS. Il migliore (ossia peggiore) tra gli scandinavi che ti potesse capitare a quei tempi era KULTI, ottimo doppista e vincitore da JUNIOR di WIMBLEDON e AUS OPEN, e comunque arrampicatosi fino al n.32 ATP. A NEUROCANE’ , nel secondo turno degli INTERNAZIONALI purtroppo toccò un’ altro svedese si chiamava JARRYD,n.13 al mondo (b.r. 5). Il giorno prima lo svedese aveva fatto fuori il qualificato italiano APRILI lasciandogli soltanto 3 giochi. Il nostro grande PAOLINO, invece aveva dovuto soffrire per avere la meglio sull’ australiano atipico STOLTENBERG, ottimo sul rosso. Ebbene, l’ URAGANO-JARRYD spazzò via l’impalpabile CANE’ con un doppio 6-0. E quel pomeriggio davanti alla tv che trasmetteva ROMA in diretta rimasi il tempo di un’ ESTATHE. Ah dimenticavo, il CICLONE JARRYD si placò il giorno dopo di fronte a YZAGA, top player israeliano.
Nell’ edizione ’95 tra i vari GAUDENZI (13), PESCOSOLIDO e FURLAN sbucò CORRADO BORRONI, qualificato.
Al primo turno il milanese affrontò KAFELNIKOV, all’ epoca n.9 del mondo, e nessuno osava pensare che sarebbe riuscito nell’ impresa di eliminarlo. Invece, forte del fattore sorpresa, dal fattore campo e del fattore K che sta per KAFELNIKOV (che ogni tanto aveva delle giornate di BLACK OUT), il tennista italiano realizzò l’ impensabile e vinse il suo primo match ATP. Il secondo (e ultimo) lo vinse il giorno dopo contro un altro qualificato CARRETERO che a sua volta aveva fatto fuori POZZI al primo turno. Si arrese ad EDBERG, il buon BORRONI, ma quell’ anno fu lui il migliore italiano al foro. BORRONI, l’ anno dopo, sempre a ROMA, affrontò nuovamente il russo e stavolta ne uscì sconfitto ma in 3 set. Insomma, se avesse affrontato sempre KAFELNIKOV, il nostro CORRADO, sarebbe andato sicuramente molto oltre la posizione 196 ATP cui si fermò.
E nel ’97, fu un altro italiano a sorprendere arrivando dalle qualificazioni fino agli ottavi : DAVIDE SCALA. Al primo turno fece fuori MUSA, altro sopravvissuto al tabellone di quali, ed al secondo l’ inglese HENMAN, un pesce fuor d’ acqua al FORO. A fermare la sua corsa fu SCOTT DRAPER, altro australiano assolutamente a suo agio sulla terra. In tutto, il bolognese, vinse 8 match ATP . 2 a ROMA, 2 a BOLOGNA 2 al torneo di BOURNEMOUTH (terra , INGHILTERRA), 1 a WASHINGTON e ROTTERDAM. Il suo migliore scalpo fu quello proprio quello di HENMAN. E chissà che la carriera del talentuoso LUZZI avrebbe potuto definitivamente svoltare a ROMA nel 2001, l’ anno di FERRERO.
Si sa, nel tennis come in ogni sport a volte una prestazione, un risultato o una partita può davvero rappresentare una svolta, uno spartiacque tra un’ ottima o una splendida carriera. Ebbe una grande occasione il povero LUZZI in quella edizione, e fu un occasione che si meritò alla grande. Invitato dagli organizzatori FEDERICO al primo turno eliminò CLEMENT, francese all’ epoca n.12 al mondo e successivamente il marocchino ARAZI, tennista sempre difficile da affrontare e di buon talento (n.28 all’ epoca). Agli ottavi, da unico superstite della pattuglia italiana, gli toccò JACOBO DIAZ, spagnolo da battaglia sulla terra e qualificato anche lui. Probabilmente ci arrivò scarico all’ appuntamento LUZZI , e perse in due set. Mi piace pensare che lassù gli sia stata data la possibilità di rigiocarla quella partita e che l’ abbia terminata con un sorriso.
“VITAS GERULAITIS”
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Stoltenberg : talmente a suo agio sulla terra battuta che
ha fatto semi a Wimbledon, vinto a Manchester …
… sull’erba ! Ma per far crescere l’erba ci vuole sotto la terra, mica tanto battuta, ma sopra la terra uno deve per forza giocare, anche sull’erba, no ? 😆
Henman un pesce fuor d’acqua sulla terra battuta ?
Ehm, a vedere il Roland Garros e Roma, mi sembra anche Monte-Carlo ( vado a memoria ) è più terraiolo lui di 30 anni d’Italia messi insieme ! 😯
Nel 1988 Lendl avrà sicuramente vinto la prima edizione del torneo di Roma come a Barcellona ? 🙄 😆
Stoltenberg anonimo australiano forte sul rosso ? 😯
Ma noooooooooooooooo : Vitas !
Quello era Fromberg !!! 😆
Ah, già : tutti gli australiani che finiscono per berg sono forti sul rosso … tipo Bjorn Berg !!! 😆
Bravo Vitas, da te c’è sempre da imparare. Oggi al Foro Federico era con noi. Sicuro.
esatto. l’ ho confuso con un altro giocatore di quei tempi: MANSDORF.
io comunque spero di esserci al foro……..
Vero, è peruviano, ho controllato sul sito ATP 😉
BEL RACCONTO, SIAMO ANDATI A RITROSO NEL TEMPO, UNA SOLA PRECISAZIONE , YZAGA NON ERA ISRAELIANO MA SE NON ERRO PERUVIANO.
CIAO A TUTTI, E A COLORO CHE ANDRANNO AL FORO…. BUON TENNIS!!!!
Bravo Vitas, molto emozionanti questi ricordi.
Grandissimo articolo e molto commuovente l’ultima frase per Fede.Sicuramente da lassù si godrà lo spettacolo del Foro
RIPOSA IN PACE FEDE