Uno Sventaglio di Tennis: Bolelli “Godot”, è il momento giusto?
Uno Sventaglio di Tennis – Numero 20 – Martedì 06 Marzo 2012
E rieccolo tra noi.
Simone “Godot” Bolelli ha dato una scossa a quello che sembrava l’ennesimo anno opaco.
Rinfreschiamo un po’ le memorie: la creatura di Pistolesi è riuscita ad issarsi fino alla piazza numero 36 nel lontano Febbraio del 2009 per poi spegnersi piano piano ed uscire dai 100 (salvo qualche intermedia e sporadica comparsata) e latitare per 2 stagioni tennistiche intere nel limbo dei 90-130 che, per un tennista delle sue qualità, è abominevole.
In questo periodo l’elettrocardiogramma Bolelli ha infilato prestazioni degne del suo miglior tennis e momenti di rara bruttezza dove veniva battuto da tennisti che ancora puzzavano di futures.
Ora è il numero 110 del mondo grazie alla vittoria a Florianopolis che può essere presa come una boccata d’ossigeno ma non come la svolta. Questo di fatto rappresenta il terzo challenger vinto da Bolelli “Godot” (Torino e Roma i precedenti) anch’esso sulla terra rossa.
Adesso bisogna valutare match dopo match quelli che saranno i progressi/regressi e sperare che il bolognese recuperi quella tranquillità che gli è sempre mancata.
Negli ultimi anni lo abbiamo visto lottare contro se stesso, cambiare allenatori come un paio di calzini e programmarsi in maniera abominevole.
Questo 2012 che è l’anno dell’Olimpiade a Wimbledon e, soprattutto, l’anno in cui l’Italia sembra poter avere 7 potenziali top 100, deve essere assolutamente quello buono per scacciare via la Bolellite e tornare nell’ambiente giusto, il circuito maggiore.
Ovviamente per i classici commentatori innamorati del proprio telecomando anziché della propria racchetta, questa vittoria è vista con sospetto e silenzio visto che sono stati proprio loro a puntare il dito contro la voglia di Bolelli, la moglie di Bolelli, le vacanze di Bolelli, l’atteggiamento di Bolelli, ecc… ecc…
Chi pregustava una sua retrocessione ai futures o al doppio deve prendere quel bel telecomando e cambiare canale, oppure scagliarsi contro qualche altro bersaglio.
Quello che conta è che Bolelli è ancora in pista e continua ad insistere (forse un altro tennista avrebbe preferito il doppio o addirittura mollato), solo per questo va sostenuto.
E se questo spazio deve essere letto da qualcuno “in alto” chiudo l’articolo con una richiesta, anzi una speranza:
CARO PISTOLESI, CARO BOLELLI: FORSE E’ IL MOMENTO GIUSTO.
Nel prossimo numero si parlerà della giovane promessa Gianluigi Quinzi.
Alla prossima
Andrea Martina (Andrea24h)
TAG: Simone Bolelli, Uno sventaglio di tennis
Si però tieni presente che Volandri sta ancora facendo queste belle cose in difesa ad una veneranda età spesso lavorando di tattica e di esperienza più che di corsa e Bolelli dovrebbe essere più integro di Filippo se si mette sotto a lavorare anche in difesa. Può riuscire ad essere un Volandri al 70% bravo difensore e poichè ha più armi offensive di Volandri essere meglio in certi tornei magari sul rapido.
l’atteggiamento di Bolelli è scandaloso…questo è il suo lavoro!!!!!
………..
DOVREBBE PRENDERE ESEMPIO DA NADAL, O MEGLIO ANCORA DA UN GRANDE MA GRANDE LAVORATORE ESEMPIO COME FERRER!!!!!CHE NON HA IL SUO TALENTO MA 2 C…. COSI’ E UNA VOLONTA’ DI ARRIVARE!!!
………..
e’ chiaro che se prendiamo un colpo per ognuno dei nostri ragazzi e costruiamo un giocatore virtuale, troviamo un Top10 di colpo. Purtroppo non e’ possibile. Mi accontenterei in questo momento che Bolelli facesse con costanza quello che sa fare…
certo che voglio parlare di Bolelli, non abbiamo un giocatore con un potenziale equivalente. Ci mancherebbe anche che non ne parlassimo
@ Koko (#632440)
E come fa a volandrizzarsi?Fino ad ora ho visto solo trapianti di capelli!!!!!!!!!!
Il paragone non esiste.
Bolelli deve solo essere umile,concentrato e capire che a tennis si vince non essendo solo dei grandi”colpitori” :ci vuole ben altro,innanzitutto grande voglia e motivazioni al di sopra di ogni cosa:insomma,con il tennis attuale,e,soptattutto,dopo gli anni persi dubito che Simone possa ritornare sui livelli raggiunti.
@ gianca5153 (#632617)
pardon, errore mio!
E aggiungo che sparlano di lui e di qualcun altra vicina a lui da diversi anni.
@ Andrea24h (#632554)
Ma io ho commentato Radames e non te. Su Bolelli non ho proprio nulla da dire e oltretutto c’è tanta gente che sparla e scrive abbastanza su di lui. Basta vedere i commenti sulla sua sconfitta per capire chi scrive quì.
uno sventaglio di bocce
@ gianca5153 (#632536)
Non vedevi l’ora, eh?
