Andy Roddick critico verso i tennisti che si sono lamentati del forte caldo di Melbourne: “ Come atleti spingiamo i nostri corpi a fare cose anormali, e siamo pagati per questo”
In occasione di una conferenza stampa, l’ex tennista yankee Andy Roddick ha espresso la propria opinione sulla questione del forte caldo che ha condizionato le prime giornate degli Australian Open, e della quale molti tennisti si sono lamentati: “C’è una parte di me che trova strano che, ogni volta che si gioca in Australia, alcuni giocatori si lamentino per il caldo. Francamente quando hanno installato il tetto mi sono arrabbiato, perché cambiano le condizioni di gioco”.
“Non credo ci sia bisogno di prendere certe decisioni solo perché alcuni giocatori hanno caldo. Penso che, essendo noi atleti, spingiamo i nostri corpi a fare delle cose anormali, e siamo pagati per questo. Giocare in Australia è brutale, sembra di essere dentro un enorme essiccatore, ma ogni slam ha la sua sfida, e questa è quella del torneo di Melbourne”.
Alessio Baldi
TAG: Andy Roddick, Australian Open, Australian Open 2014, Roddick
2 commenti
Il discorso ci sta tutto, un po’ come per Wimbledon dove i tennisti devono convivere con le continue sospensioni del gioco a causa della pioggia e che negli anni hanno spesso fatto girare incontri già chiusi.
Discorso ragionevole, ma se il caldo compromette il buon gioco forse è meglio trovate soluzioni alternative (come quella del tetto per esempio)