Australian Open: Francesca Schiavone si arrende in tre set a Petra Kvitova
Francesca Schiavone si è arresa all’esordio all’Australian Open (A$ 30,000,000, cemento).
La tennista milanese è stata battuta da Petra Kvitova, classe 1990, n.8 del mondo, con il risultato di 64 26 62 in 2 ore e 25 minuti di partita.
Primo set: La Schiavone nel primo game salvava tre palle break dal 15-40.
Sul 2 pari l’azzurra perdeva la battuta a 30 e la ceca si ripeteva anche nel settimo gioco (break sempre a 30), portandosi in vantaggio per 5 a 2.
Petra quando ha servito per la prima frazione sul 5 a 2, ha ceduto la battuta a 30, con Francesca che si portava sul 4 a 5.
La Kvitova però impegnata per la seconda volta nel parziale ha servire per il set, questa volta teneva il servizio a 15, chiudendo il set per 6 a 4.
Secondo set: L’azzurra annullava una palla break nel primo gioco e poi nel game successivo mancava due palle break.
Sul 2 a 1 Francesca strappava il servizio a Petra (a 30) e poi si ripeteva anche nell’ottavo gioco (break sempre a 30), conquistando il secondo set per 6 a 2.
Terzo set: La n.3 italiana andava subito sotto nel punteggio per 0 a 3 (pesante), i break della ceca al primo e terzo game.
Sul 3 a 0 la Kvitova cedeva la battuta, ma nel gioco seguente strappava nuovamente il servizio a Francesca (a 30, da 30-15) e poi sul 5 a 2, da 15-30, si aggiudicava tre punti consecutivi, manteneva la battuta e portava a casa la partita per 6 a 2.
TAG: Australian Open, Australian Open 2013, Kvitova, Schiavone
La leonessa sta tornando a ruggire…
Chi dava la Schiavone per finita era in errore. Lei è ancora motivata a far bene anche se l’età non può non farsi sentire a questi livelli. Indubbiamente però se gli funziona il servizio ed è poco fallosa è ancora la nostra migliore tennista come livello assoluto e tecnico. Risalire è dura perchè ora c’è la barriera di non essere testa di serie chiamata alla lotta contro le top ten ai primi turni ma se gli toccherà una top scarica e trova un buco in tabellone giocando come nel secondo set può ancora dire la sua a Parigi.
Mi ha sorpreso in positivo per essere riuscita ad arrivare al terzo.
Per un attimo ho anche pensato che potesse farcela.
Credo fosse ampiamente prevedibile una sconfitta contro la Kvitova. Magari non in 3 set, e questa è stata la sorpresa. Da buon tifoso della Kvitova spero possa decidere presto cosa fare da grande perchè, a mio avviso, è l’unica, in perfette condizioni fisiche e soprattutto mentali, in grado di contrastare lo strapotere della Williams. Le 2 urlatrici (Azarenka e Sharapova) manco le considero …. Vederla così mi si spezza il cuore ….. Forza Petra !!!!
@ utente non registrato (#775308)
Marco dormi la notte 🙂 lasciali perdere i match di tennis 😛
qualcuno aveva detto che avrebbe vinto chi stava meno peggio….be se questa è la kvitova che non si muove in campo e che gioca da cani e questa è la schiavone è ormai finita ho visto almeno una diecina di match femminili stanotte in cui entrambe potevano vincere facile……
io trovo la schiavo molto migliorata con lo stesso gioco del 2010…..cio che manca ancora è il servizio ma va gia molto meglio rispetto all anno scorso……..praticamente dagli AO dell anno scorso ha sempre avuto sorteggi proibitivi ai primi turni slam e sappiamo quando è importante per lei avere primi turni soft in cui vince soffrendo e si ambienta nel torneo…..questa partita con 2 o 3 turni alle spalle l avrebbe portata a casa in 2 set
ora pero è bene che giochi tanti international per ritrovare la forma sulla terra dove quest anno davvero puo essere una mina vagante
Peccato la Kvitova è battibile per la sua incostanza, ma quando gioca bene è dura.
Non si poteva pretendere che potesse battere la Kvitova. Anzi, essere riuscita a portarla al terzo set, è un grande merito.
io dopo il secondo set ho anche sperato che ce la facesse…..cmq per la sua grinta rimane ancora unica…..altro che ricambi generazionali!
Ha giocato con una che tira tutti i colpi…….molto forti…….
si scioglie alla distanza, come da prassi
ERo convinto che perdesse piu’ seccamente.Ha fatto meglio delle aspettative.