Resoconto da Santa Margherita di Pula ed Intervista a Salvatore Caruso: “Se migliorassi tanto in questi tre mesi forse inizierei a prendere in considerazione altre ipotesi e i tornei Challenger”
Il Forte Village non ha nulla da invidiare alle mete esotiche di tante straordinarie location dove si giocano Challenger di livello. Noumea in Nuova Caledonia, Le Gosier nelle Guadalupe o i resort dell’isola di Longboat Key di Sarasota e della località termale della tropicale Rio Quente, hanno quel fascino esotico che pure Santa Margherita di Pula possiede. A una dozzina di km dal villaggio, in direzione est poco oltre il centro di Pula, si possono ammirare le meraviglie dei resti punici/romani di Nora; andando verso Ovest, a circa 10 km, a un bivio che indirizza a sinistra, una strada panoramica tra le piante di fico e la macchia mediterranea conduce a quelle che sono delle perle naturalistiche del mediterraneo: le spiagge di Chia, Cala Cipolla, e, proseguendo sulla litoranea, lo straordinario scenario di Tuerredda e l’isolotto di Malfatano, incastonato tra tornanti dolci, le cui vedute si colorano dell’azzurro intenso dell’acqua, in contrasto con il bianco luccicante della sabbia. Specie in questo periodo di venti e a settembre, quando i luoghi hanno o riprendono quella placida tranquillità della bassa stagione.
Il villaggio del Forte è immerso in una pineta, che da sotto la collina, oltre la strada statale, arriva al mare. E’ un posto esclusivo dove ogni tanto si incontrano calciatori famosi e personaggi del jet-set, per questo all’ingresso bisogna farsi registrare. Il progetto Futures Santa Margherita – Forte Village – è ambizioso. Nasce dalla constatazione che in Sardegna stavano sparendo le occasioni di tennis internazionale, e le occasioni di competizione dei tennisti della regione stavano drasticamente azzerandosi. L’idea è stata quella di iniziare per l’anno 2013 con un progetto di 10 tornei, 5 maschili e 5 femminili, combined, distribuiti nei mesi di maggio e settembre. I primi 4 nelle due settimane che si stanno concludendo e gli altri 6 nelle 3 settimane di settembre, dal 9 al 29.
L’esordio è stato molto positivo a giudicare dalle presenze di tennisti di livello, soprattutto nei tornei maschili e di molte giovani promesse negli ITF femminili.
Le due settimane che termineranno oggi, hanno proposto Molteni e Caruso come protagonisti indiscussi dei due tornei maschili. Molteni, argentino che attualmente è impegnato in Italia con il TC Genova per la A2, ha mostrato il suo validissimo tennis, regolare e resistente da specialista della terra, andando a conquistare i due tornei. Salvatore Caruso, con il quale abbiamo parlato e del quale proponiamo l’intervista, ha espresso un tennis vivace e le prospettive sono quelle di una crescita e un affinamento con margini di miglioramento molto interessanti. Atleta molto mobile, combattivo, con colpi efficaci in tutti i fondamentali (probabilmente un passo avanti dovrà essere fatto al servizio) ha lasciato intendere che il suo livello di gioco si innalzerà ancora. I passi avanti, che lasciano sperare, ci sono sembrati quelli di una maggior sicurezza negli scambi e un atteggiamento spavaldo in campo. Gioca con la convinzione di competere con i 250/300 del mondo. Altra belle sorprese sono state Golding, tennista dotato sul veloce che ha mostrato di sapersi districare nelle insidie di una terra particolarmente lenta; l’australiano Jasika (nella prima settimana) giovanissimo da seguire con attenzione e ovviamente Lammer, tennista da challenger con un rovescio ad una mano elegante. Delusioni cocenti gli attesi belgi De Greef, Desein e Mertens, tutti impegnati con regolarità nel circuito challenger, che hanno fornito prove deludenti. Tra gli italiani sono state positive le prove di Arnaboldi, Trusendi e Basso mentre Eremin, sfortunato nel sorteggio del secondo torneo, ha lasciato troppo presto il torneo, uscendo con un Caruso estremamente convinto.
