Gael Monfils rischia di finire la carriera
Il coach di Gael Monfils, Patrick Chamagne, ha dichiarato all’Equipe che l’infortunio al ginocchio del suo giocatore non solo non è stato risolto ma la situazione è peggiorata.
Dichiara Patrick: “Se tutto girerà male, è probabile che Gael abbia giocato contro Simon (a Bangkok) la sua ultima partita da professionista. Ha sempre lo stesso dolore. Quando corre lateralmente il fastidio si fa sempre più forte”.
“La rotula bipartita è un problema complicato. Chiederemo più pareri e capiremo se sarà il caso di intervenire chirurgicamente. E’ un infortunio molto, molto serio, ci hanno detto che l’intervento chirurgico non potrà risolvere il problema e di conseguenza la sua carriera potrebbe essere addirittura conclusa.“
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Spero in un ritorno alla terra verde, a mio parere una bellissima superfice….altro che cemento americano
@ pierre (#738358)
Personalmente penso che sulle superfici naturali il gioco del tennis trovi la sua dimensione più vera; mi auspico un ritorno di almeno un torneo ATP su terra verde…altro che cemento
Perfettamente d’accordo con te , e aggiungerei anche un master 1000 invece dell’ATP 250 del Queen’s e qualche altro torneo sulla terra rossa
Solo 2 parole ragazzi : STANDING OVATION
bravo!
allora io dico : torniamo a dare lavoro ai giardinieri e riconvertiamo sl verde l australia, tutti i tornei che precedono melbourne su Erba, poi ripristiniamo quella bellissima superficie dove una volta si giocava Forrest Hill ( terra verde) e ” circoscriviamo” il cemento al periodo Montreal- New York , vedi come godono le articolazioni dei ns baldanzosi ragazzi …ed anche lo spettacolo non ne uscirebbe penalizzato…. anzi’…. d altronde il cemento e’ solo un Duro compromesso in mezzo a due morbidezze naturali…,Clay & Grass …. meditate gente….meditate!!!
ah adesso il tennis su terra e’ il tennis, si per arrotini, ma perfavore!e poi gli americani sono quelli che hanno i soldi…
La colpa è di quei buzzurri degli americani , che hanno imposto assurdamente il gioco su cemento. Il tennis vero è terra ed erba.
@ pafort (#738277)
la domanda è un altra…che c…o ci azzecca tutto questa pappardella che hai scritto con l’articolo riguardante gael Monfils??? hai fatto un minestrone che non finisce più…
Puó sempre usare la cura Nadal del 2009:
Ombre di doping sul preparatore della Juventus, lo spagnolo Julio Tous Fajardo
da it.ibtimes.com
IL WEB. Le accuse mosse nel web di “sostanze che aiutano” alla Juventus partono tutte da una visibile superiorità muscolare, una sorta di instancabile forza dei giocatori bianconeri. Ne possono essere l’ultimo esempio, ma non il solo, la grinta che ha portato Vucinic a correre come una gazzella per quasi 300 metri alla rincorsa del pallone per poi prendere il giallo per fallo su Taddei, a pochi minuti dalla fine di una gara giocata a mille contro la Roma. Stesso strano esempio di grinta eccessiva anche nelle reazioni rabbiose di Bonucci su Florenzi quando il punteggio era ormai ampliamente assicurato e un “ragazzino di primo pelo” muoveva timide proteste in area di rigore. Per concludere con una galoppata incredibile di Barzagli a tempo quasi scaduto dove tutto il campo viene percorso dal difensore prima di servire un assist al bacio al compagno Giovinco.
IL MEDICO SPAGNOLO. Fin qui nulla che faccia gridare allo scandalo, solo superiorità e null’altro. I segnali però non finiscono qui e quello che ne viene dopo è tutt’altro che confondibile. Le accuse principali ricadono sul medico spagnolo Julio Tous Fajardo, che compare nell’organigramma della Juventus alla voce preparatore atletico, e soprattutto era il ricercatore associato presso il laboratorio della performance sportiva (Inefc) dell’Università di Barcellona, insomma il ‘guru’ spagnolo dell’allenamento di potenza e velocità, venuto alla ribalta come preparatore del Barça di Rijkaard. Dice di lui il Corriere della Sera “…già preparatore atletico nel Barcellona targato Rijkaard e di campioni del tennis come Nadal e Moya è un grande specialista dei lavori di potenziamento muscolare. Il suo motto è quanto mai esplicito: la forza ringiovanisce, la resistenza invecchia”. Insomma non l’ultimo arrivato e decisamente esperto in materia “massimizzazione prestazioni muscolari e sportive”.
