Curiosità: I giocatori che “cambiarono mano” (VIdeo)
Un caso famoso di cambio di mano e quindi di braccio per giocare a tennis fu quello del russo Alexander Volkov che dopo essersi infortunato più volte alla spalla destra, per continuare a giocare a tennis dovette giocoforza diventare mancino ed iniziò a giocare con la sinistra, all’età di 10 anni.
Il russo entrò nella top 15 (precisamente al n.14 del mondo, best ranking).
Anche Margaret Court e Maureen Connolly cambiarono mano dopo i 10 anni, i loro allenatori ritenevano che fosse svantaggioso giocare con la sinistra: Court cambiò a 13-14 anni, più per conformismo che per necessità tecnica. Anche Kimiko Date cambiò mano.
Indubbiamente il caso di Volkov è il più eclatante.
Pavel Hutka, giocatore degli anni 70, era ambidestro, giocava indifferentemente con destra e sinistra.
Anche il nostro Claudio Grassi serve con la sinistra e gioca il diritto ed il rovescio con la mano destra. Un Grazie a Tixdes e Pallettaro
Claudio Grassi
TAG: Curiosità, Volkov
Non so se sia stato tu ad impostarlo (intendo ad inizio attività) ma se te la prendi è probabile che tu abbia qualche senso di colpa. Magari adesso, considerato lo spiccato talento del ragazzo, sarebbe stato n. 50 atp anziché 300. Comunque esprimevo solamente il mio dispiacere per le limitazioni tecniche che gli sono state consigliate, non lo stavo deridendo, anche perché il ragazzo non ha colpe. Semplicemente servire di sinistra per giocare una volé di destra mi sembra un po’ difficoltoso. Tutto qui. ciao.
@ simone (#641741)
Io che sono l allenatore di Grassi vorrei dire a questo simone che arrivi lui ad essere 300 ATP forse anzi sarà sicuramente un Nc
@ pierre (#641843)
ecco!!!! grazie!! é lui!
@ davide (#641716)
Non è esattamente così. Nadal da bambino era quadrumane, suo zio dovette sforzarsi per fargli staccare il braccio per eseguire il diritto. Stranamente per Nadal bambino, nonostante sia destrorso, venne naturale usare il braccio sinistro.
Ma non fu una scelta tecnica, ma casuale. Diversamente da quanti favoleggino a raccontare che lo zio Toni fosse stato un genio nell’imporgli l’essere mancino.
Nadal è al tempo stesso un campione costruito, ma anche un predestinato nelle sue peculiarità.
l americano di cui non ricordi il nome e’ prob jean michel gambill.
comunque… povero ragazzo: chi lo ha impostato ha creato un mostro.
Avevo visto qualche partita di Grassi in streaming e mi meravigliai che uno con quella battuta efficace fosse così indietro in classifica. In effetti a ben vedere il suo problema principale è quando gli rispondono sul dritto perchè deve cambiare mano e preparare un dritto in una frazione di secondo con la destra. La soluzione tecnica per migliorare questa problematica tattica potrebbe essere quella di optare per un dritto/rovescio ambidestro bimane di risposta alla risposta per poi tornare al dritto destro normale.
se ho visto bene sono più le volte che gioca due dritti che le volte che usa il rovescio bimane, che probabilmente su superfici veloci spesso non riesce a preparare in tempo.
questa cosa di grassi però gli fa perdere del tempo nel cambio di racchetta da una mano all’altra
rischio di dire una grande boiata, ma ricordo di aver letto da qualche che nadal non è propriamente mancino, ma lo zio toni fin da piccolo lo abituò a giocare con la sinistra perchè questo poteva conferirgli qualche vantaggio in partita…
rischio di dire una grande boiata, ma ricordo di aver letto da qualche che nadal non è propriamente mancino, ma lo zio toni fin da piccolo lo abituò a giocare con la sinistra perchè questo poteva conferirgli qualche vantaggio in partita…
@ Koko (#641687)
Molti giocatori con rovescio bimane sono praticamente ambidestri.
Del Potro ad esempio, nella maggior parte dell’esecuzione del rovescio, ha la mano sinistra dominante. Non è ambidestro solo nella prima parte, dove prevale la mano destra, ma da metà colpo fino alla fine praticamente esegue un diritto con la sinistra rafforzato dalla mano destra.
Per non parlare dei quadrumani come la Seles e la Bartoli: praticamente due diritti.
Negli uomini ricordo Sluiter, Santoro (ma che può giocare anche ad una mano entrambi i colpi) e 10 anni fa un americano di cui non ricordo il nome.
Stranezze: Pancho Segura faceva il diritto a due mani, ma il rovescio ad una mano sola!
Un grandissimo ambidestro fu il nostro Giorgio De Stefani che giocava due diritti a una mano.
Negli anni 30, dopo il ritiro di Umberto De Morpurgo, era l’italiano più forte.
Raggiunse il nono posto della classifica mondiale, fece finale al Roland Garros nel 32 perdendo da Cochet, fece anche una semi sempre al RG.
Segnalo infine che c’è un colpo che sarà più efficace automaticamente che è il rovescio bimane che vede una destra forte che guida e potenzia il colpo. Inoltre la battuta risulterà più insidiosa anche in slice.
Non si tratta di dover diventare mancini ma di trasformarsi per necessità in ambidestri che con lavoro ed impegno non è impossibile. Chiaramente un minimo di predisposizione e impegno è fondamentale. Si tratta di insegnare alla sinistra ciò che la destra già faceva quindi non si inventa nulla di nuovo ma il cervello comincia a creare percorsi neuronali abitudinari che rendono la sinistra abile e coordinata per effettuare determinati colpi. La destra già sapeva cosa fare quindi trasferire il “know how” anche alla sinistra può essere si difficile ma mai impossibile.
Di Grassi non lo sapevo proprio che giocasse un po’ con una mano un po’ con l’altra. Sarà che servire con la sinistra aiuta con gli effetti, però il tutto mi sembra che crea confusione
p.s. di niente 🙂
Il mancinismo indotto è un vantaggio troppo grande per non prenderlo in considerazione
Il problema e che bisogna fare un programma pluriennale partendo già dai primianni di agonismo , per adattare il dritto e la battuta il cerllo ha bisogno di molto tempo e la fase migliore per iniziare va dai 5 ai 10 ani dopo tutto è più difficile
Corrado Barazzutti a fine carriera, a causa di un’epicondilite cronica al gomito destro, iniziò a giocare con la sinistra. Non ricordo i risultati ma non erano stati poi così malvagi.