Fabrizio Fanucci: Volandri oltre le aspettative. Trevisan bloccato mentalmente
26/03/2012 16:20 
26 commenti
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Matteo Trevisan classe 1989, n.414 del mondo
Fabrizio Fanucci, allenatore di Filippo Volandri, è intervenuto ai microfoni di Manà Sport 24 per parlare del giocatore toscano, numero 58 Atp e protagonista di un ottimo inizio di stagione.
“Il 2012 di Filippo è cominciato molto bene, a parte la trasferta australiana di gennaio dove però non ha mai fatto grandi risultati. Sono arrivate poi due finali sulla terra: prima nel torneo Atp di San Paolo e nel challenger marocchino di Rabat. Direi che la classifica è buona e che le aspettative sono state rispettate e, anzi, superate.” Fanucci si è quindi soffermato sugli Internazionali d’Italia, torneo nel quale il livornese ha sempre messo in mostra il suo miglior tennis, come nel 2007 quando raggiunse la semifinale superano tra gli altri Federer, Gasquet e Berdych: “A Roma, anche nei momenti in cui le cose non stavano andando per il meglio, Filippo ha sempre tirato fuori grandi prestazioni. Un esempio sono gli ottavi di finale di due anni fa quando andò vicino alla vittoria contro Gulbis, sfiorando i quarti di finale. Il Foro Italico è molto particolare.
Nella mia esperienza di giocatore ed allenatore in pochi hanno reso nel torneo capitolino; Barazzutti, per esempio, ha sempre dichiarato di non riuscire ad esprimersi a causa della vicinanza del pubblico e della troppa pressione.
Filippo invece riesce ad esaltarsi in queste situazioni e, soprattutto quando il match è di rilievo, riesce a trarre forza dal pubblico e a dare il meglio di sè.”
Il coach fiorentino, oltre a Filippo Volandri, segue anche Matteo Trevisan (ex numero 1 del mondo under 18), Daniele Giorgini e il romeno Adrian Ungur, da poco entrato tra i top-100 delle classifiche Atp.
“Matteo Trevisan aveva iniziato benissimo quando è arrivato da me a Firenze, passando in pochi mesi dalla posizione 900 alla 250” – spiega Fanucci – “poi purtroppo le sue enormi aspettative, la paura di non riuscire nel suo intento e qualche infortunio lo hanno rallentato di molto, tanto è vero che oggi è fuori dai top-400. I suoi problemi sono quasi esclusivamente di carattere psicologico. Il tennis è uno sport difficile anche se sei un fenomeno, perché ci sono tantissimi giocatori fortissimi, ma se ti credi da solo ancora più problemi è difficile uscirne. I malanni fisici però ora sono risolti e speriamo che Matteo possa giocare una stagione in tranquillità, perché è quella che oggi gli manca.”
Chiosa finale su Adrian Ungur, tennista romeno classe 1985 da poco entrato nei top-100 Atp, che sta finalmente mettendo in luce il suo enorme talento: “Adrian ha un tennis e un fisico tali da permettergli di entrare stabilmente tra i primi 50 giocatori del mondo e i suoi risultati non mi sorprendono affatto. Nel primo anno e mezzo sotto la mia guida ha però sofferto molto, perché, un po’ come Trevisan, mentalmente non era pronto e paziente. In questo sport a volte lavori tantissimo ma i risultati non arrivano. Adrian ha però tenuto duro e oggi è arrivato nei primi 100. La pazienza purtroppo è una dote di pochi. Semmai il problema italiano è legato al fatto che a 18 anni i nostri ragazzi giocano ancora i tornei juniores, cosa che sinceramente, al giorno d’oggi, mi sembra ridicola. Anche per noi allenatori è importante che si giochi subito a livello professionistico, così da capire subito di che pasta sono fatti e se sono pronti per il tennis vero.”
TAG: Fanucci, Italiani, Trevisan, Volandri
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Il problema di Trevisan è uno solo: non è un professionista, e quindi non potrà mai diventare un campione. Tutto il resto è secondario
@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#640779)
Magnus Norman appese la racchetta al chiodo quando era ancora forte per problemi cardiaci.
be Trevisan ne deve mangiare ancora di terra prima di diventare Volandri.
Il livornese sarà´quel che sarà´ma a Trevisan gli viene la bava a pensare alla carriera di Filo.
Paragone improponibile.
Speriamo che non faccia fare a Trevisan gli stessi miglioramenti che ha fatto fare a Volandri sulla battuta…
comunque i suoi compagni di vertice junior non è che abbiano fatto poi tanto meglio di lui mediamente….
si vede che era un anno debole 😈
come diceva pallettaro quando hai un colpo così debole e nessuna alternativa a livello fisico o mentale per ovviare, il tuo gioco si autolimita.
Basta anche una rimessa in gioco, ma almeno devi essere sicuro di non sbagliare e di poter attendere il colpo per girarla sul dritto e chiudere.
Tutti i giocatori intorno al 300 hanno una cosa in cui eccellono, ma poi gli mancano le altre!
