La terra blu e la scarsa cultura dei top players attuali
W la terra-blu! Sì, e per un motivo molto semplice: questo discusso torneo di Madrid ci ha proposto molte novità in campo.
Erano anni, direi ad occhio da una decina, che non si vedeva un evento maschile con così tanto tennis offensivo. Scambi brevi, immediatamente alla ricerca del punto o del colpo che metta in difesa l’avversario.
Tanti serve&volley, spesso sistematici, addirittura sulle seconde di servizio! Un tennis d’attacco, ma tatticamente molto “percentuale”, visto che difendersi sulla scivolosa terra “dei puffi” era molto difficile, almeno per i tennisti-trattori del tennis di oggi, atleti formidabili ma pesanti, carichi di muscoli per scaricare a terra potenze inaudite ed aggredire a suon di toppate micidiali le palle da tennis.
W la terra-blu, perché coloro che hanno gridato allo scandalo “se ne romperanno a dozzine”, escono a mani vuote, mentre il recente evento di Monte Carlo ne ha azzoppati tre, e nemmeno di poco…
W la terra-blu, perché ha riportato alla mente il tennis “che fu”, quello più puro, che è nato oltre 140 anni fa come gioco che premiava la destrezza, un divertimento per dimostrare abilità e fantasia. E che negli anni s’è evoluto, tanto; ma che era rimasto fino ai ’90 del secolo scorso “onesto” tra i più acerrimi difensori e spericolati attaccanti.
Poi il giochino s’è rotto. Politicamente s’è scelto di omologare, per facilitare i giocatori, appiattendo condizioni di gioco con erbe battute, terre appena più veloci e cementi ruvidi. Un 10 mesi di tennis costante, in cui essere delle “bestie” fisicamente conta molto di più di una tecnica sopraffina. Spingere palle più grosse e pesanti, con corde che tengono tutto in campo e racchette sempre più perfette e grandi, è diventato il vangelo per ogni coach sparso per il globo. Si tira a tutta, cercando di creare in serie solo dei cloni di Agassi ma meno spregiudicati, più difensivi e tosti.
Annichilendo la fantasia, asservita alla potenza. Così il gioco (Federer e pochissime altre eccezioni) è diventato una sorta di rissa agonistica continua, un braccio di ferro con un unico schema: tirare il dritto sul rovescio avversario il più forte possibile, e non sbagliare mai. Sbadigli. Noia.
Grandissime battaglie all’orizzonte, match epici per lotte all’ultimo sangue, ma uno uguale all’altro. Come se delle macchine di F1 sempre più potenti facessero per 10 mesi all’anno lo stesso giro sullo stesso circuito. Per quanto possa essere spettacolare… alla fine ci si addormenta.
E allora ben venga la terra-blu, che ha rispolverato schemi perduti, leggerezza e angoli dimenticati. Ha risvegliato i produttori di gioco, o almeno ha aiutato per una volta coloro che il punto lo cercano, subito, non restando invischiati in lunghe schermaglie in top spin.
Ci sono state critiche feroci, “non tornerò mai più a giocare qua” hanno tuonato in diversi. Lasciando fare l’effetto minaccia delle dichiarazioni (eleganza zero), queste frasi sono state un vero boomerang per i suddetti, dimostrando scarsissima cultura di questo sport.
Fino a poco tempo fa, era normale doversi adattare a condizioni diverse, ogni settimana. Dall’erba più veloce, alle terre più paludose, agli indoor più rapidi ai cementi più vari. Fino a fine ’70 si giocava persino sul legno… Giocatori che si lamentavano? Zero. Era normale doversi adattare, anzi, era molto stimolante. Era un sfida, e il pubblico era curioso e molto attento, perché di torneo in torneo almeno 8-10 giocatori avevano reali chance di vittoria, a volte anche di più. Inoltre si esaltava il talento, la capacità di riuscire a tirar fuori il meglio con adattamenti, e quindi riuscendo a vedere match non solo più spettacolari, perché il confronto tra attaccanti e difesa genera sempre il miglior spettacolo, ma anche perché lo stesso giocatore era “costretto” in parte a re-inventarsi, a tirare fuori il meglio e migliorare. Infortuni? Ce ne sono molti di più ora, perché oggi si cerca solo di spingere la macchina-corpo umano al limite della spinta e della potenza… mentre qualche tempo fa spingere sempre a tutta non era la via maestra per la vittoria, perché “talento + intelligenza tattica” riuscivano a colmare i gap fisici.
