Hawk eye: il tennis a 360 gradi (Prima parte-Intervista a Victoria Kan)
Abbiamo intervistato dopo la finale ottenuta a Telavi (50k) la russa Victoria Kan, top 250 del ranking Wta.
Comincia a dirmi qualcosa su di te, come mai hai deciso di giocare a tennis? Cosa ti piace fare nel tempo libero? Quali sono i tuoi hobby?
“Non so perché, questa è davvero una domanda difficile per me. Sono nata a Tashkent, Uzbekistan dove ho vissuto fino a 8 anni. Vicino casa c era un Club di tennis e qualche volta sono andata li con i miei genitori e vedendo alcuni bambini giocare ho cominciato a interessarmi al tennis. Mi piace essere con gli amici nel tempo libero, ma è impossibile perché loro sono lontani da me. Mi piace sentire la musica,andare al cinema e amo molto l’arte. Come hobby, sicuramente l’arte infatti ora sto scrivendo un autobiografia e nel tempo libero sono molto impegnata. ”
Sei nata a Tashkent ma la tua nazionalità è russa, come mai?
“Sono russa perché i miei genitori, quando avevo 8 anni, si sono spostati a Mosca.”
È difficile per un tennista professionista avere amici?
“Si è molto difficile. Giochiamo sempre una contro l’altra e quindi non possiamo essere amici. Tutti vogliono dare il massimo e portare a casa il match. Ho amici ma non vedo loro da tanto tempo…”
Descrivi il tuo modo di giocare a tennis, sei una tennista difensiva? Qual è il tuo colpo migliore?
“No, non sono una tennista difensiva. Il mio colpo migliore? Mah, non lo so…penso il dritto.”
Hai un allenatore? In cosa ti sta aiutando? Cosa pensi di dover migliorare per essere una tennista migliore?
“Si ho due allenatori a cui si aggiunge il mio fitness coach. Ho diverse cose da migliorare e la cosa più importante è il fisico. Sono più piccola delle altre (non intendo di altezza) e non ho molta potenza e quindi devo lavorare più degli altri. Nonostante ora sia meglio di prima devo lavorare di più per continuare a migliorare.”
Ok dimmi qualcosa riguardo al tuo match di oggi (contro la Kania), hai salvato qualche match point?
“Ero 2-0 30-0 nel primo set e poi ho perso il set 63. Sono infortunata alla schiena e quando gioco le partite sento molto dolore. Ho salvato un match point quando lei era 6-5 40-30 nel secondo set e ho vinto soltanto al 4 match point. Non avevo giocato partite nelle scorse due settimane a causa dell’infortunio e quindi per me è stato molto difficile iniziare il match, inoltre abbiamo giocato con il vento e con la luce del sole e quindi è stato veramente un match difficile.”
Qual è la tua miglior vittoria fino ad ora? E il miglior match giocato fino ad ora?
“Sicuramente contro la Camerin. Per quanto riguarda il miglior match non ti saprei dire.”
Qual è stato il miglior torneo (per organizzazione,servizi,ecc.) in cui hai giocato?
“Sicuramente il Roland Garros, in cui ho giocato due volte quando ero junior.”
Sei mai stata in Italia?
“Si, sono stata in Italia molte volte e ho giocato l’european summer cup under 14, l’Itf grade A a Milano e il 50k di Mestre.”
Ti sei divertita?
“Si, persone gentili, cibo ottimo e veramente un bello stato.”
Cosa pensi della distribuzione dei premi nei tornei Itf, dovrebbero aumentarli?
“Come sai la mia voce non cambia molto, ma penso che sarebbe meglio un aumento.”
Cosa pensi della nuova distribuzione dei punti che si attuerà dall’anno prossimo?
“Per il vincente sarà meglio ma per gli altri sicuramente no”.
Qual è la tua tennista preferita? E perché?
“Sicuramente i miei tennisti preferiti sono Novak Djokovic e Samantha Stosur in quanto hanno un ottima condizione fisica, buoni colpi e buoni movimenti.”
Circa i tuoi allenamenti, quante ora ti alleni?
“Faccio 3 ore e mezzo di tennis e 2 ore di fitness al giorno.”
Per quanto concerne la scuola, vai a scuola o fai esami?
“Non ho finito la scuola, ho fatto 10 classi e in Russia ne abbiamo 11. Viaggio tutto il tempo e mi alleno tutti i giorni quindi non ho tempo per studiare.”
Puoi dirmi qualcosa a riguardo del tuo match contro Ilona Kremen, vinto oggi 62 61?
