Spacca Palle - Numero 16 ATP, Copertina, Generica

Spacca Palle: Nadal vs Federer, sarà una sfida “nuova”?

23/01/2014 11:20 38 commenti
Melbourne. Ore 19.30 di venerdì 24 gennaio. Forse anche 19.40. La prima palla salirà verso il cielo e sarà colpita dalle corde di Rafael Nadal o Roger Federer, ad aprire la seconda semifinale degli Australian Open 2014.
Melbourne. Ore 19.30 di venerdì 24 gennaio. Forse anche 19.40. La prima palla salirà verso il cielo e sarà colpita dalle corde di Rafael Nadal o Roger Federer, ad aprire la seconda semifinale degli Australian Open 2014.

Melbourne. Ore 19.30 di venerdì 24 gennaio. Forse anche 19.40. La prima palla salirà verso il cielo e sarà colpita dalle corde di Rafael Nadal o Roger Federer, ad aprire la seconda semifinale degli Australian Open 2014. Quella palla darà il via alla loro 33esima ed attesissima sfida. Una rivalità diventata più di un classico, quasi il motore stesso del nostro sport, che ha visto l’ultima decade quasi monopolizzata dalle imprese e dagli scontri tra i due campionissimi.

Una rivalità che ha letteralmente spaccato in due l’universo degli appassionati della racchetta, perché i due campioni rappresentano due mondi quasi distinti, tra di loro lontanissimi e quindi in difficoltà nell’interfacciarsi e comunicare. Due giocatori che suscitano emozioni forti, che solleticano istinti e passioni viscerali ma sostanzialmente opposte. Se ami l’uno è quasi impossibile appassionarsi all’altro. Facile prevedere che durante la partita orde di tifosi infiammeranno social network, forum e quant’altro. Domattina non si parlerà di altro.

Chi ama il tennis si augura semplicemente che ci sia un bello spettacolo, visto che non sempre questa “grande” sfida ha prodotto partite realmente alte, belle da vedere ed interessanti. Il motivo? Eccetto una manciata di match davvero notevoli su tutti i piani (tecnico, agonistico, estetico, spettacolare, ecc), molti incontri sono stati deludenti perché appiattiti sul medesimo canovaccio: Nadal che tira palle forti e toppatissime a distruggere Federer sul rovescio, con lo svizzero incapace di generare i suoi anticipi su palle così complesse di rotazioni, finendo per snaturare le sue qualità balistiche e accettando la lotta agonistica, uscendone con le ossa rotte. A parte il gaudio per il successo, sfido anche il più acceso tifoso del maiorchino a definire quei match “belli” e davvero divertenti sul mero piano tennistico.

Oltre al fascino della battaglia e dell’incertezza della lotta, alcuni loro match sono stati invece notevoli sul piano tecnico; partite in cui la qualità e differenza di entrambi è venuta fuori. Esempi? La stupenda finale di Roma 2006 (che ritengo pietra angolare di tutta la loro rivalità), con Roger votato all’attacco e Rafael che rispose con soluzioni intelligenti ed efficaci; la vittoria di Federer a Wimbledon 2006, dimostrazione di tennis totale a tutto campo, e la terrificante battaglia che vide Nadal alzare la coppa dei Championships nel 2008, match a strappi e guastato in parte dalle interruzioni per la pioggia ma ricchissimo di valori tecnici ed agonistici, a suo modo epico.