Inoltre coloro che hanno duramente criticato la terra-blu “perché non si sta in piedi”, hanno ragione solo in parte. Scivolosa è scivolosa, e qui andrà indubbiamente migliorata; ma perché alcuni giocatori sono riusciti a giocare lo stesso bene, e addirittura “scivolare in controllo”, senza alcun infortunio o caduta? Perché sono giocatori più duttili, che corrono con piccoli passi sempre in equilibrio, riuscendo a gestire ogni fase della spinta del corpo “in controllo”, senza dover per forza esplodere tutto a tutta.
E match dopo match sono anche migliorati, riuscendo a gestire bene ogni fase del gioco, a volte anche quella difensiva, ma sempre cercando il prima possibile di andare all’attacco. Le parole di Janko Tipsarevic (ragazzo a detta di tutti con un’intelligenza sopra la media nel Tour) dopo il successo contro il n.1 Djokovic spiegano tutta la faccenda in poche righe: “Il problema non è “il blu”, ma che la superficie è molto più veloce del solito, e meno aderente. Qua è più difficile difendere, e per questo Nole e Rafa hanno avuto problemi… non si sono adattati.
Io ho attaccato appena possibile per vincere, cambiando in parte il mio gioco, e correndo con più attenzione”. Attacchi in controtempo, serve&volley, continua ricerca del contro piede e di aperture di campo, rovesci in back per prendere la rete, passanti stretti millimetri. Un’orgia di piacere tennistico a tutto campo. W la terra-blu. Metterla ovunque? No, ma che non scompaia, e che insegni che la varietà è il miglior ingrediente per lo spettacolo.
Marco Mazzoni
TAG: Masters 1000 Madrid, Masters 1000 Madrid 2012
@ ABOLIAMO LA TERRA BATTUTA (#662461)
Invece di sproloquiare su terra blu, marrone o nera perché non vi chiedete e trovate anche la risposta se possibile, perché negli ultimi 40 anni, cioè’ quando questo sport e’ evoluto con tutta la sua complessità’ in una disciplina MODERNA, l’Italia non ha saputo esprimere non dico due ma UN SINGOLO giocatore di livello mondiale? Nel panorama dello sport del nostro paese questo non ha eguali se lo confrontate con altre discipline (anche l’atletica ha fatto meglio del tennis!) La risposta e’ semplice assenza di programmazione, assenza di risorse adeguate (non ci sono campi veloci!!!), basso accesso alla disciplina (un sport per ricchi….e i ricchi si sa non hanno sempre le più’ forti motivazioni…) e probabilmente coaching non adeguato. In Italia si preferisce esaltare la mediocrità piuttosto che perseguire la via della eccellenza che costa fatica, energia ma richiede anche intelligenza e coraggio. Il tennis nostrano, sorry vostrano, perché non vivo più li da molto tempo, e’ lo specchio di un paese in declino un po’ goffo che parla ancora di Panatta e Pietrangeli come se fossero gli dei dell’Olimpo…e anche un po’ patetico ma tipicamente “de noantri”. Quindi tutti pronti a esultare per il nuovo prode che raggiungerà’ nei prossimi 15 anni i quarti di finale a Parigi….evviva!
@ enzo680 (#662237)
Neanche a me piace il tennis di oggi, il tennis “più alto” era quello tra gli 80 e i 90 per fare un nome: Stefan Edberg per intenderci.
Neanche io faccio le regole ma incxxxxxti, urla sbraita, dì la tua.. se mi dici è così, andato tutto a remengo e dobbiamo accettarlo.. è un atteggiamento da SCONFITTO che detesto perchè è proprio facendo leva su questo atteggiamento passivo che ogni giorno c’è qualcuno che te lo……. (chiedo scusa per la metafora esplicativa un po’ rude ma figurativa ed esplicativa)
sacrosante parole, sacrosante!!!!
P.S. anche se abbiamo il nik simile non siamo la stessa persona, come qualcuno potrebbe pensare…
@ enzo680 (#662424)
Si certo. So anche che esistevano i dinosauri e gli elefanti avevano la pelliccia…..in quaranta anni il nostro tennis e’ stato un DESOLAZIONE TOTALE! Vi entusiasmate per poco ragazzi. Il tennis italiano e’ un fallimento completo, totale, devastante e cosa ancor più’ grave autoreferenziale. Stai ai dati non ai se o i ma.