DOPING. Il marcio inizia ad emergere quando arrivano le prime accuse di doping per Nadal. Julio Tous Fajardo è infatti legato a doppia mandata col campione della racchetta spagnolo, più volte si è occupato di lui e interpellato dai giornalisti e ha dichiarato: “Rafael Nadal è un atleta straordinario. Rafa è semplicemente due volte più potente di un qualsiasi giocatore di calcio, figuriamoci di tennis”. Tuttavia, come si apprende da TennisWorld Italia: “Le “Journal de Dimanche” aveva inserito nella cosiddetta “lista nera”, della quale fanno parte 58 ciclisti tra cui personaggi di primo piano quali “Piti” Valverde, Ivan Basso, Francesco Mancebo, Jan Ullrich e Alexandre Vinokurov, anche atleti di altri sport tra i quali il tennista Rafael Nadal e ben cinque atleti del Real Madrid additati come “clienti” della clinica del dottor Eufemiano Fuentes, capo della centrale di doping ematico scoperta nel 2010 in Spagna”. Insomma si tratta dei misteriosi potenziamenti spagnoli che hanno portato gli iberici a eccellere in ogni sport, non è la prima volta che si sente questa storia. Vi proponiamo uno specchietto utilizzato dalla WADA (agenzia mondiale antidoping) tratto dal suo sito ufficiale per capire i fattori che indicano sospetto di doping: 1) Parametri biologici anormali; 2) Infortuni, assenza dai tornei programmati o ritiri; 3) Precedenti sospetti di doping; 4) Miglioramenti importanti improvvisi nelle prestazioni; 5) Omissione ripetuta di informazioni, compresi spostamenti geografici; 6) Età e storia dell’atleta; 7) Reintegrazione dell’atleta dopo un periodo di ineleggibilità; 8) Incentivi finanziari per migliori prestazioni; 9) Associazione dell’atleta con terzi quali un coach o un medico con precedenti in materia doping; 10) Informazioni affidabili dai terzi.
NADAL. Già nel 2009 a seguito di una serie di infortuni dichiarati dal giocatore, lo spagnolo potè saltare i controlli antidoping prima di Winbledon, con una fitta rete di sospetti sollevata da colleghi tennisti e esperti dell’ambiente. Dopo il declino ci fù il possente ritorno del fenomeno spagnolo ma solo dopo una cura miracolosa. Come si legge su TennisWorld Italia: i giornali spagnoli hanno riportato che la cura di cui ha usufruito Rafa sia la PRT (Platelet Rich Therapy, terapia ricca di piastrine, traducendo alla lettera). Spieghiamo bene di cosa si tratta: il sangue del paziente viene preso e centrifugato in un macchinario, quindi il sangue coagulato viene iniettato nella zona dell’infortunio. Nadal stesso ha evidenziato come sia un trattamento “doloroso ed applicato direttamente sul tendine”. Questo è un dettaglio non trascurabile, in quanto solo la parte del corpo in questione può ricevere il trattamento della PRT, altrimenti perseguibile dall’antidoping. Tamira Paszek infatti, per una variazione nella procedura sul trattamento alla schiena cui si è sottoposta nel 2009, è stata anche posta sotto indagine. Insomma un trattamento basato sull’iniezione di sangue “arricchito” con i fattori di crescita grazie al quale l’organismo rigenera più velocemente i tessuti lesionati nel corpo dell’atleta ed è impossibile determinare a posteriori questo tipo di pratica a meno che non sia dichiarata direttamente dall’interessato. Molti sospetti su Nadal, ma nessuna condanna fino ad oggi.
E allora la domanda nasce spontanea, cosa ci fa uno spagnolo esperto di potenziamento muscolare e ottimizzazione sportiva tra i preparatori della Juventus? Come è finito a lavorare per i bianconeri dopo aver lavorato con Nadal? In che rapporti è con Conte che lo ha voluto nel suo team? Conosce i segreti della pratica PRT?
Peccato, ottimo talento
😎 Ritengo che il preferire una superficie possa adombrare allora un orientamento politico-ideologico! Eccezione il Volandri terraiolo ma ideologicamente lontano da una rivoluzione che non sia liberale ed edonistico/godereccia!
non ci manchera’ nè lui ne’ nadal nel caso che..ma umanamente dispiace dover sentire queste cose
la verità è che se la è cercata…sta sei metri fuori dal campo a remare e scivolare sul cemento roba da spaccarsi le caviglie….
quando invece col servizio e i colpi che ha poteva sfondare sull uno-due tranquillamente..