Nei primi due set della finale del Master 2010 si è forse visto il miglior tennis di Nadal in condizioni indoor, incredibile come giocasse rapido e offensivo, con un Federer superbo nel rispondere a tale classe e riuscire a superarlo con una velocità d’esecuzione spaventosa, grazie a cui trovò angoli irreali. Questi sono miei gusti personali, momenti di tennis supremo che ricordo vividamente e con piacere. Molti preferiranno altre partite, ed è legittimo. In generale ho amato meno i match che sono scivolati troppo presto nella rissa agonistica, dominati da troppi scambi che si risolvevano in errori provocati piuttosto che alla ricerca del vincente o della soluzione a sorpresa. Idem quando Federer (raramente) è riuscito a travolgere Nadal togliendogli il tempo di gioco, e di partita se n’è vista pochina. Roger e Rafa sono i due più grandi campioni del nostro tempo, due tra i più grandi di sempre; ma reputo la “combinazione Nadal – Federer” non la migliore per generare vero spettacolo in campo. Troppo spesso la forza di Nadal ed i problemi tecnici che propone a Federer finiscono per appiattire il tutto, poiché lo svizzero nella stragrande maggioranza delle sfide si è dimostrato incapace di reagire sul piano tattico e dell’intelligenza tennistica, finendo dominato.

Allora perché stavolta, alla loro 33esima sfida, dovrebbe andare diversamente? Vedendo l’andamento del torneo, è possibile che possa nascere una partita molto interessante? Difficile, ma qualche segnale in questo senso è arrivato. Soprattutto da parte di Federer, che pare aver dato una svecchiata reale al suo tennis.
I due sono giunti alla semifinale percorrendo strade molto diverse. Rafael ha iniziato l’anno vincendo a Doha e ha prodotto ottimo tennis nei primi match degli Aussie Open. Ha impressionato la sua velocità, di piedi ma anche d’esecuzione, con rovesci cross micidiali a tagliare il campo, forti ed imprendibili. Soprattutto ha mostrato un servizio più incisivo, continuo e preciso proprio quando il match diventa caldo. Ha decisamente migliorato la sua abilità nel trovare la riga centrale con una curva accentuata che sorprende l’avversario ed è difficilissima da ribattere perché lo costringe ad un miracolo di puro polso in estensione, quindi complessa da impattare con timing corretto. Però dalle primissime uscite qualcosina sembra essersi guastato. Dopo le dimostrazioni di forza contro il giovane e promettente Kokkinakis e la batosta inflitta a Monfils, già contro Nishikori la macchina infernale del suo tennis è parsa meno fluida e precisa. Il pressing asfissiante c’è sempre, come le toppate assassine, ma il palleggio a tratti è diventato meno lungo e più ancorato alle diagonali di sicurezza, senza quelle fiammate d’autore a trovare lungo linea improvvisi e mortali dopo aver fatto correre l’avversario. I winners sono diventati più rari, intristiti da un numero crescente di errori.

Troppe pallacce spazzolate malamente e morte a metà rete, ed accelerazioni tirate fuori anche di un metro, come se avesse perso sensibilità. Questi dubbi sono diventati certezze nella stentata vittoria contro Dimitrov nei quarti. Che il bulgaro abbia talento ed armi per impensierirlo è noto, come dimostrato nel loro primo match a Rotterdam o nella sfida di Monte Carlo 2013, quando Grigor nascose la palla a Nadal per un set. Nel match di ieri Dimitrov ha giocato con coraggio, reggendo il palleggio vigoroso ed arrotato dell’iberico e riuscendo spesso ad entrare in campo col dritto e pizzicare l’angolo lasciato aperto, e far male al rivale con contropiedi spacca gambe. Gli è mancato il killer instinct per chiudere il terzo set e portarsi avanti. Chissà. Nadal però non muore mai, difficile ipotizzare una sua sconfitta “solo” per esser sotto due set ad uno. Il maiorchino è stato terribilmente umile per venire a capo di questo match, diventato insidiosissimo. S’è aggrappato alla continuità dello scambio, seppur a velocità più basse rispetto al suo miglior tennis, e ha intelligentemente cercato di ridurre al minimo il numero degli errori, visto che quando cercava l’accelerazione la palla non volava via sicura nei pressi delle righe. La terribile vescica che sta martoriando la sua mano è certamente un handicap importante, come dichiara da qualche giorno, ma se c’è un lottatore abituato a convivere e superare il dolore questo è certamente lui.