@ BastaTerraBattuta (#662298)
Ma conosci un certo Panatta?
Sono nuovo di questo forum…Ma di primo impatto mi sembra che regnino sovrane confusione di idee e connessione delle stesse con realtà di fatto.. Gaby…”Con stangoni come Isner e Cilic sul veloce è una gara di servizi e basta”… Ora…E’ un dato di fatto che sia Cilic e ancor di più Isner siano giocatori alti…Ma Cilic nn basa affatto il suo gioco sul servizio, anzi ha nella seconda uno dei suoi maggiori punti deboli. Davide… Il fatto che nessuno si sia fatto male sulla terra blu nn significa affatto che nn sia pericolosa. Ora…capirai che una persona può anche attraversare dieci volte una strada con gli occhi chiusi senza mai essere investito..Ma ciò nn significa che il suo comportamento nn sia pericoloso… Parimenti..se tutti..Federer compreso…e sottolineo Federer per i suoi tifosi sordi oltre che ciechi…si lamentano per la scivolosità del campo, è ovvio che la pericolosità dello stesso nn debba essere messa in discussione..Nn si tratta di “lamentele” di giocatori viziati, come nel disegno animato della realtà espresso attraverso il suo articolo dal sig.Mazzoni, ma di importanti e fondamentali indicazioni fornite dai diretti protagonisti a tutela in primis della loro integrità.. Nn credo sia un concetto di difficile comprensione..
Gurdacaso ROGER E SERENA, I NUMERI UNO
Parole sante !!!
@ davide (#662339)
Condivido tutto, pure i due puntini finali! =)
Bisogna tornare alle racchette di legno. Nel baseball i materiali sintetici sono proibiti: sarebbero tutti fuori campo. E adesso con stangoni alla Isner e\o Cilic sul veloce è una gara di servizi e basta
e sulla terra una noia mortale di spazzolate da fondo.
Ve la do la notizia: se la finale fosse stata Nadal-Djokovic nessuno avrebbe sollevato alcuna polemica e quest’articolo non sarebbe stato nemmeno scritto.. questo perchè le voci di quei due ragazzi contano molto più della volontà di Tiriac di provare un’innovazione.. non è il campo da tennis, o la pallina, o la racchetta che si devono adeguare al tennista ma il contrario. E se il tennista non ci riesce vuol dire che deve sbattersi per migliorare, non piangere perchè non trova la pappa pronta. A me sta bene pure che si scivoli, è una difficoltà in più. E non diciamo che è pericoloso, perchè numeri alla mano non si è fatto male nessuno, e come dice l’articolo tutto ciò ha solo premiato un tennis più fresco e vivace..
La terra va bene per coltivarci gli ortaggi, blu o rossa che sia. Va bene farci una decina di tornei all’anno ma non come avviene in Italia per formare i giovani, che infatti non sanno giocare sul veloce. Quando un tennista gioca sulla terra rossa negli anni della sua formazione e’ già’ rovinato.
ecco spiegato il successo limpido cristallino e meritato anche se non nettissimo di roger sul bufalo ceco berdych. roger in terra di castiglia hA POTUTO METTERE IN ATTO IL TENNIS A LUI PIU CONGENIALRE ACCORCIANDO SCAMBI CON RICORSO SISTEMATICO ALLO SLICE PER PRENDERE LA RETE ecosa che per lui e naturale su una superficie piu veloce mentre per gli altri e una forzatura…
Mixxhia!!!! consentitemi la parola perfavore!!! siamo passati da madrid dove abbiamo visto un tennis spumeggiante a questo spettacolo indegno di Roma, giuro mi sono addormentato!!!!!!! per fortuna che ora c’è almagro che pure su ghiaccio un po’ di spettacoilo lo fa’. La terra battuta è proprio noiosa!!!! pensare che in italia tutti i circoli l’adottano!!! pazzesco
io invece quoto in pieno l’articolo e spiego perchè.
perchè mi sono “rotto” di vedere questo tennis di oggi,dove il fisico conta piu’ della tecnica,mi sono “rotto” di vedere vincere a Wimbledon i terraioli,mi sono “rotto” di questi che giocano tutti uguale e che non sanno nemmeno abbozzare la piu’ facile delle volee,mi sono “rotto” della tecnologia che permette a gente senza talento di scalare la classifica…………insomma mi sono “rotto” di tutto.