Un esempio di pallettaro vero, unico, indimenticabile, alto 1,70:
Pedro Rebolledo
straquoto, piu’ erba ( suona un po’ hippy) piu’ terra ( suona rivoluzionario / populista) , meno cemento ( suona Environmental Friendly ).
propongo di tornare agli australian open su erba e con essi tutti i tornei che li precedono ( chennai, auckland , sydney ecc…..)
Ma quali problemi di superficie.
Allora negli altri sport, quando si infortunano cosa fanno ?
Cambiano le superfici ?
Allora se Pato si infortuna, cosa fanno ? Mettono le piume sul campo di San Siro ?
Caso mai, posso essere d’accordo sul giocare meno tornei e più organizzati.
Tipo al massimo 14 tornei compresi i tornei del Grande Slam, con formula tre su cinque. Con tabelloni da 128 giocatori.
Una Serie A mondiale da circa 150 giocatori.
Poi una serie B mondiale con altri 14 tornei, dove possono giocare i giocatori di categoria A solo grazie ad una wild card, e dove non possono giocarne più di 5 in un anno.
Al massimo uno può giocare 23 tornei in un anno.
E gli infortuni diminuirebbero molto.
Ci sono invece giocatori che giocano anche 30-35 tornei all’anno.
Il problema è che si gioca TROPPO sul cemento, e troppo poco su terra e erba. E non è “naturale” per un tennista, affatica troppo le articolazioni.
Altro che “aboliamo la terra battuta” come affermano alcuni soloni…
il mio primo idolo e’ stato john mc enroe, poi mi sono piaciuti tanto henry leconte e stefan edberg.
tra Edberg e Vilas lo svedese tutta la vita ma questo non toglie che dare del pallettaro a Nadal e poi a Monfils lo reputo un affronto al loro tennis non da serve and volley ma sicuramente da attaccanti da fondo.
Nadal ( che a me’ non fa’ impazzire ) e’ un fenomeno come nessuno nel suo tennis maniacalmente fisico ma supportato da una classe che viene a volte oscurata dal gesto atletico.
Monfils e’ un tennista ” atipico” grande prestanza atletica unita ad una fragilita’ che lo logorato costantemente un po’ alla volta. se tu lo avessi visto giocare , angoli impossibili, recuperi da superman ma anche smash a 1metro e 1/2 da terra, ……altro che pallettaro…. il pallettaro e’ monosuperficie, tipicamente terraiolo, pallettaro poteva essere barazzutti o jordi arrese, se preferisci nell’ espressione piu’ moderna del tennis potremmo attribuire questo ” nomignolo” agli argentini franco davin o guillermo perez roldan ( anche se quest’ ultimo era un pallettaro aggressivo che sul rosso tritava spesso i malcapitati avversari).
Quando segnaliamo un indubbio miglioramento in classifica di un top 30 come il nostro Andreas teniamo presente le diverse defezioni fisiche di chi lo precedeva! E’ rimasto lui in discreta salute e fa i punti necessari per salire ma anche per i forfait dei precedenti top 20.
gael, personalmente, è un giocatore che trovo divertentissimo da veder giocare a tennis….se poi entriamo nel merito dell’efficacia del suo gioco, beh, allora è un altro paio di maniche, perchè si deve riconoscere che il suo tennis spettacolare non è altrettanto redditizio in termini di risultati concreti
@ l Occhio di Sauron (#738046)
no occhio di sauron, ti rassicuro, io non cercavo affatto l’attacco personale..ho semplicemente utilizzato una battuta scherzosa (perlomeno, per me era tale) per “suggerirti” amichevolmente di guardare i matches di giocatori come Rafa e Gael (due grandi campioni, il primo grandissimo), con occhi non obnubilati e annebbiati da questioni di tifo o di simpatia/antipatia….puoi apprezzare più o meno il tipo di gioco che loro fanno (e che, tra l’altro, secondo me non è affatto simile…), ma non puoi non riconoscere che si sia in presenza di un fenomeno e di un ottimo giocatore…tutto qua…gli attacchi personali solitamente non mi appartengono
Si gioca sul cemento per 3/4 della stagione ed inoltre su campi lentissimi in cui paga la difesa a tutti i costi che su di una superficie killer non può che portare a questo. Momento nerissimo per il tennis
Giocatore che purtroppo ha basato sempre troppo sui gran recuperi incuranti di rotule e articolazioni su qualsiasi superficie. Spettacolarità che in realtà sacrificava invariabilmente il fisico incapace di sostenere più di tanto i numeri difensivi circensi e innaturalmente forzati. Se notate chi basa troppo sulla difesa spettacolare e arretrata, come pure Fognini, è infortunato a giorni alterni nel tennis di oggi.