“Ero molto concentrata su ogni punto e conoscevo lei da tanto tempo ( era il nostro terzo match) e giocando bene i punti importanti sono riuscita a vincere facilmente.”
Grazie mille per la disponibilità e buona fortuna per i prossimi match.
“Grazie a te.”
Orleans era il challenger con montepremi più ricco di euro, impreziosito dalla presenza di grandi tennisti. Main draw d’eccellenza con tutte le 8 teste di serie entro i top 100: da Paire n.28 e tds. n.1 a Leonardo Mayer tds n.8 e n. 94 del ranking, ed equilibrio garantito.
La settimana si conclude con la vittoria di Radek Stepanek, che per la seconda volta nella stagione arriva a conquistare un trofeo challenger. Era successo a Prostejov agli inizi di giugno sulla terra, si è ripetuto nell’indoor della cittadina francese.
Il torneo ha riservato poche soddisfazioni ai quotati tennisti di casa: intanto Paire, indiscusso favorito, cede in semifinale al cospetto di Leonardo Mayer. Due set giocati senza determinazione, con le consuete pause che il talento di Avignone sovente dispensa; Llodra, tds. n.2, dopo due turni ben giocati si ritira prima della partita dei quarti contro Herbert; Mahut, tds. n.3, incappa nelle giornate di vena di Illya Marchenko, che lo tiene fuori partita nei due set giocati; De Schepper, tds. n.4, conferma il cattivo stato di forma ed è surclassato dallo specialista del servizio Marius Copil nel primo turno; Olivetti, a suo agio con le superfici coperte, combatte una tiratissima partita contro Herbert e, pur con match point a favore, perde 8-6 al tie break del terzo set. La bandiera francese viene tenuta alta dal meno pronosticato dei partenti: Pierre Hughes Herbert, che sfrutta due ritiri (Malisse dopo il primo set al primo turno e il walkover di Llodra nei quarti) per arrivare in semifinale, dove Stepanek pone fine al suo sogno.
In definitiva a sorprendere positivamente è stato proprio l’argentino Mayer, reduce dal primo turno di Metz, perso con Mahut 15 giorni fa, che non lasciava presagire le convincenti prestazioni di Orleans. In finale l’esperienza e la maturità di Radek Stepanek creavano le condizioni per il successo del 34enne ceco, che sul suo servizio concedeva la miseria di una sola palla break.
CHALLENGER ORLEANS – Cemento Indoor – SEMIFINALI E FINALE
(8)Mayer b Paire(1) 6-4 6-4
(3)Stepanek b Herbert 7-6 6-1
(3)Stepanek b Mayer(8) 6-3 6-4
L’Uzbekistan porta bene al moldavo Radu Albot, che dopo la finale ottenuta qualche mese fa a Karshi, giocata e persa contro Gabashvili, si afferma sul cemento di Fergana. Per il 23enne di Chisinau è il primo titolo in carriera nel circuito challenger, con il quale raggiunge anche il suo best ranking intorno al n. 180.
Albot sta emergendo in questo 2013 grazie ad alcuni piazzamenti interessanti, quarti a Samarkand, semifinale a Kosice, oltre la finale ricordata e la ciliegina sulla torta della settimana passata.
In finale supera il serbo Ilija Bozoljac, sorpresa del torneo, che curiosamente nei primi tre turni estromette soltanto tennisti bielorussi Zhyrmont (tds n.8), Gerasimov e Bury, per poi compiere in semifinale la sua impresa contro Golubev (tds n.1).
La finale, equilibrata per due set, si decide nella frazione conclusiva, con Albot bravo a mantenere alta l’efficacia del suo gioco nei turni di servizio e a sfruttare le occasioni in risposta. Radu cede il servizio una sola volta (nel primo set) durante l’intero incontro. Bozoljac dopo essere stato in scia per due frazioni, nel terzo set non riesce a tenere il controllo dello scambio con la seconda di servizio (1 punto su 9), esponendosi alla pressione del moldavo.
CHALLENGER FERGANA – Cemento – SEMIFINALI E FINALE
Bozoljac b Golubev(1) 7-6 6-4
(5)Albot b Jaziri(3) 6-1 6-2
(5)Albot b Bozoljac 7-6 6-7 6-1
Alessandro C.
Daniele Sforza
TAG: Hawk Eye, Victoria Kan
1 commento
Una tennista che ha come hobby principale l’interessarsi d’arte…non è da tutte!.
Brava 🙂