beati voi se vi piace questo tennis,io pero’ ho visto McEnroe ed Edberg e scusate,era tutta un’altra cosa e si stava attaccati alla tv dall’inizio alla fine del match.
adesso dopo due 15 hai già visto tutto………….
aggiungiamo pure che i piagnistei di rafa e nole sono veramente delle futili scuse!!! gli stessi si sono lamentati quando hanno rallentato wimbledon? direi prioprio di no, quindi?
il GRANDE campione di nome Roger si è mai lamentato?… la classe è classe…
Quoto il post di WOLF. Dalla prima all’ultima riga.
…Di conseguenza mi sembra inutile sottolineare che penso che l’articolo del sig. Mazzoni pecchi di superficialità di analisi…
Quoto anche gli spazi tra le parole. Articolo bellissimo!
A proposito,quando l’erba era erba,un certo Borg vinse 5 wimblewdon consecutivi facendo serve and volley quindi?
Io ho visto una grandissima finale, con oltre 40 vincenti da parte di entrambi!! Questo è il bel tennis!
Quello che invece non ho visto sono stati i terribili infortuni…..
Sono d’accordo con @ fabio (#662022) e non con Mazzone.
La terra è sempre stata terra perchè stravolgerà per farla una nuova erba! Al massimo ridiamo dimensione all’erba e non alla terra visto che fin dai tempi dei tempi è sempre stata di difesa!
@ ABOLIAMO LA TERRA BATTUTA (#662225)
Volevo scrivere la stessa cosa, mi hai anticipato. Madonna che noiosi questi primi turni di Roma! Per giunta la palla neanche si vede, con quel gioco di luci e ombre, si intuiscono le traiettorie.
@ l Occhio di Sauron (#662078)
Ame stò tennis non piace ma che devo farci.?
Non sono io che faccio le regole.
finalmente una superficie che si può vedere….
ho sempre ricevuto insulti ma in fondo in fondo tutti i torti non li avevo…
sto guardando le partite di Roma…mi sto talmente tanto annoiando che ho cambiato canale!!! è la prima volta in 40 anni!!!
Posso essere d’accordo che la terra blù è divertente a livello tecnico e ha introdotto un tennis diverso da quello affetto da pallettarismo muscolare esasperato. Però sia chiaro che questa superficie ha uno status del tutto autonomo non essendo assimilabile a nessuna delle superfici precedentemente utilizzate nei master series. Significa dunque che lo spazio per la terra vera ha subito una ulteriore compressione con le ire di un Nadal che quindi non sono del tutto incromprensibili nel momento in cui ciò accade nella Sua Spagna e non a Basilea! Mettetevi nei suoi panni, bandiere Spagnole sugli spalti, tifo indiavolato per lui, torneo costoso per illustrare al mondo la superiorità sportiva Spagnola e.. Tiriac gli mette la superficie adatta a Federer! 😎 Chi non darebbe di matto?
rafa e nole salteranno madrid il prossimo anno?
ce ne faremo una ragione!
vedremo il tennis vero.
Ora io vorrei dire… ma se fosse stato un Nieminem qualunque o, che ne so, un Fognini qualunque a piagniucolare “Io non gioco più!”?
Ma che se ne stiano a casa, ultraviziati di sta mink!
Oh, spero che i vari Nadal, Djokovic, Del Potro perdano tutti al primo turno a Roma! Sarei felice!
Poi una bella sconfitta al primo turno al Roland Garros sarebbe il massimo della vita… meglio di un Lucano!
Ho visto un tennis molto divertente, la terra blu ( insieme ad altre componenti ) ha reso più spettacolari gli scambi.
Non credo che i primi della classe possano imporre la propria volontà e limitare le pochissime sperimentazioni che vanno nella direzione della spettacolarità ed a detrimento della resa dei loro forti bicipiti e resistentissime gambe.
Lo spettacolo continua, anche se alcuni escono prima dai tornei, prima di quanto da loro stessi desiderato.
Roger e’ stato in campo fino alla finale e l’ha vinta.
Temo che Roma apparirà come un vecchio circo del secolo scorso, in confronto.
