Cancellato il torneo ITF di Biella. Era uno dei tornei più importanti d’Italia
Il terzo torneo femminile in italia dopo Roma e Palermo il torneo ITF da 100 mila dollari di Biella è stato cancellato dal circuito ITF per motivi di natura economica.
L’evento che si sarebbe dovuto svolgere dal 1 al 7 luglio non si disputerà. Erano iscritte anche diverse top 100.
Questa è davvero una grande perdita per tutto il movimento nazionale.
Da segnalare che nemmeno il dominio internet del torneo è stato rinnovato.
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caro effemme non generalizzare pero’, entrando nello specifico a biella la squadra di calcio ora in eccellenza con nessuna prospettiva di crescita è stata fatta fallire da personaggi su cui è meglio tacere ma chi conosce un po’ le vicende sa a cosa mi riferisco… il basket retrocesso in a2 non sa tutt’oggi se si iscrivera’ al prossimo campionato per non parlare di realta’ minori che sono scomparse o sopravivvono grazie alle fusioni quindi direi che qua non fagocita piu’ nessuno
@ FV96 (#875942)
anch’ io apprezzo come scrive effeemme…
In questo caso direi semplicemente che se i soldi mancano per il calcio a maggior ragione mancheranno per i cosidetti sport minori!
hai perfettamente ragione!
il brutto poi è che in Italia si spendono anche troppi soldi per cercare di rilanciare altri sport.
soldi che troppo spesso servono per costruire nuove strutture che diventeranno cattedrali nel deserto, quando si potrebbe rivalorizzare quello che c’ è gia’ sul territorio…
apprezzo sempre molto i tuoi commenti perchè sono molto obiettivi! In Italia c’è una cultura sportiva molto ridotta rispetto a molti altri paesi perchè il calcio tende ad oscurare altri sport altrettanto belli e meno “marci”!
ma non dire assurdità, il calcio italiano è in netto ribasso.
vedi 4 o 5 squadre di serie A che galleggiano (la stessa juve spende la metà di 10 anni fa, il milan non ne parliamo e l’inter è in vendita) e poi in ogni città ci sono fallimenti di società, chiusure di scuole calcio, basti pensare che le società professionistiche sono diminuite (fra A e legapro2) e ne spariscono almeno 6-7 l’anno su poco più di 100…
non diciamo fesserie quindi, è il sistema italia che è in crisi, lo sport, così come la cultura in queste circostanze subiscono ancora di più perché vengono poste in un secondo piano, a volte giustamente, a volte meno. fra una decina d’anni saremmo tutti uguali con gli stessi interessi, con gli stessi vestiti e con gli stessi miti da adorare.
peccato.
ragazzi…
daccordo con quasi tutto cio’ che scrivete.
ma vi sfugge un piccolo particolare che a me che vivo da queste parti, ho sempre trovato NEGATIVO per le scelte sportive dei nostri giovani in Piemonte…
è un mostro che mangia tutto e spesso lascia una scia di avanzi dei suoi pasti quotidiani, costituiti prevalentemente da giovani piu’ o meno ambiziosi e genitori piu’ o meno montati di testa!
quel mostro si chiama CALCIO!!
nella cultura dello sport LOCALE inteso come regionale da noi,
non c’è scampo a questo destino.
io stesso prima di intrapprendere la strada semi professionistica del rugby (che sopravvive solo grazie al contributo di tantissimi volontari), sono stato tentato anni fa dal calcio.
ero bravino, diciamo cosi’ a giocare in porta e le squadre giovanili per me avrebbero fatto carte false, perchè di giovani portieri non se ne trovano mai facilmente…
ho visto per un po’ l’ ambiente e ho deciso di lasciar perdere, perchè è assolutamente MARCIO!!
in quell’ ambiente sopratutto genitori malati, si fanno strada con ogni mezzo.
anche quelli meno leciti.
perchè da noi, il sogno di entrare in una squadra come il Toro o meglio ancora come la Juve, non è un sogno qualsiasi fra i giovani…
è una vera ossessione!!
e allora la conseguenza logica qual’ è:
in territori in cui il calcio fagogita tutto come una belva affamata,
soldi, sponsor ma anche risorse umane, vengono progressivamente a mancare ad altre discipline sportive e ben piu’ nobili!
tutto questo, ovviamente è ampliato da una crisi economica, che vede sicuramente il Piemonte industrializzato, molto molto in affanno.
ma la scrisi economica è solo un aspetto marginale, alla scelta finale di chiudere le porte ad uno dei migliori tornei tennistici d’ Italia!!
Questo paese sta sportivamente morendo. Tutte le risorse e sponsorizzazioni sono fagocitate dal calcio.
lo sport misura sempre il livello di sviluppo di un paese,non a caso le nazioni più vincenti sono anche le più ricche,un paese che continua a eliminare eventi è un paese in difficoltà
Infatti la vedo nera fra un paio di anni per il circuito minore. Si deve riformare tutto!
Credo che sia la consequenza logica……………..
I lavoratori dipendenti guadagnagno sempre meno,
per non dire sempre più precariato.
E chi pratica sports a grandi livelli continuano a guadagnare
sempro molto spropositato.
Per non dire attori (cinema e televisione),
che continuano ad arricchirsi in modo sproporzionale.
Vi stupite perchè hanno cancellato un torneo di tennis ????????
Assurdo, stavo pure pensando di andare a vederlo
Sempre il solito enorme problema del tennis: troppi soldi ai big e il niente ai giocatori/trici fuori dai 100. Aggiungerei anche zero soldi ai controlli antidoping. Così davvero si rischia una grossa crisi tra qualche anno, o meglio, ci saranno solo giocatori asiatici dove ancora i tornei si fanno Non è un fatto grave per le rispettive federazioni che ci siano 3 top 50 americani e nessun australiano ma lo è per il tennis
ragazzi se non ci sono soldi non si fa sport.le aziende sono in crisi mandano la gente a casa come si può pensare che si sponsorizzino eventi sportivi.tutto lo sport a qualsiasi livello è cosi.bisogna trovare uno con i soldi appassionato e sperare in aiuti da parte delle amministrazioni comunali ma prima le priorità sono altre
…..e sarà sempre peggio