In attesa di una guarigione

Roger Federer classe 1981, n.5 del mondo

Sono mesi, forse anche un anno, che Roger Federer ha problemi alla schiena, ormai persistenti da Marzo, che ne hanno condizionato il rendimento in questo 2013.

Questo problema, dovuto anche alla carta d’identità che segnala ormai i 32 anni compiuti proprio oggi, non accenna a passare e l’impressione è che, almeno in parte, il fenomeno svizzero ci debba continuare a convivere almeno fino alla fine di quest’anno, se non anche dopo.

In attesa di una guarigione,o almeno di notevoli miglioramenti, tanti parlano del suo futuro,del fatto che forse è meglio che torni direttamente l’anno prossimo, o che sarebbe più saggio accettare che l’età è quella che è e quindi anche appendere la racchetta al chiodo per evitare altre figuracce che macchierebbero una leggenda.

Il rischio,di questi tempi,sembra esserci. Eppure Roger ha dichiarato più di una volta di avere tanta voglia di giocare ancora, che il tennis è sempre nei suoi pensieri anche quando è in vacanza. La volontà dello svizzero è quindi quella di una “vecchiaia” tennistica fatta sempre di grandi risultati, divertendosi ancora nel circuito potendosi giocare le proprie chances contro i migliori.

Gli ultimi risultati però sono scoraggianti in questo senso, viste le ultime sconfitte con Delbonis e Brands sulla terra europea, dovute però certamente ai continui spasmi alla schiena. Per cercare di recuperare al meglio l’elvetico ha così deciso di non andare a Montreal per presentarsi poi a Cincinnati e poi agli Us Open: proprio questi due tornei,specialmente il secondo, ci diranno se ci saranno o meno dei miglioramenti fisici e,conseguentemente, di risultati per un Federer,che ha ancora una voglia matta di vincere, cosa che, aficionados e non, non possono che augurarsi in un periodo che sembra andare verso un duopolio Djokovic-Murray, terra rossa a parte. Proprio il dominatore della stagione è rientrato questa settimana a Montreal dopo l’incredibile sconfitta al primo turno di Wimbledon contro Darcis: Rafa Nadal.

Da quella partita sono passati quaranta giorni e i dubbi sul suo rendimento futuro sul veloce sono tanti, e difficilmente risolvibili visti i problemi cronici al ginocchio, e non solo.

Questa situazione, irrisolvibile in modo completo, sembrava migliorata sui fondi rossi, che però attutiscono le difficoltà del maiorchino, che emergono invece in modo ben visibile sulle altre superfici.

Così, ancora una volta, anche in questo caso, i dubbi sono molti,le speranze di avere qualche passo avanti sulle condizioni fisiche sono poche, ma come sempre, quando si tratta di leggende assolute, come i due tennisti che hanno segnato la storia recente non solo del tennis, ma dello sport in generale, la sorpresa e l’occasione di rivederli alzare grandi trofei è dietro l’angolo, cosa che non ci si può che augurare.

Gabriele Ferrara