Nei tornei femminili le prove dell’ucraina Sofiya Kovalets sono state largamente sopra la media. Non inganni la classifica… il livello di gioco è molto più elevato e le vittorie contro la Floris (finale del primo torneo) e contro la Grymalska nella semifinale del secondo torneo dopo un dominio in ogni fase di gioco, dimostrano quanto la quasi 19enne possa ambire a una rapida scalata del ranking.
I due tornei hanno evidenziato soprattutto prospetti di tenniste molto giovani e di grande avvenire: la 14enne Kochneva potrebbe essere la nuova speranza del tennis russo, dopo le due bellissime Marie; interessantissima la canadese di origine Cinese Zhao, vista giocare già su livelli molto buoni e con profondità di colpi notevole. Menzioniamo inoltre Barbora Stefkova, stile e grazia tipica delle giocatrici slave e la rumena Bianca Hincu, giocatrice possente con grande forza.
Tra le italiane Anna Floris si è distinta nella prima settimana, arrivando in finale. Ci si aspettava forse qualcosa di più da Anastasia Grymalska, semifinale nella seconda settimana. Da citare la buona impressione lasciata da Martina Caregaro, e la sorpresa Elisa Salis che nel primo torneo ha raggiunto la semifinale.
Tra le teenagers da seguire con curiosità e interesse la crescita di Martina Mone e Costanza Pera.
Abbiamo incontrato Salvatore Caruso dopo la partita di semifinale giocata contro Lammer.
Torso nudo, un filo di barba e una spontaneità travolgente, come la velocità della sua parlata. Ci ha letteralmente inondato con il suo raccontare punti, momenti delle partite, situazioni ed esperienze di queste due settimane, quasi piene.
Finale la prima settimana, semifinale la seconda con in più la trasferta domenicale per la A2 e rientro il lunedì mattina per giocare il secondo torneo, da globetrotter dei campi da tennis. L’idea di partenza era di fare un’intervista, poi è stato impossibile riuscire a seguire il torrente che si scatenava e abbiamo preferito
assuefarci al suo ritmo con una chiacchierata forse disordinata, ma assai più piacevole e imprevedibile.
Salvatore soddisfatto di queste due settimane?
“Si si tanto, sono state due settimane in cui ho giocato bene e ho avuto delle ottime sensazioni. Mi sono trovato a mio agio con i campi, con il clima, anche se oggi non sono riuscito a superare Lammer. C’è stato un momento in cui il match avrebbe potuto prendere una piega diversa. Potevo impattare nel secondo set sul 2-2 e avevo fatto il break perché una palla di Lammer era fuori, ma l’arbitro ha detto che non mi ero fermato e da lì, dal possibile 2-2, sono andato sotto 1-3. Poi mi sono innervosito ancora di più e mi sono trovato 1-5, prima di ritrovare il mio gioco. Sai quando arrivi a giocare partite così importanti con tennisti di un certo livello le occasioni le devi sfruttare, perché tante, in un match, non te ne concedono”.
Si comunque è stata una settimana di progressi e di buone partite. (Si illumina di un entusiasmo sincero).
“Certo, certo. Ho probabilmente giocato a livelli che mai avevo raggiunto in passato e la cosa mi rende fiducioso per i prossimi impegni. L’altra settimana dopo i primi due turni ho giocato con l’australiano Jasika (che aveva estromesso De Greef tds nr.1) che ha grande mobilità e ho vinto in due set, poi con Arnaboldi in semifinale è stata durissima, ho dovuto lottare più di quello che dice il punteggio e nel terzo set alla fine l’ho spuntata, infine con Molteni… Va behh, con lui, che ha esperienza challenger, non c’è stato niente da fare. Non sono riuscito a trovare le misure in risposta; sembra che la sua palla non sia così veloce, e invece mi lasciava fermo. Faticavo a leggerla, pensavo una direzione e dovevo coordinarmi per un’altra cosa. Poi lui ha avuto più tempo per il recupero; sarà stato in campo 20minuti per la SF io circa tre ore… (silenzio che lascia intendere un po’ di disappunto per non averla potuta disputare in altre condizioni) Comunque è stata una gran settimana, che aggiunta a questa mi porterà dentro i 500 (-intorno al 490-)”.
