Break Point - Numero 21 Copertina, Generica

Momenti neri

15/03/2013 16:11 7 commenti
John Isner classe 1985, n.15 del mondo
John Isner classe 1985, n.15 del mondo

Nei primi turni disputatisi ad Indian Wells ci sono stati molti episodi interessanti, come l’indigestione ormai cronica che ha Ferrer per il cemento californiano, la mancanza di chiudere le partite di Almagro in alcune occasioni (nel caso specifico contro l’intramontabile Haas), ma anche le sconfitte di Monaco e Isner al primo turno per mano rispettivamente del buon Matosevic e del sempre grintoso Hewitt.

Proprio l’argentino e lo statunitense, complice qualche recente infortunio (la mano per il primo mentre il ginocchio destro per il tennista Usa), ultimamente faticano a vincere delle partite, dopo che l’anno scorso entrambi erano stati grandi protagonisti finendo tra i primi 15 giocatori del mondo, dopo essere stati per qualche tempo anche nei top ten.

L’incredibile costanza di questi due atleti, oltre a qualche acuto importante, e la grande dedizione che li ha portati così in alto nel 2012, ora sembrano non appartenere più a questi due tennisti che stanno attraversando una piccola fase di involuzione. Isner, che l’anno scorso proprio ad Indian Wells arrivò in finale, battendo Djokovic in semifinale, ha vinto qualche match in più rispetto a Monaco, arrivando in semifinale a San Jose dopo aver dato forfait per il primo Slam dell’anno.

Eppure “Big John” sembra aver perso un po’ di fiducia nei propri mezzi, oltre che un po’ di incisività nel proprio gioco.

Sta accadendo una cosa simile anche al nativo di Tandil, che però non dispone di un servizio e un dritto potentissimi come quelli dell’americano. Anche per questo motivo il sudamericano fatica ancora di più a vincere partite, visto che per lui, avendo un gioco basato sulla regolarità e sulla grinta agonistica, fare punti è davvero faticoso in un momento in cui le gambe e gli automatismi non sono ancora così “oliati” come dovrebbero.

Questi due giocatori probabilmente stanno avendo semplicemente un “momento nero” nel corso della loro carriera,che gli ha già regalato molto e forse più di quello che potessero sperare.

In ogni caso entrambi avranno tempo e modo di riscattarsi subito: a Miami infatti il gigante di Tampa avrà un’ottima chance di riscattarsi su una superficie che si adatta perfettamente al suo gioco basato sull’”uno-due” e sulla velocità degli scambi.

Probabilmente Monaco, che fra l’altro deve difendere la semifinale proprio nel torneo della Florida, invece avrà modo di riscattarsi a partire da Aprile, quando inizieranno i tornei sulla terra rossa, che ogni anno gli regala molti punti preziosi per il ranking e che spesso, anche nelle situazioni peggiori, gli restituisce vittorie e fiducia, cose di cui necessitano entrambi ed anche in modo piuttosto urgente se vogliono avere un ruolo da protagonisti nel circuito anche in questa stagione.


Gabriele Ferrara


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7 commenti

Chris (Guest) 15-03-2013 21:18

@ Koko (#810432)

Seppi in America non riesce mai a giocare un gran tennis (inspiegabilmente)…il momento topico dell’anno sarà il prossimo mese con il 1000 di Montecarlo ed il 250 di Bucarest, poi c’è Roma. I punti che farà in quella fase saranno determinanti. Infine ritengo l’erba la miglior superficie di Seppi (cosa anche questa stranissima per un italiano)…però è la superficie dove mi ha sempre convinto maggiormente. Io giocherei un bel pò di tornei…Halle, Eastbourne, Wimbledon e Newport…

7
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Koko (Guest) 15-03-2013 20:28

Scritto da pierre

Scritto da Koko
Tutto viene buono per un Seppi che faccia bene a Miami risucchiando molti di questi in crisi. Mors tua vita mea! Anche se poi lo stesso Andreas potrebbe “scomparire” tra Roma e Parigi con troppi punti da difendere per le sue esili spalle. Obbligato quest’anno a far bene soprattutto a Wimbledon senza Istomin vari a tarpare le ali o è crisi permanenza nei top 20.