I precedenti parlano chiaro: Nadal è tecnicamente favorito contro Federer. Ma per esserlo fino in fondo è necessario che riesca giocare un tennis veloce e molto lungo nello scambio, vincendo quella che amo definire come “la battaglia dei centimetri”. Il tennis è uno sport terribilmente governato dalle leggi della fisica e dall’abilità dei giocatori di interpretare geometricamente il campo ed il rimbalzo della palla. Mezzo metro di differenza nella gittata dei colpi e nella posizione d’impatto fanno la differenza tra la vittoria di uno o dell’altro. A volte anche meno di 50 centimetri. La classe di Nadal si manifesta su vari piani; ma la vera differenza nei match vs. Roger è sempre stata la sua abilità nel produrre una palla abbastanza lunga e arrotata da non permettere a Federer di lasciar andare il braccio con i piedi molto vicini alla riga di fondo, e quindi trovare in anticipo traiettorie ardite, che solo lui riesce a generare e che lo rendono tecnicamente superiore e vincente. E’ una questione di geometria, di tempo d’impatto, di posizione dei piedi. Se Federer è abbastanza veloce e capace di anticipare la palla senza subirla, senza dover scappare indietro per colpirla, allora ha le armi per vincere contro Nadal; se Nadal è più bravo nel proporre palle continue, pesanti, lunghe e che rimbalzano alte e non permettono a Federer di anticiparle creando angoli e velocità, vince Rafa. E’ una equazione praticamente misurabile. Oltre al servizio, l’angolo e posizione di impatto di Federer e lunghezza dei colpi di Nadal saranno le variabili che decideranno di fatto il match. Stavolta però potrebbe entrare in gioco un fattore diverso, a scombinare quello a cui siamo stati finora abituati: una tattica tutta nuova per lo svizzero.

Il Federer visto in questo Australian Open è decisamente in salute. La rigidità alla schiena che l’ha disarmato nel 2013 pare un lontano ricordo. Contro Tsonga e nei primi due set contro Murray ha impressionato per come non sia praticamente mai finito in difesa, riuscendo sempre a prendere in mano il gioco grazie alla rapidità con cui arrivava sulla palla, ma anche rapidità di pensiero e d’esecuzione. Federer sembra ben allenato, reattivo e molto motivato. Contro Tsonga e Murray si sono viste anche le novità del lavoro e dell’ispirazione del suo nuovo coach Stefan Edberg: aggressività totale, molte discese a rete e la ritrosia nel cadere in lunghi scambi da fondo campo, dove va in difficoltà fisica. I numeri parlano chiaro: contro Tsonga 41 discese a rete con 34 punti (83%) e contro Murray (non proprio il peggior passatore del tour, soprattutto di rovescio) ben 66 incursioni in avanti con 49 punti vinti (74%). Numeri importanti, che segnano una vera svolta tecnica e tattica. E’ l’evidenza di quanto Roger abbia spostato in avanti il proprio tennis. Secondo le grafiche che visualizzano il punto d’impatto, Roger ha portato in avanti di almeno un metro la posizione media d’impatto del suo rovescio, il colpo di relativa debolezza. Più anticipo = rubare il tempo all’avversario = aggressività. E meno fatica fisica per Federer, che accorcia così i tempi di gioco, dando meno tempo ai rivali per imbastire contro mosse e portarlo nella palude dei lunghi scambi in topspin. Ovviamente questo piano tecnico così aggressivo deve essere sostenuto da alte percentuali di servizio (conditio sine qua non per provare a battere chiunque, da Nadal in giù) e anche da risposte finalmente aggressive, a tutto braccio, con cui mette subito in difesa il battitore.