Questa settimana in tanti hanno seguito le tue partite sul livescore, molti, tra cui tuoi conterranei, hanno commentato i risultati dei futures di Santa Margherita. Sicuramente c’è stato molto interesse..alcuni chiedevano se sei di Siracusa, dove ti alleni e si domandavano della crescita di altri ragazzi del tuo circolo…
“Sono di Avola, mi alleno e gioco per il TC Match ball di Siracusa. Si è vero stiamo crescendo tutti, stiamo maturando esperienze che ci portano a migliorare continuamente. Ad esempio Massara, del 1995, è molto cresciuto e poi c’è Zito (Ettore) che ha avuto un problema fisico, si è dovuto fermare e da poco ha ripreso. Si siamo tutti giovani, e ci stiamo affacciando ora a buoni livelli sia Future che nella serie A2 italiana”.
Quali obiettivi ti poni per la prosecuzione della stagione e la fine dell’anno? In fondo tra questa e l’altra settimana hai dimostrato di poter competere ai livelli Futures, le partite dell’altra settimana, le vittorie con Eremin e Desein, la partita con Lammer testimoniano una crescita.
“Edo (Eremin) ha delle potenzialità notevoli, è proprio forte… con Desein 200 del mondo ho giocato molto bene, forse come mai mi era capitato, con Lammer ti ho raccontato di cosa è successo e delle difficoltà del secondo set. Il mio obiettivo comunque è continuare a migliorare, aumentare la frequenza e la durata dei momenti di miglior tennis che posso esprimere, oltreché lavorare sui colpi per renderli più efficaci possibili. Poi dovrò lavorare sulla tenuta mentale e sulla concentrazione e in questo penso che la fiducia nei propri mezzi possa servire molto per quell’ulteriore salto di qualità. Intendo raggiungere il n.350 del ranking entro la fine dell’anno, per elevare il livello di gioco e per il passaggio al circuito Challenger. Si. Il prossimo step sarà progredire per giocare i challenger”.
Quali sono invece i tuoi programmi più immediati?
“Domani parto per il campionato di A2, poi vado a Bergamo per il future della prossima settimana; sarò a Cesena per il future che inizia tra due lunedì e poi spero di poter giocare a Caltanissetta per il Challenger.
Tengo a parteciparvi perché sarei a casa, nella mia regione. A Santa Margherita, ad esempio, mi sono trovato benissimo ed è stato quasi come giocare a casa. Influisce tanto riuscire a trovarsi bene in un luogo dove giochi; e quanto più
ti senti a tuo agio, tanto più provi sensazioni positive che migliorano le tue prestazioni”.
Allora tornerai a Santa Margherita per i tre futures di settembre (dal 9 al 30)?
“Si, potrebbe essere, però se migliorassi tanto in questi tre mesi forse inizierei a prendere in considerazione altre ipotesi e i tornei Challenger…..”
Alessandro C.
Gianni Pagano
Daniele Sforza
Andrea Giuseppe Rossi
TAG: Caruso, Hawk Eye, Italia F8 Santa Margherita di Pula, ITF Santa Margherita Di Pula, Salvatore Caruso
Grande Salvo!Avanti cosi!!Avola è Tutta con te!!allora spero di vederti pure a caltanissetta…mi stai pure trasmettendo questa nuova passione per il tennis!Quando vengo a siracusa seguo solo te! 😛
Bel lavoro!!! 😉
Si anche Siringo gioca per il TC Match Ball di Siracusa e anche lui era presente a Santa Margherita. E’ uscito al primo turno la prima settimana contro Licciardi e la seconda contro Ghedin. Ovviamente anche lui va inserito tra i ragazzi siracusani che stanno emergendo con la A2. 😉
davvero un articolo ben fatto se nn mi sbaglio insieme a caruso zito e massara si allena anche siringo un buon giocatore che sono convinto possa dare ancora delle soddisfazioni. intanto complimenti a siracusa e per la cronaca caruso ha battuto oggi in a2 aranguren mentre siringo l altro argentino giussani
Bravi ragazzi bell’articolo 😉
bel articolo,adesso sappiamo come è fatto salvatore caruso. vorrei un’intervista a omar giacalone,che mi è tanto piaciuto al challenger di napoli è cresciuto tantissimo in questo ultimo periodo
bellissima intervista 😉
Articolo fatto bene e molto interessante. Forza Salvatore, ho grandi speranze su lui
Molto interessante…. ora conosco qualcosa in più su Caruso. Grazie.
Bravo Ale, gran pezzo! 😉
ma santa margherita è un pò l’Antalya italiana? 😀