questo e’ vero Koko, ma fino ad un certo punto…
se c’e’ qualche ex top 10 in fase calante dall’ altra parte ci sono gli ” emergenti” o i ” nobili al momento” decaduti” che potrebbero tornare a spingere, alcuni di essi ( il sudafricano in particolare ) gia’ lo fanno.
Seppi adesso ha un’ ottima occasione di ” metter legna in cascina” ma a breve sara’ lui a rischio tonfo.
leggi qua’ : tennisti some Gulbis, Tomic , Chardy , K Andersson, Youzhny a cui aggiungerei la banda dei mancini : Verdasco, Klizan, Melzer, Lopez , Bellucci …vedi che in 5 secondi ti ho tirato fuori una decina di tennisti che hanno un tennis non inferiore al nostro e che in fiducia possono superarlo in classifica.
difficile davvero pensare ad un Seppi top 15 , lo conosciamo troppo bene per non essere d’ accordo sul fatto che la sua punta l’ abbia prob gia’ raggiunta fine anno scorso.
( seppi puo’ sempre smentirmi e fare 1/4 a miami ….ma ho qualche dubbio al riguardo).

Io già sono soddisfatto per Indian e ritengo che sia il miglior Seppi sbarcato in USA di sempre! L’obiettivo è rimanere nei 20 e sicuramente intorno a lui alcuni crolleranno e altri saliranno ma a lui deve interessare solo il suo tennis migliore giocato dove gli piace. Non ha cambiolone alla Isner (tipo 600 punti) ad Indian per cui gli occorre calma e gesso e determinazione. L’erba gli piace? Bene, quest’anno non può però accontentarsi della casa dei gabbiani a Eastbourne ma deve assolutamente incassare più punti erbivori nello slam: significa rendere di più a Londra anche perchè non ci sono altri 10 anni di carriera davanti.

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pierre (Guest) 15-03-2013 19:03

Scritto da Koko
Tutto viene buono per un Seppi che faccia bene a Miami risucchiando molti di questi in crisi. Mors tua vita mea! Anche se poi lo stesso Andreas potrebbe “scomparire” tra Roma e Parigi con troppi punti da difendere per le sue esili spalle. Obbligato quest’anno a far bene soprattutto a Wimbledon senza Istomin vari a tarpare le ali o è crisi permanenza nei top 20.

questo e’ vero Koko, ma fino ad un certo punto…
se c’e’ qualche ex top 10 in fase calante dall’ altra parte ci sono gli ” emergenti” o i ” nobili al momento” decaduti” che potrebbero tornare a spingere, alcuni di essi ( il sudafricano in particolare ) gia’ lo fanno.
Seppi adesso ha un’ ottima occasione di ” metter legna in cascina” ma a breve sara’ lui a rischio tonfo.
leggi qua’ : tennisti some Gulbis, Tomic , Chardy , K Andersson, Youzhny a cui aggiungerei la banda dei mancini : Verdasco, Klizan, Melzer, Lopez , Bellucci …vedi che in 5 secondi ti ho tirato fuori una decina di tennisti che hanno un tennis non inferiore al nostro e che in fiducia possono superarlo in classifica.
difficile davvero pensare ad un Seppi top 15 , lo conosciamo troppo bene per non essere d’ accordo sul fatto che la sua punta l’ abbia prob gia’ raggiunta fine anno scorso.
( seppi puo’ sempre smentirmi e fare 1/4 a miami ….ma ho qualche dubbio al riguardo).

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Koko (Guest) 15-03-2013 17:56

Tutto viene buono per un Seppi che faccia bene a Miami risucchiando molti di questi in crisi. Mors tua vita mea! Anche se poi lo stesso Andreas potrebbe “scomparire” tra Roma e Parigi con troppi punti da difendere per le sue esili spalle. Obbligato quest’anno a far bene soprattutto a Wimbledon senza Istomin vari a tarpare le ali o è crisi permanenza nei top 20.

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forza ginepri 15-03-2013 17:47

Lo so,ormai molti campi sono così. Intendevo dire che questa è una delle sue superfici preferite perchè riesce a fare tanti punti con scambi veloci 😉

3
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Gianluca Naso (Guest) 15-03-2013 17:42

Velocità? Il campo di Miami dovrebbe essere ancora più lento di quello di Indian Wells. Non oso immaginare cosa sarà.

2
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dany (Guest) 15-03-2013 17:13

Io aggiungerei anche il tipsy..che viene da 5 sconfitte consecutive di cui 4 al primo turno!!

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