Video del Giorno: Parla Gianluigi Quinzi
04/09/2012 11:47 25 commenti
Questa un’intervista tratta da Supertennis (canale 224 di Sky) di Gianluigi Quinzi appena superato il primo turno nel torneo Juniores degli Us Open.
Gianluigi Quinzi – Supertennis 2012 – Us Open… di livetennisit
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Scusate Gente *
Intanto ci sono stati tantissimi giocatori così anche di altre nazioni che erano al suo livello come Baldi Nappolitano e forse anche Donati, poi sono rimasti giocatori da futures. La strada per tanta genete sembra facile come scrocchiare due dita ma quasi si ribalta e non è assolutamente sempre rosa e fiori!!! Quello che conta non è essere n.1 a 16 anni juniores ma essere n.1 ATP dopo!
Sì, come no. Peccato che se non te ne sei accorto ormai i giovani esplodono molto più tardi nel circuito maggiore…
Sarò pure divanista, anche se un discreto categoria 3.1 lo sono diventato, per di più senza avere nè fisico nè talento. Però la trasformazione in 12-24 mesi (e nel range d’età attorno ai 17-18 anni)tale da diventare campione del circuito maggiore ATP, l’hanno fatta quasi tutti coloro che sono diventati i maggiori campioni della storia del tennis. Informati !
Già il fatto che paragoni il tennis dell’era di Borg con quello attuale dimostra che è inutile leggerti…in 12-24 mesi Quinzi si deve trasformare in un grande campione del circuito maggiore ATP? Non sai nemmeno cosa dici…divanista!
Ringrazio e sono contento per la gioia di BennyLions !
Effettivamente, paragonare GQ al grande Borg sembra molto ardito, perchè effettivamente Borg già a quell’età era ben più forte di Quinzi (Borg a 16 anni letteralmente stracciava tutti gli under 18 ed era anche in grado di battere molti pro del circuito maggiore).
Però è altrettanto vero che, a parte Borg (caso unico nella storia del tennis in campo maschile), non mi risulta che ci siano mai stati molti sedicenni della forza di GQ: a mente potrei citare Gasquet, Nadal, forse McEnroe e Lendl (che però a 17 erano già dei fuoriclasse) e pochi altri (si dice l’australiano Rosewall, tantissimi anni orsono).
Ciò premesso (e che molti in questo forum mi hanno contestato), è anche vero che il difficile per Quinzi arriva ora, in cui dovrà confermare (già in questi USopen) e migliorare gli importanti risultati finora conseguiti. In altre parole, nei prossimi 12 – 24 mesi, GQ dovrà mettere in atto quella difficilissima (riuscita a pochissimi) progressione evolutiva che trasformi il più forte 16enne del mondo in un grande campione del circuito maggiore ATP.
Naturalmente, nessuno gli vuole mettere pressione. Purtuttavia, le aspettative sono enormi, per di più nello scenario molto deprimente del tennis maschile italiano (quello femminile è invece e fortunatamente molto esaltante).
E’ arrivato in semifinale a Wimbledon, è n° 4 al mondo: perchè non dovrebbe ambire alla vittoria finale??
Concordo con Wafer,stima e fiducia immutata per GQ..e poi volevo dire a pallettaro mingherlino che il solo fatto di accostarlo a Borg mi ha provocato un attacco di gioia profonda.
Certo che fà un certo effetto sentire un sedicenne che afferma (…e ne sembra molto convinto) di poter tranquillamente vincere il torneo under 18 di un Grande Slam. Potrebbe apparire uno sbruffone, invece io penso che sia fortemente sicuro dei suoi mezzi. Se aveste fatto la stessa domanda al grande Borg quando aveva 16 anni (e stravinceva man bassa nei tornei juniores, battendo talvolta anche dei pro), probabilmente vi avrebbe dato la stessa risposta
@ first ace (#721693)
Non esageriamo, a volte bisogna anche saper leggere fra le righe. 😉
Siamo un po’ tutti stufi di giocatori italiani che per un motivo o per un altro “potrebbero” vincere ma non vincono mai gli incontri importanti.
per fortuna che dice di amare giocare sul cemento…
@ FABIO TIFA NADAL (#721668)
un perdente = chi scrive commenti del genere!!!
viva Dio che non gioca sulla terra
Mi sembra di sentir parlare Javier Zanetti, gli auguro di essere un vincente como a lui……
di italiano non ha nulla…non ha la lingua è non è un perdente ( almeno a parole) come bolelli, seppi ecc.
Un bel sorriso, bene bene.
Tranquillo se non esce il botto poco cambia!
Sempre un grande sorriso.
Risposte un po’ imbeccate dal giornalsita e dal suo staff, sul fatto di giocare al 100% lo aveva dichiarato anche al Bonfiglio e a Wimbledon, non ci vedo nulla di strano.
Comunque rimane sempre il fatto che ogni partita e’ una storia a se, si deve vedere giorno per giorno cosa succede e come si presenta l’avversario. E’ consapevole della sua forza e finche’ si diverte ci divertiamo pure noi.
P.S. meglio queste interviste “casarecce” a quelle di Federer, Nadal e gli altri dove si parla del nulla piu’ assoluto…
Non parla benissimo in italiano effettivamente 😛
Forse troppo… Ma va bene così…
Affermare che parla è forse esagerato…
Posso fare il botto…grande GQ!
In quanto a simpatia è già n. 1 JUNIORES 😛
Stima per GQ 🙄
molto sicuro di sé…. bene bene 🙂