Sono d’accordo e inoltre aggiungo che gli internazionali d’italia potevano pensarci prima di mettere una superficie lentissima,nei primi incontri non c’è un ace neanche a morire
non è la colorazione a fare la differenza…la differenza la fa il fatto ke a madrid il campo è sempre veloce si x l’altitudine sia x l’umidità e soprattutto xke il campo è ricoperto da poca terra….
@ Marco Cafoni (#662105)
a chi ti riferisci?
@ wolf (#662094)
Anche a certi commentatori servirebbe un po’ di cultura sportiva.
Magari un paio di top-ten potranno anche permettersi di non giocarci il prossimo anno, anche se il grande vecchio Jon ha assicurato che già tra qualche mese dimostrerà che il “pattinamento” non sarà più un problema, ma sopravviveremo…anche perché sono magari gli stessi che se gli proponessero un’esibizione sul vetro colorato con il campo ancorato sulla punte della piramide di Cheope per un milioncino di $$$ non direbbero di no.
Basta con l’omologazione delle superfici outdoor, con ore di mazzate e di pedalate fino allo sfinimento dei playters e degli spettatori..
Ottimo articolo, come al solito 😉
in disaccordo con l’articolo.
condivisibile il discorso in generale sulla superficie terra blu, che sicuramente va rivista ma ha mostrato spunti interessanti.
ma qua si parla dei 2 mesi del rosso. nel bel mezzo della stagione della terra battuta, per di più in un master 1000 cosa si fa? si piazza una superfice mai sperimentata prima (provarla in futures prima no?), che si rivelerà molto veloce, quindi anitetica rispetto alla terra battuta, con l’aggravante che ha comporta molti problemi di equilibrio per gli atleti.
è un pò come se prima dell’us open al master mille di toronto ci mettono un campo tipo terra rossa montecarlo o erba stile newport, senza saperlo prima però, un pò come se la scelta in una o in un’altra direzione fosse casuale.
Secondo me è stata una caxxata pazzesca.
Viceversa con una introduzione graduale, verificandone prima le caratteristiche in partita (e non negli allenamenti), soprattutto con l’inserimento nel caledario nel MESE GIUSTO, la terra blu è indubbiamente una soluzione di cui tener conto.
Un particolare. parliamo di torneo che per una serie di giocatori è obbligatorio. penso che sia una questione di civiltà o per lo meno di rispetto informare la persona in questione a cosa va incontro, quando lo obblighi a fare qualcosa, pena sanzione pecuniaria.
Pero’ gli infortuni causati da cadute, ci sono stati a Montecatlo e non a Madrid!!!
alla faccia dei giocatori più “duttili” ….Berdych, Delpo e Ferrer in semi….a parte il goat!
ci fossero andati Llodra, Stakhovsky o Lopez, capirei il panegirico sul serve&volley e la fantasia..!
d’accordo con l’articolo… basta con soli campi lenti dove si vince con resistenza e muscoli e non con tecnica e classe, ormai seguo sempre meno l’incontri di tennis perchè sinceramente a vedere una partita di nadal o giocatori con le sue stesse qualità l’unica cosa che faccio durante la partita è sbadigliare…
non e’ solo il tennis ad essere cambiato, ma tutto lo sport. Preparazione esasperata, muscolari’, specializzazione estrema, adesso dettano legge dappertutto. Ci sono sport che mutano le regole col passare degli anni (vedi il ciclismo e le limitazioni a certi tipi di bici, oppure lo sci); ce ne sono altri che restano immutabili negli anni. Il tennis d’attacco non si vede più perché e’ meno redditizio di quello muscolare e difensivo. Questa volta a Madrid e’ stato diverso perché i giocatori e i loro preparatori non si aspettavano una superficie tanto rapida e scivolosa. Per il futuro, prenderanno le contromisure tutti e si tornerà a vedere poco gioco di fino.
bene che questa superficie premi il gioco d’attacco. Male che faccia scivolare. Se si risolve il problema della scivolosità, che rende precario l’equilibrio e timorosi i giocatori, allora ben venga la “terra veloce”.
@ enzo680 (#662069)
quando sento certe dichiarazioni fataliste mi girano le balle, scusami ma questo atteggiamento da “vittima” è insopportabile ed è quello che sta facendo diventare il mondo ogni giorno sempre più schifoso ed ingiusto!