Un piano strategicamente ideale per far rendere al massimo il suo talento, massimizzare i punti di forza e coprire le debolezze; e soprattutto far esplodere la sua qualità concentrando lo sforzo nel minor tempo possibile, perché ovviamente a 33 anni la capacità di tenere ritmi così alti è limitata. E’ questo il punto di domanda: riuscirà Roger non solo a mettere in pratica una tattica così spregiudicata contro Nadal, ma a tenere questi ritmi indiavolati abbastanza a lungo per vincere? Nel match di ieri contro Murray dopo circa due ore di tennis stellare e di efficienza fisica al top si sono viste le prime crepe nella reattività. Questo fa tutta la differenza del mondo. Nel tiebreak del terzo, ossia quando la tensione è salita al massimo e con la batosta del game orribile perso sul 5-4 e servizio, Roger è diventato evidentemente conservativo. Ha risposto con troppa circospezione, affidandosi non tanto alla velocità di braccio o all’aggressività (e avanzare) per chiudere ma alla lotta, allo scambio, dove poteva sentirsi più sicuro un tempo ma non oggi. Un segnale questo non positivo, perché se scende di velocità e di aggressività e butta il match sulla lotta, è palese che contro Nadal non vincerà mai. L’eventuale novità del match di domani starà nella capacità di Federer di tenere duro questo nuovo piano tattico: servire benissimo, con percentuali più alte possibile di prime palle, e nella forza mentale di restare sempre e comunque aggressivo; rischiare risposte immediatamente pericolose, avanzare prima possibile cercando di aprire il campo, anche a costo di subire brutti passanti in faccia piuttosto che cadere nella ragnatela di Nadal, un supremo “boa constrictor” per dirla alla Brad Gilbert. Nadal di sicuro gli proporrà palle più pesanti ed arrotate di Murray, quindi applicare con successo il suo game plan sarà complicato. Non impossibile, ma molto difficile.
Ultima nota per il campo, un po’ più veloce rispetto agli ultimi Slam australiani e non solo. Un piccolo punto a favore di Federer, le cui accelerazioni potranno schizzare via maggiormente, quindi più difficili da controbattere. Tuttavia le condizioni non paiono così estreme da penalizzare nettamente Nadal.

Forse ci sono degli ingredienti nuovi, a rendere il piatto più intrigante rispetto agli ultimi Federer – Nadal, match già segnati in sede di pronostico da un esito fin troppo scontato. Roger non batte Rafael da Indian Wells 2012, poi 4 sconfitte, alcune proprio bruttine. La sua voglia di rivincita è tanta, ancor più su di un campo leggermente più veloce e quindi potenzialmente a lui più favorevole.
Come andrà a finire? La ragione dice Nadal, a voi il resto dei pronostici. Che la singolar tenzone abbia inizio, sperando che sia per una volta una sfida avvincente, dominata più dai vincenti che dagli errori…


Marco Mazzoni


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38 commenti. Lasciane uno!

Andrea (Guest) 31-01-2014 10:48

Rivalita’ storica Nadal-Federer…. sempre belle partite ma credo che, a parte sulla terra rossa dove Rafa e’ praticamente imbattibile!, il Federer di meta’ anni 2000 sia sicuramente superiore.
I confronti diretti sono in favore di Nadal perche’ si sono quasi sempre affrontati sulla terra, altrimenti nelle superfici veloci Roger di qualche anno fa’ era nettamente superiore

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vangio 28-01-2014 20:32

Gran match

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gbuttit (Guest) 24-01-2014 09:20

@ mariano (#992915)

Ma non ti é venuto il dubbio che per la Cibulkova una semifinale slam fosse un evento eccezionale mentre Nadal ne ha fatto decine in carriera e che per lei aver raggiunto una finale slam sia come vincere la coppa del mondo?

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mAMO (Guest) 24-01-2014 03:22

tirare la palla alta sul rovescio dell’avversario si faceva nei tornei NC quando giocavo io 30 anni fa, speriamo non sia questo il destino del tennis moderno…………

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Car68 24-01-2014 00:43

Bellissimo e interessantissimo articolo, concordo su tutto, rimane il fatto che se RF chiude 4 Bp su 17 con rafa ce l’ha nello stoppino. Aldilà di tutte le varianti tattiche o Roger gioca come sa anche i punti importanti o altrimenti è già persa.

