Hawk eye: il tennis a 360 gradi – Prima parte: Intervista a Kimmer Coppejans che dichiara “La cosa più difficile per un 19enne è giocare con qualcuno che ha più esperienza di te e sa cosa fare nelle situazioni più critiche”
Abbiamo intervistato il giovane Kimmer Coppejans, classe 94 autore dei quarti a Rennes e vincitore del Roland Garros Junior.
Prima di tutto dimmi qualcosa di te, come mai hai deciso di giocare a tennis? Cosa ti piace fare nel tempo libero? Quali sono i tuoi hobby?
“Avevo 5 anni quando ho iniziato a giocare a tennis, i miei genitori ci giocavano solo per divertimento e poi hanno voluto che io seguissi qualche lezione. Durante il tempo libero mi piace leggere Manga, seguire qualche serie tv (How i met your mother, True Blood e tante altre) e fare attività con gli amici”.
Ottimo!Ora descrivi il tuo modo di giocare per le persone che non ti hanno mai visto, sei un giocatore difensivo? Qual è il tuo colpo migliore?
“Penso di essere un counterpouncher con una buona corsa dalla parte del dritto.”
Hai un allenatore? In cosa ti sta aiutando? Cosa pensi di dover migliorare per essere un giocatore migliore?
“Ho diversi coach, ma i due più importanti sono dell’accademia (LTA) e sono Tom Devries e Andy Minguet. Penso che ci siano diverse cose che dovrebbero essere migliorate: il mio servizio, il mio rovescio dietro la linea e l’aspetto mentale, ma questo è qualcosa su cui lavoriamo tutti i giorni.”
Questa settimana hai raggiunto i quarti di finale a Rennes, come ti senti? Hai giocato questo torneo partendo dalle qualificazioni e hai vinto 61 61 contro Hajek, dimmi qualcosa a riguardo di questo match e sulla tua sconfitta contro il giocatore di casa De Schepper.
“Sono felice di aver giocato a questi liveli a Rennis, contro Hajek ho giocato veramente bene, senza pensarci troppo. La risposta al servizio è stata ottima, cosa che invece è mancata nel match contro De Schepper che serve veramente bene. Poi nei momenti chiave del match ho fatto errori dovuti alla fretta di chiudere il punto”.
Stai giocando futures e challenger da quest’anno, pensi di poter vincere un torneo? Qual è la difficoltà per un 19enne di vincere un torneo di questo tipo?
“Penso che sarà veramente difficile vincere un torneo challenger fino alla fine di quest’anno (ce ne sono solo 4) ma il prossimo anno spero di avere abbastanza esperienza per vincerne uno. La cosa più difficile per un 19enne è infatti giocare con qualcuno che ha più esperienza di te e sa cosa fare nelle situazioni più critiche”.
Omrmai il 2013 è quasi alla conclusione, sei felice per questa stagione, ormai quasi alla conclusione? O ti aspettavi di più? Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione?
“Il mio obiettivo era quello di chiudere la stagione nei top 400 e quindi sono molto contento per questa stagione. Il mio obiettivo per il 2014 è quello di chiudere l’anno nei top 150 del ranking mondiale.”
Qual è stata la vittoria più importante della tua carriera?
“Penso proprio questa settimana contro Hajek o il mio titolo al Roland Garros Junior”.
Si, come ti senti ad essere il primo giocatore belga (penso) ad aver vinto un titolo del Roland Garros Junior? Chi pensi sia il miglior giocatore junior in questo momento?
“Attualmente sono il secondo tennista ad avere vinto un titolo dello slam junior dopo Jacky Brichant. Ovviamente è una sensazione fantastica e sono davvero felice per questa vittoria! Non sto seguendo molto il circuito junior ma penso che tennisti come Garin, Coric, Quinzi, Chung, Kokkinakis, Zverev siano i migliori in questo momento”.
Pensi di poter ripetere l’esperienza nel circuito maggiore? Qual è il tuo sogno tennistico?
“Penso che sarà veramente difficile, ma non si sa mai. Il mio sogno è quello di vincere Wimbledon un giorno..”
Ma hai vinto il Roland Garros, come mai Wimbledon? Preferisci giocare sull’erba o sulla terra?
“A Wimbledon c’è un incredibile tradizione. Ecco il motivo. Non ho una superficie preferita al momento”.
Pensi di poter giocare la Coppa Davis l’anno prossimo?
“Non ne ho idea, il capitano deciderà, ma essendo Darcis e Rochus infortunati c’è possibilità di partecipare..”
Chi è il tuo tennista preferito? Perché?
“Il mio giocatore preferito è Djokovic, mi piace il suo modo di giocare e come scherza fuori dal campo. Anche Goffin, perché avendo la sua stessa struttura muscolare, senza grossi muscoli mi aiuta a credere nelle mie capacità.”
Sei mai stato in Italia?Ti sei divertito?
“.Si, sono stato qui un paio di volte, mi sono sempre divertito davvero una bella nazione.”
Ultima domanda, vai a scuola?
“No sostengo solo esami.”
Dudi Sela e Teymuraz Gabashvili non sono per caso i finalisti del torneo di Tashkent. Entrambi prima dell’inizio del torneo vantavano un anno di prestazioni valide e successi nei challenger: due vittorie e una finale per entrambi; oltre una classifica race-challenger che porterebbe Sela a disputare le finali e Gabashvili a un passo dall’accedervi, a soli 8 punti dall’ottava posizione.
Tashkent era il torneo adatto per l’assalto alle prime posizione della race, essendo il challenger con 125 punti per il vincitore e 75 per il finalista, e con un’assegnazione di punti massima per la categoria, fin dai turni iniziali. Facile che l’attenzione dei tennisti interessati alla race fosse elevata, specie per coloro che avessero un obiettivo ulteriore al buon andamento del torneo.
