Sfuma il primo successo in carriera a Gianluigi Quinzi. L’azzurro è stato battuto nella finale di Curico dal cileno Rivera
Sfuma il primo titolo nel circuito future per il giovane Gianluigi Quinzi.
A Curico ($10,000, terra), l’azzurro, classe 1996 è stato battuto in finale da Guillermo Rivera Aranguiz, classe 1989, n.367 ATP, con un doppio 64.
Decisivi i break subiti dall’italiano nel decimo game del primo e del secondo set.
Ricordiamo che Gianluigi tra due settimane sarà alla posizione n.558 del mondo (circa). Un Grazie ad Arnoldo Spano
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Sorteggio davvero sfavorevole, ma dopo tutte le partite che GQ ha giocato ultimamente un’eventuale sconfitta al primo turno significherebbe un po’ di riposo aggiuntivo, certo non sgradito. Se invece gli riuscisse il colpaccio… beh, in quel caso sarebbe ancor più tutto di guadagnato 🙂
Redazione, sul sito dell’ITF e’ uscito il tabellone del future F13 del Cile, GQ giochera’ il primo turno contro la TDS numero 1, Jorge Aguilar!
Innanzitutto ringrazio gli utenti “GQ sua santità” e “il polpo paul” che mi hanno dato ragione ed anche altri utenti (come temmi) che, pur non essendo del tutto d’accordo con me, non mi hanno attaccato stile ultrà e, capendo il mio punto di vista, hanno ben argomentato i loro pareri…
In effetti, prima che iniziasse la finale, io avevo la stessa opinione dell’utente ghigogugak, ma visto come lo hanno attaccato ho preferito non dire nulla (però aveva ragione; a proposito, perchè non scrivi più?).
@temmi: Ora voglio spiegare quale (secondo me) potrebbe essere il problema fisico di GQ (e purtroppo sarò prolisso, stile un noto utente di spaziotennis).
GQ ha un ottimo fisico: è grazie a quello che riesce a fare ottimi risultati a livello future (e riesce a creare la “pressione” ben descritta dall’utente cataflic). Altri 16enni con la stessa tecnica di GQ, ma con un fisco inferiore, se giocassero futures verrebbero spazzati via: ormai nel tennis il fisco è essenziale a tutti i livelli pro, anche al più basso livello (se qualcuno mi facesse esempi attuali di gente della stessa età di GQ, ma inferiore fisicamente, che ha ottenuto risultati pari o superiori a lui, significa che quel qualcuno gli è superiore tecnicamente. Ovvio che a livelli superiori la sola tecnica non basta più, vedi Gasquet, che cmq ha dei problemi tecnici con il dritto, colpo fondamentale…)
In teoria i 16/15enni attualmente inferiori a GQ dal punto di vista fisico (es. Kozolov, Coric, Zverev, ecc.), una volta che lo raggiungessero fisicamente, dovrebbero batterlo facilmente.
Non è questo però il problema: io penso che GQ sia talmente voglioso di allenarsi da migliorare molto tecnicamente e che cmq riuscirà a continuare ad essere superiore a tutti quelli delle sue classi di età (tra i quali non vedo fenomeni. Quanto a Kozolov, se è vero quello che dicono, anche una volta cresciuto avrà con gli altri un gap fisico tale da non poter essere compensato dalla tecnica): ripeto GQ è un eccellente tennista.
Il problema di GQ è se continerà a crescere e diventerà ben più alto di 1.90 (e con una proporzionata pesantezza fisica). Con queste altezze scordatevi (con il tennis attuale) che si possa essere pluri-vincitori di slam.
Ovvio che oggi per competere devi essere alto (infatti quelli sotto 1.80, pur se sono molto forti, gli slam non li vincono: vedi Ferrer), ma non più di 1.90 (infatti Djoko, Sampras, Nadal e Roger sono tutti più di 1.80 ma meno di 1.90: non è affatto un caso, purtroppo i tempi di Laver sono finiti).
Se sei più di 1.90:
1) non riesci a muoverti sufficentemente bene da poterti difendere al livello oggi richiesto per primeggiare negli slam, questo non per incapacità ma proprio per ragioni di fisica. Ed a questo non puoi ovviare neppure se hai fatto sin da piccolo la miglior preparazione atletica del mondo(infatti Raonic e & C. anche se migliorassero molto tecnicamente, avrebbero ancora questo problema);
2) soprattutto, con quel fisico, spendi molte più energie degli altri per giocare, anche nel caso in cui tu riesca a spazzare via i tuoi avversari. Quindi a livello, slam quando arrivi ai quarti/semi sei cmq messo peggio dei tuoi avversari, anche se hai fatto partite più corte di loro (ed in effetti ho sentito vari tennisti di quella stazza che, intervistati dopo che avevano giocato due/tre turni slam, dicevano di sentirsi e vedersi molto più stanchi dei loro colleghi ancora in tabellone).
Se sei uno di quella stazza (se ti va bene) avrai solo 1/2 occasioni in tutta la tua vita per vincere slam (in cui tu avrai il fisco al 110% ed i campioni non saranno proprio al 100%: faccio sempre l’esempio di Del Potro: vittoria slam a NY).
Qualcuno mi dirà: beh ma con quelle stazze non potrai difenderti benissimo, ma basta che tu ti difenda bene, visto che poi avrai un servizio ed una pesantezza di palla maggiore, tale da sfondere tutti e da non farti faticare così tanto. Questo però nel tennis attuale non vale più (ovviamente a livello di campioni, ovvio che un Del Potro sfonderà sempre facilmente un normale top 100).
Infatti, date le attuali superfici,racchette, palline e preparazione fisica degli attaccanti da fondo campo, a livello di slam un giocatore alla Del Potro perderà sempre dai Djoko & C. (e la volta che li batterà, dopo una bella maratona, al turno dopo troverà uno stile Nadal, ma basta anche uno tipo Murray, che lo asfalterà. Infatti la volta che ha vinto lo slam ha trovato prima un Nadal infortunato e poi in finale ha fatto la partita della vita, quasi irripetibile, oltre a trovare un Roger che non era proprio al 100% e cha cmq ha fatto errori tattici nella partita, che non sto a ripetere perchè già ben descritti da tecnici ben preparati).
E, visto il numero crescente di gente che gioca a tennis a livello pro, penso che nei prossimi anni salteranno fuori uno o due giocatori dalle caratteristiche fisiche e dal livello di Nadal e Djoko, che vinceranno tutto (in realtà anche se fossero un po’ meno forti di loro, già basterebbe per vincere…). Poi se non escono tanto meglio per GQ. A quel punto però si potrebbe sognare, ma al max un 4/5 slam stile Becker (che ripeto, sarebbe una cosa straordinaria e mai successa in Italia, ma i fuorclasse del tennis restano i dominatori di slam, tipo Sampras, Nadal, King Roger, Borg, Laver, Djoko se continuerà così, ecc.).
Certo, se si aumentassero di molto le velocità delle superfici nonchè delle palline (o forse addirittura la larghezza del campo, come qualcuno ha proposto) la mia analisi non sarebbe più così valida, ma non mi sembra che l’ATP vada in questa direzione…
Tornando a GQ, concordo con chi ha detto che il 2013 sarà decisivo: deve assolutamente cercare di vincere future sin da subito e passare ai Challenger in fretta, ma solo dopo vittorie, evitando l’errore di passare subito ai Challenger senza aver prima vinto almeno 2/3 future (e qui non tiriamo in ballo Roger, giocataore irripetible che nessuno può prendere come modello).