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F. (Guest) 24-01-2014 00:20

Vivissimi complimenti per questo splendido articolo. Scorrevolissimo alla lettura nonché lucidissimo e solidissimo nei contenuti esposti. Magari si trovassero più articoli di questo genere (a partire da Live Tennis) in rete…

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Nadaliano 23-01-2014 22:07

Scritto da marco mazzoni
Per dovere di cronaca, in tarda mattinata è uscita una dichiarazione di Nadal in cui si ridimensiona la gravità del problema alla mano.

Ciao, hai una fonte (link internet)?

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marco mazzoni (Guest) 23-01-2014 21:42

Per dovere di cronaca, in tarda mattinata è uscita una dichiarazione di Nadal in cui si ridimensiona la gravità del problema alla mano.

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kas (Guest) 23-01-2014 21:40

Scritto da Mirko P.
A me fa paura sta sfida, mi fa venire l’angoscia, non so perché.

Eh sì. Roger vincerà il primo set, e poi chissà. Quindi ci verrà l’acquolina in bocca. Comunque, a mio avviso, due delle ultime quattro sconfitte di Roger contano assai poco ai fini delle valutazioni: Roger era piantato rigido come un paletto. Gli altri due match sono stati ben più equilibrati. Infine, i recenti ed evidenti cambiamenti tattici di Roger allargano la forbice dell’imprevedibilità. Non credo che la vescica alla mano conti granché, Rafa non ha bisogno del 101% di sensibilità per giocare al massimo.

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mattia (Guest) 23-01-2014 21:24

Ma potete dirmi per favore senza insultarlo quante possibilita recupera nadal con sta cura che gli hanno fatto ??grazie chi mi risponde

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Nadaliano 23-01-2014 20:50

mha con quella mano faccio fatica a pensare che Nadal possa vincere…

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Mirko P. (Guest) 23-01-2014 19:12

@ laly64 (#993092)

Meno male non son l’unico ahah

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laly64 (Guest) 23-01-2014 17:47

@ Mirko P. (#993078)

SIAMO IN DUE 😳

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Mirko P. (Guest) 23-01-2014 17:02

A me fa paura sta sfida, mi fa venire l’angoscia, non so perché. 🙄

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Alessandro6.9 23-01-2014 16:59

Di gran lunga il prepartita più interessante di sempre, per tutte le ragioni evidenziate nell’articolo, per le novità fed-berghiane e per quel leggero appannamento (vesciche e forse preparazione non ancora ottimale) di Rafa che a mio parere dividono esattamente a metà le possibilità di affermazione.
Nadal sarebbe favorito, ma il momento sembrerebbe più propizio a Federer, pure per la ritrovata fiducia.
Secondo me finale tutta svizzera…

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Mac (Guest) 23-01-2014 16:58

D’accordissimo su quasi tutto. Ma non si può dire che il giocare sempre d’anticipo sia poco stancante anzi la chiave sarà proprio quella, per quanto tempo il Re riuscirà a giocare d’anticipo sulla diagonale del suo rovescio? La discriminante sarà sempre la forza atletica.

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pessimo (Guest) 23-01-2014 15:50

@ Marco Mazzoni (#993027)

Marco, la penso esattamente allo stesso modo. Avrai capito che per me il tennis “è stato”, “è” e “sarà” sempre RF, ma so perfettamente che Rafa mentalmente è un po’ più forte, è una macchina, fa sempre esattamente quello che deve fare, salvo condizioni fisiche, ma questa è un’altra storia. Potrebbe esprimere, come dici tu, un tennis migliore, più spettacolare, ma non lo farà mai perché non gli conviene. Basandosi poi il suo tennis sul diritto, sulla esasperata rotazione della palla e sulla copertura del campo da fondo, corre sempre come un matto e non potrà avere una carriera lunghissima, ma credo che anche questo lui lo sappia perfettamente.