@ hoilaseppi (#640923)
Per Trevisan la (relativa) debolezza del rovescio è causa ed effetto della sua debolezza mentale.
Un giocatore mentalmente meno forte ha più paura dei suoi difetti, diminuendo la sicurezza del suo tennis. A me sembra proprio il caso di Trevisan che, inutile dire, dopo 3-4 colpi sulla diagonale di rovescio, accorcia o sbaglia. Appena succede questo il ragazzo si innervosisce, gli crolla il mondo addosso e perde le partite.
Giannessi ha un rovescio molto più debole di Trevisan, ma ha altre gambe un’altra mentalità e gioca benissimo in difesa. Giannessi riesce a muoversi con notevole agio per giocare il diritto anomalo invece del rovescio. Cosa più difficile per Trevisan
@ Guido (#640760)
Ti ricordo che durante quell’anno si prese la mononucleosi, pertanto giocò molto poco e con ancor minore profitto.
Quel periodo secondo me resta ingiudicabile.
Ribadisco solo che per le sue caratteristiche fisiche, tecniche e tattiche almeno tentare di partecipare a tornei diversi da quelli sulla terra non sarebbe una cattiva idea.
Nonostante tutto continuo a credere nel ragazzo e spero che quanto prima possa entrare almeno tra i primi 100; ma prima deve assolutamente migliorare la tenuta mentale ed atletica, nonchè programmarsi un calendario non da terraiolo puro, tipologia di giocatore che secondo me non potrà mai diventare.
Trevisan lo ho visto poche volte e quelle poche volte mi ha impressionato molto per la potenza dei colpi e meno per l´aspetto mentale.
Fortuna mia e´che lo ho visto nel periodo migliore. Trovavo arrogante quel suo modo infinito di perdere tempo o concentrarsi prima del servizio alla Nole.
Lo ho rivisto questa volta sul veloce contro Copil ad Ortisei e ho visto un altro giocatore. Fretta nel servire sconsolato e demotivato. Credo che non sia un giocatore da veloce perché´si muove poco e male e non ha il tempo per spostarsi sul diritto che a priori e anche più´forte di quello di Bolelli. Nel tennis i oggi devi comunque essere efficace su entrambi i lati. Starace ha imparato in carriera a giocare un rovescio decente e un buon slice. Gianessi ha lo stesso problema.
Io credo che Trevisan meriti come potenzialita´i top 50, ma come lui cé ne sono tanti. Se non migliora la sua attitudine in campo penso che prima o poi appenderà´la racchetta al chiodo.
uno che e´stato cosi´forte da junior non può galleggiare per altri 10 anni intorno al numero 400 al mondo.
Sìsì ma se vai a vedere Trevisan non ha mai bucato il limite dei 250 atp e questo anche con una crapa poco solida è un chiaro segnale di un limite tecnico.
Se davvero avesse un turbodritto come dici te da primi 20 almeno vicino ai 100 ci sarebbe arrivato.
Chiaro che tecnicamente vale di più della classifica attuale peró!
E Di Mauro che gli ha dato due set a zero a Ferrer ?
Forse anche Aldi l’ha battuto.
Ah, ma non sono Master 1000, allora non vale.
I colpi ci sono, un diritto come quello di Trevisan non si vede in Italia dai tempi di Camporese. Ho già spiegato perchè è n.400 e non n.100 al mondo. Non per la mancanza di colpi.
per me un “ottimo dritto” è un dritto che fa male durante gli scambi, tiene in difesa e chiude quando si può.
un “quasi ottimo servizio” è un colpo che ti fa iniziare i game di battuta da + 30
l’ottimo colpo presuppone anche il saper scegliere cosa tirare e quando. Prova a dire a Nadal di tirare una crocca all’incrocio ad ogni dritto e poi lo andiamo a trovare nei challenger, magari dopo aver spolverato qualche riga tra gli ooohhh del pubblico….
quando lo vedrò far pedalare a destra e sinistra uno come Ferrer in un master1000…. allora avrà un ottimo dritto!
Clamoroso ! Dopo l’Esonero dall’Inter, Ranieri alla domanda : ” cosa farà da adesso in poi ? ” ha dichiarato :
Ho ricevuto appena adesso un’interessante offerta da Trevisan !
Villas Boas spiazzato. Ora si parla di Bolelli per il tecnico portoghese.
onore a fanucci volandri e ungur
Focalizzandoci invece sulla figura di coach Fanucci direi che dai suoi successi come allenatore evinco che si trova particolarmente bene con tennisti dal gran rovescio ad una mano. Volandri ed Ungur rispondono appieno a questo aspetto tecnico. In effetti chi può contare su un gran rovescio rompe gli schemi altrui e capovolge il modo usuale di fare tennis basato su servizio e gran dritto. In tal senso forse Trevisan abbisogna di un coach diverso magari più anglosassone perchè le sue armi sono assolutamente antitetiche a quelle di chi va molto bene con Fanucci. Trevisan poco paziente e mobile per sua natura vorrebbe forse fare un power tennis “ignorante” un pò alla Roddick che non è nelle corde nè di un Volandri nè di un Ungur e quindi forse nemmeno presumibilmente del suo attuale tecnico.