che strage quest’anno
idolo gael non mollare!!!!
bè questo è altissimo e grosso sopra, capisco molto di più lui ke nadal.
x l’esperienza ke ho io è sempre meglio operarsi, e se va bene con fisioterapia ecc si può tornare a livelli decenti. così nn va più da nessuna parte
Aldilà di tutti i vostri giudizi sul giocatore, che tra l’altro a me nn sembra proprio un pallettaro.. a meno che nn lo si metta a confronto di sua maestà ROGER……
spero che tutto si risolva e possa tornare a giocare..
tra l’altro un ragazzo simpatico e molto sportivo Gael..
in bocca al lupo 🙄
Nadal ha un grande vantaggio, che a lui le cartilagini ricrescono.
🙁
se non sbaglio anche murray deve convivere con i fastidi provocati dalla rotula bipartita (difetto osseo) e infatti molto spesso si tocca il ginocchio mentre gioca.
monfils comunque mi ha sempre fatto impressione per il modo di forzare gli appoggi quando corre lateralmente: avete presente quando pianta il piede dopo un recupero scaricando tutto il peso del corpo?
purtroppo è una brutta abitudine che hanno anche molti giocatori junior e su cemento questo vizio diventa pericoloso.
spero che si riprenda presto perchè il francese è una presenza positiva del circuito.
non potra più vincere wimbledon
Come si diceva un tempo, “il ginocchio è la tomba dell’ortopedico”!
E anche del tennista, a quanto pare, purtroppo !
motivi diversi, ma pure nadal non andrà tanto lontano da queste dichiarazioni… anche gli stili di gioco sono molto diversi, ma ciò che fanno entrambi è correre correre correre e alla lunga soprattutto sul duro le leve ne risentono.
Secondo me tutti i giocatori che impostano il gioco sulla fisicità e sulla corsa dovrebbero imporsi un calendario più leggero, e soprattutto la federazione non dovrebbe imporre tornei obbligatori. Sennò o sei federer, o sei isner, o a 30 anni non ci arrivi
gael 😥
Facile fare i “fenomeni” (ma de che?) coprendosi con l’anonimato, eh?
@ aquarius74 (#738040)
cosa vuoi, a ognuno possono servire tante cose e niente..
è tutto relativo come i giudizi che si sprecano qua, preferisco interrompere la discussione visto che sembri voler cercare l’atrito e l’attacco personale.
Scusami ma oggi non sono in vena di parlare con te
@ l Occhio di Sauron (#738002)
forse più che l’occhio di Sauron, te ne servirebbe un paio buono per vedere le partite di tennis….
@ pierre (#738021)
ovviamente è tutto relativo.. non dicono che siano scarsi come me e mio cugino quando andiamo a fare due palleggi, però rispetto ai giocatori d’attacco che spingono, inventano, creano..
il termine meno lusinghiero ci sta dai!
(poi per carità ognuno ha diritto ad interpretare il tennis come crede e scegliere il gioco che gli frutti più risultati.. ma tra un Edberg e un Vilas io sceglierei Edberg tutta la vita)
appunto
@ wafer (#738027)
soderling è mononucleotico…. tutt’altro problema… cmq in riferimento a una crisi di infortuni di top 20 è un periodaccio
Certo che a mia memoria mai come in questo periodo: Soderling, Nadal, Monfils.
Non vorrei che pure “tiramolla” Dyokovic prima o poi ne pagasse le conseguenze.
maledette ginocchia!
con il tennis di santoro giocava fino a 40 anni….
il pallettaro in gergo e’ quello che “te la tira sempre di la’ ” e che ti fa’ sbagliare , non trovi che la mentalita” e il gioco espresso da questi 2 giocatori, (uno un fenomeno l’ altro un top 10 ) escano un po’ sminuiti dal tuo commento?
e stesso doping
no non è lo stesso problema, è un’altro problema e non c’entra niente con nadal!
😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥
Stessa annata di Nadal, stessa mentalità pallettara, stesso problema alle ginocchia..
Una vera sfortuna se non potrà tornare a giocare. Personalmente trovo il suo gioco divertente, fatto di grandi corse e recuperi, ma anche di improvvise accelerazioni. Probabilmente il suo modo di correre all’impazzata e di scivolare anche sul cemento, non ha fatto bene alle ginocchia ….