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dave (Guest) 23-01-2014 14:57

Scritto da pessimo
@ Marco Mazzoni (#992946)
per il piano tattico sono d’accordo, per sua stessa ammissione Rafa gioca sul rovescio di Roger, fine… però … però … dai, vederli giocare è sempre un privilegio. semmai diciamo a Rafa di non giocargli sempre e solo sul rovescio ah ah ah

concordo vederli giocare e cmq bellissimo,anche solo per il livello di tensione..

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peppecuns (Guest) 23-01-2014 14:51

complimenti per l’articolo…un solo appunto: secondo me la chiave del successo contro Dimitrov non è stata l’umiltà di aggrapparsi alla continuità dello scambio, ma l’umiltà di capire che stava giocando corto e, quindi, di accorciare gli scambi con continui discese a rete come testimoniano i numeri…questo dimostra la grande lucidità e intelligenza tattica di Nadal…

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Marco Mazzoni (Guest) 23-01-2014 14:37

@ pessimo (#993019)

è ovvio che in match lunghi e complessi Nadal non si giochi solo e soltanto su quella diagonale, ma la tattica alla fine resta quella: martellare il punto debole. Niente di sbagliato, anzi, lo dice quante volte ha vinto.
Però mi piacerebbe se Nadal tirasse fuori anche un tennis diverso, più vario, perché è nelle sue corde, eccome. Potrebbe giocare in modo molto più brillante e spettacolare, chi nega questo non capisce niente di tennis. Però % non gli conviene. E’ un peccato per lo spettacolo.

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Hoila Seppi (Guest) 23-01-2014 14:32

Scritto da Nike
la partita è alle 19.30 italiane?

no australiane.

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pessimo (Guest) 23-01-2014 14:25

@ Marco Mazzoni (#992946)

per il piano tattico sono d’accordo, per sua stessa ammissione Rafa gioca sul rovescio di Roger, fine… però … però … dai, vederli giocare è sempre un privilegio. semmai diciamo a Rafa di non giocargli sempre e solo sul rovescio ah ah ah

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Lino (Guest) 23-01-2014 14:04

FEDERER forever!!! Vinci e bai a prenderti il titolo!!!

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mAMO (Guest) 23-01-2014 14:02

non so se e’ un refuso, nella terzultima riga: IL singolar tenzone = TENZONE e’ solo femminile, quindi LA singolar tenzone;
per il resto bell’articolo, speriamo che vinca il TENNIS contro l’ANTITENNIS, anche se, visti i precedenti, non ci punterei un euro….

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christian (Guest) 23-01-2014 13:50

Scritto da Marco Mazzoni
@ christian (#992941)
Cristian, ciao è proprio lì che per me “casca l’asino”. Ci sarebbe tantissimo da investigare, provare e sperimentare in due tennisti così diversi… invece quasi sempre (non sempre, ma molto spesso) le partite vanno avanti stancamente sullo stesso canovaccio. E’ un vero peccato, è quello che ho cercato di sottolineare nel pezzo. Non sono un venditore di tappeti, non mi interessa dire che è tutto superbo eccezionale straordinario. spesso i loro match, lotta agonistica a parte, mi hanno annoiato, perché erano svolti su di un solo piano tattico e tecnico. Un vero peccato.

@ Marco Mazzoni (#992946)

tutto giusto quello che hai detto…. 😉 spero che domani ci sia un partitone per tutti noi appassionati 😉 ciaooooooooo e complimenti per l’articolo 🙂

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Nike (Guest) 23-01-2014 13:27

forza Roger!!