Trevisan vorrebbe mangiare all’americana mentre gli fanno la dieta mediterranea! 🙂
Buon dritto e buon servizio ? Io direi ottimo dritto e quasi ottimo servizio. Trovami nei 100 chi può avere una qualità del genere in quei colpi.
Il rovescio è buono, se ne tira uno rischiando il winner. Sulla diagonale di rovescio, scambiando molti colpi, alla fine subisce l’avversario. Ma i winner arrivano anche di rovescio.
Non è li il punto. Il problema è appunto psicologico, e fisico. Troppi infortuni ne hanno rallentanto la crescita.
Il tennis è uno sport nel quale se non sei a posto fisicamente, non puoi competere. Un esempio ? Magnus Norman. Da n.5, con quel braccio indolenzito, è sparito dal circuito. Magnus Larsson. Giocava un solo mese all’anno. Gli altri 11 aveva male al braccio.
E quindi facciamo giocare a Quinzi, fra due anni, ancora i toreni Junior.
Io è da tempo che lo dico : il tennis è uno sport dove il tempo corre più velocemente rispetto ad altri sport. Devi vincere subito, mentre cresci agonisticamente ( atleticamente e mentalmente, compresa la crescita sotto il profilo dell’esperienza ).
Se c’è una partita, la si deve vincere. Non ci si può permettere di dire ” tanto i migliramenti ci sono ed i risultati si vedranno “.
Altrimenti a 30 anni entri a malapena nei 150 al mondo, invece di fare una carriera da top 50 o top 100 stabilmente.
Non c’è nulla da fare. Il tennis è questo. 7 anni, di cui 2-3 al top delle tue possibilità. Se non ti sbrighi, i treni passano uno dietro l’altro. E sono tutti intercity. I locali non ti portano da nessuna parte.
il problema di trevisan é che é indisponente..indisponente a tal punto che arriva a odiarsi da solo..risultato:un implosione su se stesso che forse non ha soluzione..signori trevisan é QUESTO..
Con Infantino e’ stato piu di 1 anno e non ne ha azzeccata una. Con Fanucci e’ salito di 600 posti in pochi mesi. Poi il fatto che Trevisan sia piu adatto al veloce e’ tutto da dimostrare visto che gioca quasi sempre sulla terra. Secondo me sul veloce non riuscirebbe tanto a spostarsi sul dritto e a lui non serve aiuto per tirare forte: sfonda pure sulla terra.
Trevisan ha sempre avuto un buon dritto e un buon servizio, mentre il rovescio…no comment!
Quando ti manca un colpo o ti muovi come una libellula, o devi essere di roccia mentalmente.
Trevisan non è nè uno nè l’altro e ha sempre avuto un atteggiamento come se stesse giocando la 10a finale master1000 ….sbaglia un dritto…smorfie, autoprese,litigio con il vento…ma come è possibile che IO abbia sbagliato??
Quando hai questo atteggiamento ci vuole uno che prima ti destrutturi e poi ti ricostruisca daccapo.
propongo un sodalizio con Muster, che magari ancora oggi gli da anche la paga…!
buongiorno, sono d’accordo al 100% con l’analisi di Luca C@ Luca C (#640741)
bravissimo
Oltre ai classici problemi psicologici, inevitabili quando parti con grandi ambizioni e ti ritrovi a perdere a ripetizione in tornei di categoria sempre più bassa e peraltro centuplicati dal “caratterino” di Trevisan, l’altro problema del ragazzo, a mio modesto avviso, è rappresentato da Fanucci stesso, che vuole fare di ogni giocatore un terraiolo anche quando le caratteristiche fisico-tecniche non siano le più adatte.
Trevisan ha avuto il privilegio, appena diventato pro, di poter essere seguito da uno come Infantino: la federazione gli ha offerto un posto su un treno e lui, alle prime difficoltà, ha deciso di scendere alla prima fermata.
Per quanto possa valere il mio consiglio (nulla ovviamente) consiglierei al ragazzo per prima cosa di rivedere la guida tecnica visto che con Fanucci ormai ci sta da parecchio tempo e i risultati non solo non sono arrivati ma sono in progressivo peggioramento; un nuovo coach potrebbe inoltre, almeno all’inizio, fargli ritrovare quegli stimoli psicologici per ripartire che sembra aver perso.
“quasi esclusivamente di carattere psicologico”, ecco appunto, poi c’è dell’altro ed io non credo sia così poco…
Se il problema di Trevisan è mentale (io sono convinto che sia anche di applicazione ed impegno) forse una delle poche cose che possa funzionare è un cambio di allenatore, che possa dargli una sferzata…
REDAZIONE correggere il titolo in ASPETTATIVE
Bene con Volandri e Ungur non altrettanto con Trevisan e Giorgini.
escludendo Filo, l’unico su cui puntare in questa scuderia è Ungur…grande braccio!