Il tennis è cambiato e dobbiamo farcene una ragione
Che….. significa? Chi l’ha cambiato? Dio? o siamo noi uomini che dovremmo preoccuparci di aggiustare le regole in modo che vadano in un verso piuttosto che in un altro?
Per favore riflettiamoci un attimo prima di parlare altrimenti se tutto è fatalità andiamo a lanciare la monetina in aria per decidere chi vince il prossimo Wimbledon
il tennis su superficie di legno e’ arrivato fino agli anni ’80, grazie al Paraguay di Victor Pecci: ad Asuncion in Davis si giocava su legno e ci perdevano quasi tutti!
Boh, sarò stupido, ma io tutto ‘sto problema non lo vedo.
Nel senso: l’atp, in “rappresentaza” (sappiamo cosa i sindacati “raprpesentano”…) firma un accordo un anno prima col torneo di Madrid su terra blu, te ci vai e se non giochi paghi la penale (se prevista e salvo problemi ovviamente).
Ora non so quali siano le regole riguardo l’iscrizione all’atp, le sanzioni in caso di mancata partecipazione ad un 1.000, etc. però il principio ispiratore dovrebbe essere quello liberale, come sempre.
D’altronde nessun giocatore ha un interesse identico all’altro, quindi nessuno può fare l’interesse di “tutti”.
Penso che bisognerebbe averlo capito, con riguardo anche alla situazione politica del nostro tempo.
QUindi, se Nole non vuole andare non va e basta, senza fare troppe storie.
Idem per Del Potro, Nadal, etc.
Tiriac, dal mio punto di vista, può mettere il colore che più gli aggrada (anche terra nera). Però poi ne paga le cosneguenze, in termini di mancanza di giocatori.
Cioè il tennis è cambiato,son cambiate le racchette,levelocità,i campi,ora non ci sono più gli attaccanti,Federer è l’ultimo baluardo,accettiamolo a malincuore ma accettiamolo,purtroppo ormai indietro non si può più tornare.:wink:
sempre se dall’altro estremo me ne fanno uno sulle sabbie mobili
Serena vince -semplicemente- perchè è la più forte di quelle in attività e quando sta bene lo dimostra ampiamente.
Serena vincerebbe anche giocando sull’asfalto dell’autostrada A1 a mezzogiorno del 15 agosto!
Non so qual è stato il “problema” delle Sharapova e delle Azarenka, ma lei ha dimostrato che, ancora oggi, può travolgere chiunque, a prescindere dalla superficie e dalla consistenza delle avversarie.
Comunque, sono d’accordo anch’io sulla sostanza dell’articolo: questo di Madrid è stato un “esperimento” (essendo la prima volta per una superficie così) per me brillante, ma che va comunque perfezionato, rendendo soprattutto meno scivolosa questa terra, se è possibile.
Dopo di che, sulla velocità di questa superficie non c’erano dubbi nemmeno quando era -rossa- quindi è un falso problema.
Ci sono tornei più “tradizionali” come quelli che stanno arrivando, credo che i terraioli puri potranno divertirsi nei prossimi giorni e credo che, gli stessi, abbiano a “disposizione” anche altri tornei, addirittura sul cemento o sull’erba, che sono, probabilmente, più lenti della terra più rossa che ci sia 😮
Propongo un master 1000 sul ghiaccio !
@ prix (#662049)
sono ancora più d’accordo con te.. e per dirla tutta darei d’obbligo racchette in legno e affanxxlo le padelle hightech degli ultimi 30anni..
Vincere a tennis (come in molti altri sport) è diventata ormai una questione di muscoli e questo fa veramente CAxxRE!
bravo tiriac, con il trucco della terra blu, ci ha riproposto la vecchia erba.
W il tennis di fioretto dove classe controllo e “mano” contano questo sport era nato così e così deve andare avanti per i muscoli c’è il pugilato e il sollevamento pesi
@ fabio (#662022)
Vero anch’io ho visto la parte finale del match hradecka stosur.. non facevano rispondevano mai ai servizi e max c’ernano 2 scambi…due palle!!!