Si spiega in parte con le motivazioni aggiuntive e l’alta posta in palio per alcuni dei partecipanti l’esito del torneo. Le tds più basse fuori, senza grossi scopi per la fine della stagione e molte delle tds alte a dare battaglia: tra queste appunto Nedovyesov, Sela e Gabashvili.
Crocevia dei destini del masterino di fine stagione il quarto tra Sela e Nedovyesov e Gabashvili contro Donskoy (tds n.2). Il terzo quarto tra Lacko e il tennista di casa Dustov decideva il semifinalista della parte alta, mentre l’ultimo quarto non andava in scena per la querelle Jaziri – Weintraub, con l’inqualificabile rifiuto del primo di scendere in campo. Sela e Gabashvili vincevano le partite più delicate e avanzavano alle semifinali. Il plus motivazionale subentrava negli scontri contro i rispettivi avversari, Lacko e Weintraub, fino a condizionarne l’esito.
Sela e Gabashvili arrivavano come detto all’atto conclusivo. Le aspettative di un incontro tirato erano immediatamente fugate dalla perentorietà del gioco dell’israeliano, che chiudeva la pratica con un abbacinante 6-1 6-2. Gabashvili si consola con le possibilità offerte dal masterino, su superficie a lui adatta, per il quale ormai il pass si può considerare ottenuto.
CHALLENGER TASHKENT – $125.000, Cemento outdoor – SEMIFINALI E FINALE
(3)Sela b Lacko(1) 5-7 7-6 6-4
(6)Gabashvili b Weintraub 7-6 6-4
(3)Sela b Gabashvili(6) 6-1 6-2
Gli amanti del tennis di due generazioni fa saranno stati felici di imbattersi nella spettacolare finale del challenger di Rennes, dove le prime due tds di serie si affrontavano per il titolo. Mahut e De Schepper infatti, hanno dato vita a una partita stile anni ’90, con serve and volley pressoché continuo e colpi d’attacco che raramente si vedono con frequenza nel circuito pro. E dire che De Schepper fino a lunedì scorso aveva collezionato 4 sconfitte al primo turno negli ultimi 4 challenger, di cui 3 indoor, e l’unica vittoria da settembre risaliva al non impossibile primo turno dell’ATP 250 di Metz, contro l’olandese Huta Galung. In particolare le cocenti delusioni contro Karol Beck, Marius Copil e Dustin Brown, tutte per due set a zero, lasciavano presagire difficoltà insormontabili, dovute ad una forma atletica non eccelsa.
Aiutato da un buon tabellone De Schepper riusciva a superare l’ostacolo più ostico, Phau al secondo turno (il quale andava sul MP nel tie break del terzo set) e a non incrociare teste di serie fino alla finale. Coppejans, dopo un secondo turno memorabile (6-1 6-1 ad Hajek), scioglieva inaspettatamente ai quarti e Texeira era in grado di portare al terzo set Kenny, ma senza impensierirlo oltre l’ordinaria amministrazione.
Mahut, a sua volta, rischiava di uscire contro Bemelmans e Ouanna, con i quali disputava il TB nel terzo set, per assestarsi su un gran livello di gioco nella semifinale, vinta senza problemi contro Gicquel.
La finale era un manuale di tecnica del gioco di volo e raffinatissimi scambi d’attacco. Le deliziose voleè di Mahut lo portavano avanti di un set e un break sul 4-2 del secondo. De Schepper reagiva salendo di livello con risposte aggressive e lunghe, che Mahut a stento controllava. Sul 4-5 del secondo set Mahut serviva per allungare il set. Annullava 6 set point, con un approccio che usciva dalla racchetta come palla corta, un ace, una volèe su un corridoio di 50cm tra l’impatto con la racchetta e la linea, e poi ancora con voleè e servizi vincenti. Il più lungo gioco del match, giocato con un’elettricità palpabile, portava i due tennisti alla parità. La regola dei servizi conduceva al TB, in cui Mahut, chirurgico nelle opportunità concesse dall’avversario, giocava con precisione maggiore, fino a chiudere con un servizio vincente. Partita eccellente come detto, che per i curiosi è possibile gustare (insieme ad altre), nelle registrazioni del sito ufficiale. Ne vale la pena….
Per Mahut è l’anno della consacrazione e dell’abbandono del ruolo di perdente. Splendido Nicolas e meritatissimi riconoscimenti per uno degli ultimi purissimi acrobati del gioco di volo.
CHALLENGER RENNES – euro64.000H, Greenset indoor – SEMIFINALI E FINALE
(1)De Schepper b Texeira 4-6 7-6 6-2
(2)Mahut b Gicquel(6) 6-3 6-4
(2)Mahut b De Schepper(1) 6-3 7-6
Alessandro C.
Daniele Sforza
TAG: Hawk Eye, Kimmer Coppejans
6 commenti
Purtroppo umbè come vedi il livello è questo..poco da fare.. dispiace tanto.. 🙄
Assurdo??? 😯
Per me coppejeans puo’ aspirare ad essere convocato in davis..tra lui goffin bemelmans darcis..per me ci sta..intanto acquisisce esperienza..
mahut e’ un grande..spero di vederlo in campo ancora a lungo 😉 ..bravo anche de schepper
vedrai quando stenderà quinzi quanti commenti dopo 😆
Daniele che ti avevo detto che facevi il botto con Coppejans…….. 😆
500 commenti x Quinzi-Sorgi e 2 commenti x Kimmer Coppejans,assurdo!
Bellissimo articolo, mahut può concretamente rientrare nei top 50 entro fine anno, nn ha niente da difendere..