Assoltamente sì!
@ gianca5153 (#632536)
Ore 20.31 perso 6/4 6/0
chissà se ha venduto o era semplicemente stanco…sconfitta troppo netta cmq 🙄
@ Radames (#632424)
Ore 20,25 di Martedi 6.
Bolelli Schwank -4/6 0/5
Vuoi ancora parlare di Bolelli?
Chi pregustava…. Nessuno pregustava, ma 3 anni di buio agonistico per uno con le sue potenzialità parlano da soli. E adesso non stracciamoci le vesti che è ancora 110 e non ha vinto uno slam la settimana scorsa
ma il torneo di “Paperopolis”
Ottimo blog.
Secondo me Bolelli pero´non ha il fisico per fare il pallettaro e per essere opurtinista devi essere un difensivista eccezionale cosa che lui non sara´mai perche´non ha nella reattivita´e velocita´di base le capaita´innate.
Giocatori come Monfilis, Il Gonzales di una volta, o Almagro sono oltre che dei grandi battitori anche degli ottimi difensivisti.
Il nuovo Bolelli “UMILE“se dinuovo si puo´parlare in un torneo arrivera´cosi´al massimo nei top 70.
@ Radames (#632424)
Deve Volandrizzarsi nel difendere e controllare il gioco rimanendo Bolelli nel servizio e nel Dritto! Se è come Volandri nelle cose difensive e nel tener duro ma non è limitato dal servizio come quello di Volandri o dal dritto ballerino di Filippo gli può occasionalmente capitare di essere meglio di Volandri! 😯
Febbraio 2009,Febbraio 2012,son passati tre anni,ripeto tre,che dovevamo dire in questi TRE anni?
mah, chiaramente una volandrizzazione di un ragazzo che ha un diritto al fulmicotone e un ottimo servizio, sarebbe veramente riduttiva.
D’altro canto, bisogna che Simone scelga davvero cosa fare da grande. Molto dipende da quello che vuol fare lui. Se gli e’ tornata voglia di lottare (a Florianopolis sembrava veramente molto grintoso, specie se confrontato con i challenger italiani dell’estate 2011), allora può’ aver senso puntare più’ in alto, il che significa tornare a confrontarsi con i migliori sul duro, non appena la classifica sarà’ più’ o meno assestata.
Sul duro risaltano i grandi pregi (servizio e diritto) e i grandi difetti (risposta e spostamenti) di Simone. Sulla terra, gli uni e gli altri si attenuano. La programmazione sul duro e’ più’ rischiosa, si può’ assistere a grandi performances e a grandi debacles. Ma puo’ consentirgli di tornare in alto.
Insomma, le motivazioni sono la base di tutto.
Il Bolelli Infantinizzato non so se sia “retrocompatibile” con vaso di fiori Pistolesi. In effetti con Pistolesi puntava tutto su colpi potenti e allora pallettava il minimo indispensabile per mettersi nelle condizioni di “gianicolizzare” l’avversario. 😛 Pistolesi dunque lo ha fatto si crescere ma lo ha anche incanalato in un tennis abbastanza estremo difficile da sostenere con statitiche conforanti o da imporre ai pallettari con servizio buoni difensori e contrattaccanti alla Hewitt. Federer è forte soprattutto per la difesa e per il back di rovescio intermedio che gli fa controllare il gioco altrui. Pistolesi doveva fargli rallentare anche il dritto facendoglielo alzare un pò più spesso per pallettare con il pallettaro se necessario. Il Bolelli di oggi è cresciuto proprio nella capacità di controllare il gioco del pallettaro di turno senza esagerare con la voglia eccessiva di sfondare ad ogni costo. Ha introdotto la parola pazienza e opportunismo a rete nel suo tennis e i risultati cominciano a vedersi. Da un Bolelli Maifrediano e sciupone stiamo tornando ad un Bolelli versione Zeman B-contemporaeo più opportunista pur conservando i mitici schemi offensivi e la poca difesa negli spostamenti peraltro molto migliorati.Sarà questo sufficiente a far partita anche con i top 50 o garantirà il successo sicuro solo con quelli fuori dai 70 (che comunque già è un bel risultato che ti fa perdere poco e rientrare nei 100)?
Io seguo televisivamente Bolelli dal 2007. Devo dire che fin quando è stato con Pistolesi, con una programmazione da terraiolo puro giocava veramente a livello. Quando ha lasciato Pistolesi e ha cercato di far punti sulle altre superfici, un disastro, ha cominciato a giocar male anche sulla terra ed è sprofondato. Adesso i challenger che lo tengono a galla sono sulla terra rossa. Cosa fare???
Io punterei la seconda metà di carriera sulla terra.
@ marcus (#632359)
Beh ci vuole davvero molta fatica a ricevere una wild card … 🙂 a parte gli scherzi meglio confrontarsi con i migliori junior, per un sedicenne è già una grande sfida
Christian Garin classe 96 wild card a santiago,quinzi fà un torneo junior invece,che tristezza
perfetto…
se non cambia qualcosa dentro, rimarrà sempre lo stesso…una fiammata e poi il ritorno all’anonimato e all’abulia.
se è cambiato qualcosa ce ne accorgeremo solo dopo che ha fatto due stagioni fisso nei pressi dei 50
sosteniamo sempre i nostri giocatori
no