@ prix (#662049)
Il problema, caro Prix, è proprio le che “classiche” distinzioni tra le superfici sono state azzerate! E l’azzardo di Tiriac, volutamente provocatorio per esigenze di marketing e non solo, ha avuto però un riscontro tecnico: nonostante i problemi di stabilità, ha reso al tennis velocità, e uno spettacolo diverso. Ben venga la “vecchia erba”, i “vecchi indoor”, i “vari cementi”, e anche la “vecchia terra”. Ma visto che queste non ci sono più, allora ben venga la terra-blu… Per quale motivo i tornei dovrebbe favorire giocatori con caratteristiche alla Nadal-Djokovic? Loro sono i più bravi a sfruttare al meglio le loro forze su questi cementi-terra-erba tutti simili, quindi bravi a loro. Ma siamo sicuri che aver sempre la stessa solfa giochi allo spettacolo e all’interesse? Sei sicuro che se per i prossimi slam e master 1000 ci fosse sempre la stessa finale, con lo stesso canovaccio, alla fine la gente non si stancherebbe? Eccome… Stranamente la F1, con quest’anno 5 vincitori diversi in 5 GP, sta avendo risultati (a livello globale) di interesse come non si vedevano da anni… vorrà dire qualcosa.
Articolo scritto da chi non ha molta simpatia per Djokovic e Nadal,la terra blu è un insulto al tennis e le superfici dovrebbero mantenere le loro caratteristiche principali per distinguersi l’una dall’altra,quindi l’erba dovrebbe essere come quella in cui ci giocavano Borg e Mcenroe,il cemento rapido come negli anni 80,(non come quello mozzarella di Melbourne),e i tornei sul rosso dovrebbero essere tutti con la stessa terra come quello di Montecarlo invece un pò alla volta stanno sfalsando un tutto.
bellissimo articolo! Concordo, w la terra blu! Finalmente un tennis diverso, discese a rete e tocchi di fino. Gran finale, ottimi Feferer e Berdych, veramente una gran bella finale. Hai ragione, i vari “non gioco più” mostrano poca eleganza e sanno di minaccia. Non credo che Tiriac e gente di esperienza come lui facciano queste innovazioni per il male del tennis, le fanno per il bene e lo spettacolo di questo sport! Poca eleganza anche da parte di quelli che ieri a Madrid hanno fischiato. I giocatori che si sono lamentati hanno un anno di tempo per ripensarci e fare un passo indietro. Se non lo fanno, beh vorrà dire che il prossimo anno faremo a meno di loro… Va bene lamentarsi, ma a caldo. Dopo un po’ ci si accorge subito che questa novità ha portato una ventata di freschezza al tennis. Più intelligenza e meno fisico, grazie. Altrimenti ok, sonnecchiamo tutti davanti la tv a guardare partite tutte uguali nel caldo pomeriggio preestivo, nell’attesa di Wimbledon per vedere un gioco un po’ diverso.
concordo lo spirito dell’articolo.
W la tecnica abbasso i muscoli
Bellissimo articolo! W la terra blu!!! Televisivamente inoltre l’ho apprezzata molto!!!
Complimenti per l’articolo. Purtroppo Nadal e Diokovic hanno detto che con la terra blu non torneranno più a Madrid e quindi al 100 x 100 ci ritroveremo di nuovo con la terra rossa.
Mi dispiace Sig. Mazzoni i suoi sono sogmi che non si avvereranno mai
bellissimo artikolo,voglio campi piu velocii
ho visto solo la finale che è stata una gran partita, però credo che il merito sia stato principalmente dei protagonisti.. in ogni caso già avere un po’ di risultati rimescolati non è male, tutti i tornei principali con gli stessi 4 semifinalisti iniziavano a stancare, stavano diventando le stesse emozioni della motogp..
beh insomma…..la williams non mi sembra una che giochi di fino!
Personalmente ritengo la terra blu un’esagerazione:preferirei che il tennis serve and volley ritornasse a Wimbledon dove,ormai,si gioca come sulle altre superfici.Lì sì che è un assurdo quello che si sta vedendo con regolaristi che,negli anni ’80-’90,non superavano un turno mentre ora arrivano lontano.
Ho visto il match fra Serena e Hradecka.
1 partita di “Serve and serve”!…il volley non c’è stato.
Le poche volte dove si scambiava la Hradecka sbagliava dopo 5 scambi.Credo che sia giusto velocizzare la terra,ma non toglierle le caratterisitiche principali cosa che avviene a Madrid.
Ripeto…preferirei rividere più veloci i campi in erba.
ma sai che non hai mica tutti i torti? 🙂
quoto tutto!!!
però che è scivolosa è scivolosa troppo… ma finalmente un pò di tennis!