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ranch (Guest) 23-01-2014 13:16

Scritto da Papero
Io l’ho detto : 3-1 Roger senza discussioni. Nadal con quella mano parte davvero diminuito. Poi Roger l’ho visto proprio bene. Vedremo.

ah ecco non sono l’unico che pensa che ROGER vinca

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ranch (Guest) 23-01-2014 13:15

solo io vedo RAFA sfavorito? uno per via della mano malmessa…due perchè ROGER sta tornando a grandi livelli

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Marco Mazzoni (Guest) 23-01-2014 12:40

@ christian (#992941)

Cristian, ciao 🙂
è proprio lì che per me “casca l’asino”. Ci sarebbe tantissimo da investigare, provare e sperimentare in due tennisti così diversi… invece quasi sempre (non sempre, ma molto spesso) le partite vanno avanti stancamente sullo stesso canovaccio. E’ un vero peccato, è quello che ho cercato di sottolineare nel pezzo. Non sono un venditore di tappeti, non mi interessa dire che è tutto superbo eccezionale straordinario. spesso i loro match, lotta agonistica a parte, mi hanno annoiato, perché erano svolti su di un solo piano tattico e tecnico. Un vero peccato.

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christian (Guest) 23-01-2014 12:25

le partite tra questi due campioni sono sempre belle anche se finissero 6-0/6-0 proprio perchè il confronto di stili e i colpi che riescono a fare questi due non li fanno nessuno…..

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Nike (Guest) 23-01-2014 12:18

la partita è alle 19.30 italiane?

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Marco (Guest) 23-01-2014 12:17

3 su 5 vedo purtroppo possibilità al lumicino per Roger

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Papero 23-01-2014 12:09

Io l’ho detto : 3-1 Roger senza discussioni. Nadal con quella mano parte davvero diminuito. Poi Roger l’ho visto proprio bene. Vedremo.

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pessimo (Guest) 23-01-2014 11:49

Ottimo articolo, chi ha scritto conosce bene il tennis. Mi piace aggiungere che Roger Federer non deve ormai dimostrare niente a chi, come me, lo segue con passione dal primo torneo che ha vinto e la sfida con Nadal lo vede inevitabilmente sfavorito, ed il perché è scritto nell’articolo. Probabilmente sarà proprio lui, Nadal, a portare a casa il torneo, ma il tennis sa essere spesso imprevedibile. Roger potrà vincere, e son certo che lo voglia con tutte le sue forze, solo se giocherà al meglio e le sue condizioni saranno ottimali per tutta la durata del mach … dai Roger, noi siamo pronti.

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fabio tifa nadal (Guest) 23-01-2014 11:32

Bell’articolo, come sempre peraltro. Mi permetto di aggiungere che se Federer vuole vincere esasperando al massimo la sua ritrovata aggressività, deve anche augurarsi di tenere mentalmente nei punti importanti (penso ad esempio ad eventuli tie-break) nei primi 2/3 set, per andare avanti 2 set a 0 o al massimo 2 set a 1….
Solo in questo modo può farcela. In altre parole non può tenere un aggressività profittevole troppo a lungo, deve chiudere 3-0 o 3-1 al massimo, altrimenti Rafa lo sfiancherà, se si arriva al quinto per Nadal sarà come giocare contro il n. 150 al mondo…

4
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mariano (Guest) 23-01-2014 11:30

Complimenti come sempre a Mazzoni. Vorrei dare una mia impressione sui nuovi tennisti: nell’angolo della Cibulkova c’erano una ventina di persone, fidanzato, cugico, zio, genitori, coach, procuratore, fisioterapista, preparatore atletico, ecc.. All’intervista finale le hanno chiesto ma lei paga per tutti questi? Le hai capito invece di pay, play……
Una buffonata! Quando ha vinto sembrava che avessero vinto la coppa del mondo.
L’angolo di Nadal non esiste, c’è solo lo zio che guarda solamente
Nadal pensa solo a lavorare, lavorare e lavorare
Questa è la differenza tra il fuoriclasse e gli uomini o le donne comuni

3
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cataflic (Guest) 23-01-2014 11:26

mah…fosse 2 su 3 forse potrebbe anche farcela, ma 3 su 5 difficile dare tre set a zero a Rafa e lui prima o poi a forza di topponi un set lo porta a casa, stanca l’avversario e alla fine ne viene fuori vincente.

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BonzoTennis 23-01-2014 11:22

Complimenti per l’articolo, ben scritto e ricco di spunti interessanti.

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